Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

martedì 12 luglio 2016

Ascoltare

Savier Leon  Dufour

La *rivelazione biblica è essenzialmente *parola di Dio all'uomo. Ecco perché, mentre nei misteri greci e nella gnosi orientale la relazione dell'uomo con Dio si fonda soprattutto sulla *visione, secondo la Bibbia « la fede nasce dall'ascolto » (Rom 10, 17).

L'uomo deve ascoltare Dio. 

a) Ascoltate, grida il profeta con l'autorità di Dio (Am 3, 1; Ger 7,2). Ascoltate, ripete il sapiente in nome dell'esperienza e della conoscenza della *legge (Prov 1, 8). Ascolta, Israele, ripete ogni giorno il pio israelita per compenetrarsi della *volontà del suo Dio (Deut 6,4; Mc 12,29). Ascoltate, riprende a sua volta Gesù stesso, parola di Dio (Mc 4, 3. 9 par.). Ora, secondo il senso ebraico della parola *verità, ascoltare, accogliere la parola di Dio, non significa soltanto prestarle attento orecchio, significa aprirle il proprio *cuore (Atti 16, 14), metterla in pratica (Mt 7, 24 sa), *obbedire. Questa è l'obbedienza della *fede richiesta dalla predicazione ascoltata (Rom 1, 5; 10, 14 ss). 

b) Ma l'uomo non vuole ascoltare (Deut 18,16.19), ed è questo il suo dramma. È sordo agli appelli di Dio; il suo orecchio ed il suo cuore sono incirconcisi (Ger 6, 10; 9,25; Atti 7,51). Ecco il peccato dei Giudei denunziato da Gesù: « Voi non potete ascoltare la mia parola... Chi è da Dio ascolta le parole di Dio; se voi non ascoltate, è perché non siete da Dio » (Gv 8, 43. 47)- 

Di fatto Dio solo può aprire l'orecchio del suo *discepolo (la 50,5; cfr. 1 Sani 9, 15; Giob 36, 10), « forarglielo » perché obbedisca (Sal 40, 7 s). Quindi, nei tempi messianici, i sordi sentiranno, ed i miracoli di Gesù significano che infine il popolo sordo comprenderà la parola di Dio e gli obbedirà (Is 29, 18; 35, 5; 42, 18 ss; 43, 8; Mt 11, 5). È quel che proclama ai discepoli la voce dal cielo: « Questo è il mio Figlio diletto, ascoltatelo » (Mt 17, 5 par.). 

*Maria, abituata a conservare fedelmente le parole di Dio nel proprio cuore (Lc 2, 19.51), è stata proclamata beata dal figlio Gesù, quando ha rivelato il senso profondo della sua maternità: « Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono » (Lc 11,28). 

2. Dio ascolta l'uomo. - Nella sua *preghiera l'uomo domanda a Dio di ascoltarlo, cioè di esaudirlo. Dio non ascoltà né gli ingiusti, né i peccatori (Is 1,15; Mi 3,4; Gv 9,31); ma ascolta il povero, la vedova e l'orfano, gli umili, i prigionieri (Es 22,22-26; Sai 10, 17; 102,21; Giac 5,4). Ascolta i giusti, coloro che sono pii e fanno la sua volontà (Sal 34, 16.18; Gv 9,31; 1 Piet 3,12), coloro che domandano secondo la sua. *volontà (1 Gv 5, 14 s). E lo fa perché ascolta « sempre » il suo Figlio Gesù (Gv 11, 41 s), attraverso il quale passa per sempre la preghiera del cristiano. 

DIZIONARIO DI TEOLOGIABIBLICA

Il Dizionario di Teologia Biblica redatto da Xavier Léon-Dufour S.J. è un dizionario di termini biblici.

http://parrocchiasangiovanniapostolo.it/index.php/41-trends/82-dizionario-di-teologia-biblica-leon-dufour.html

1 Pietro 3, 8-17

Infine dico a tutti voi: vivete di amore e d’accordo, con reciproca comprensione, pieni d’amore fraterno, buona disposizione d’animo ed umiltà. Non rendete male per male, né offesa per offesa, al contrario, pregate Dio che benedica chi vi è contro: il compito a cui siamo chiamati, e per questo Dio ci benedirà.

10 Dice la Scrittura: « Chi vuole avere una vita buona e felice tenga a freno la lingua dal male e le labbra dalla menzogna. 11 Fugga dal male e faccia il bene. Cerchi la pace sempre, anche se deve lottare per averla! 12 Perché gli occhi del Signore sono fissi sui suoi figli, e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere, ma si volge adirato verso quelli che fanno il male ».

13 Chi mai vi farà del male, se vi date da fare per il bene? 14 Ed anche se così fosse, beati voi! Perché Dio vi ricompenserà per questo. 15 Non lasciatevi spaventare, né impressionare dalle minacce, ma adorate nel vostro cuore il Signore, cioè Cristo. Se qualcuno vi demanda la ragione della vostra fede, siate sempre pronti a rispondere, 16 ma con dolcezza e rispetto, forti della vostra buona coscienza. Allora, se qualcuno parlerà male di voi, e della vostra buona condotta di cristiani, si vergognerà. 17 Infatti, se questa è la volontà di Dio, è meglio che soffriate facendo il bene, anziché facendo il male!

(Mt 7,24-27)

Risultati immagini per sant'anataloSan Giacomo mette in guardia i discepoli di Gesù, perché non siano soltanto ascoltatori, ingannando se stessi. La Parola del Signore dona vita se chi l’ascolta la realizza tutta nella sua quotidianità. Mai un solo attimo senza realizzazione della Parola. Un solo istante non realizzato nella parola, ci fa meno discepoli di Gesù.

Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira. Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla (Gc 1,19-25). 

Tutto l’Antico Testamento è fondato sull’ascolto e la messa in pratica della Parola di Dio. Anzi possiamo dire che Israele viveva della realizzazione nella sua vita del primo comandamento, dal quale dipendeva ogni altra Parola del Signore. Nell’ascolto è la vita e la benedizione. Nel non ascolto è la morte e la maledizione.

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Dt 6,4-9). 

Il discepolo di Gesù è saggio, cioè costruisce bene la sua vita, se mette in pratica ogni Parola di Gesù. La sua casa sarà stabile in eterno. Se ascolta e non mette in pratica, la sua casa crolla. Tutte le leggi dell’uomo mai potranno contraddire, annullare, vanificare la profezia di Gesù. Il cielo e la terra passeranno, questa profezia rimane in eterno.

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

L’uomo ha deciso per legge che il matrimonio non debba essere stabile. Ha deciso che si può sciogliere per qualsiasi motivo. Ha deciso che non vi debba essere più matrimonio. Qual è il frutto di questa stolta ed insensata legge? La casa della vita è crollata. Si è senza vera dimora. Si vive una condizione di alluvionati spirituali con follia generale. La vita manca della sua vera dimora. Essa è divenuta randagia. Psicologi, sociologi brancolano nel buio, donano ricette insulse e insensate. Non sanno che si trovano dinanzi ad una società cadaverizzata. Possono creare, inventare anche un frigorifero per conservare il corpo perché non vada in putrefazione, ma la società senza la casa della Parola di Dio giace nella morte. Se ne mangi, muori.

Quando l’uomo esce dalla legge del Signore perde il lume dell’intelletto. È un cieco che guida altri ciechi. È in questi momenti che la Chiesa, posta come luce delle nazioni, deve alzare imperiosa la sua voce e gridare al mondo che falliscono i ritrovati della magia, della scienza, della tecnica, della psicologia, della sociologia, di ogni altra invenzione proveniente dal cuore o dalla mente dell’uomo. Senza la dimora nella Parola del Signore non c’è vita. La storia lo attesta, lo grida. Alla storia si deve aggiungere la voce dei discepoli di Gesù. Per questo il Signore ha mandato i suoi discepoli nel mondo: per invitare ogni uomo alla conversione e alla fede nel Vangelo. Se i discepoli di Gesù tacciono sono rei di grave omissione. Sono loro le sentinelle.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vere sentinelle di Gesù. 


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