Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

mercoledì 4 dicembre 2013

AVVENTO : Maràna tha, >< Vieni o Signore. Cam ... ... mino di conversione con Maria.



Altri commenti all'Avvento ...


















È importante ricordare la profonda e in qualche modo angosciosa serietà dell'Avvento, quando la nostra cultura di mercato si armonizza troppo facilmente con la tendenza a considerare il Natale, consciamente o no, come un ritorno alla nostra infanzia e innocenza. L'Avvento dovrebbe ricordarci che il « re che sta per venire » è ben più di un bambinello grazioso che sorride sulla paglia.



Ogni anno, la conclusione del ciclo liturgico invita a innalzare lo sguardo verso l’orizzonte ultimo della storia: il compimento del tempo e il giudizio finale che attende tutti gli uomini, la pedagogia della Chiesa prepara in tal modo, quasi senza soluzione di continuità, la liturgia dell’Avvento.








Meditazione sull'Avvento, un tempo dato a tutti, per essere attenti... vigilanti (Maria Rosaria Saccol)




Con lo sguardo fisso al mistero dell’incarnazione di Cristo Gesù entriamo liturgicamente nel tempo dell’Avvento, tempo di speranza e di attesa, nel quale siamo invitati a preparare la via del Signore che viene nella debolezza della nostra carne, con la mente ed il cuore rivolti al suo ultimo e definitivo avvento.


Omelia per la 3° domenica di Avvento


(Mons. Oscar Arnulfo Romero)



Questa omelia è stata pronunciata il 11 dicembre 1977. Le letture commentate erano: Is 35, 1-6a.10: Vedranno la bellezza del nostro Dio; Sal 145: Gc 5,7-10: La venuta del Signore è vicina; Mt 11,2-11: Ai poveri si annuncia la Buona Notizia - letture della terza domenica di Avvento, ciclo A.






Maria e la Chiesa nell'oggi salvifico (Mons. Mariano Magrassi)



Questa presenza attiva della Vergine nella Chiesa è misteriosa e sfugge a indagini precise. E’ possibile solo evocarla attraverso qualche tema biblico. Ne scelgo tre: Vergine-Madre, Tempio di Dio, Strumento di salvezza.






... cammino di conversione con Maria,
la Mamma di Gesù

Nel cammino, spesso difficile, non siamo soli, siamo in tanti, siamo un popolo, e lo sguardo della Madonna ci aiuta a guardarci tra noi in modo fraterno.




Guardiamoci in modo più fraterno! Maria ci insegna ad avere quello sguardo

che cerca di accogliere, di accompagnare, di proteggere.

Impariamo a guardarci gli uni gli altri sotto lo sguardo materno di Maria!

Ci sono persone che istintivamente consideriamo di meno e che invece ne hanno più bisogno:

i più abbandonati, i malati, coloro che non hanno di che vivere, coloro che non conoscono

Gesù, i giovani che sono in difficoltà, i giovani che non trovano lavoro.

Non abbiamo paura di uscire e guardare i nostri fratelli e sorelle con lo sguardo della Madonna,

Lei ci invita ad essere veri fratelli.

E non permettiamo che qualcosa o qualcuno si frapponga tra noi e lo sguardo della Madonna. Madre, donaci il tuo sguardo! Nessuno ce lo nasconda!

Il nostro cuore di figli sappia difenderlo da tanti parolai che promettono illusioni;

da coloro che hanno uno sguardo avido di vita facile, di promesse che non si possono compiere.

Non ci rubino lo sguardo di Maria, che è pieno di tenerezza, che ci dà forza,

che ci rende solidali tra noi. Tutti diciamo:

Madre, donaci il tuo sguardo! Madre, donaci il tuo sguardo! Madre, donaci il tuo sguardo!





















Udienza del 4 dicembre 2013





La nostra risurrezione è strettamente legata alla risurrezione di Gesù; il fatto che Egli è risorto è la prova che esiste la risurrezione dei morti.

Gesù è venuto tra noi, si è fatto uomo come noi in tutto, eccetto il peccato; in questo modo ci ha presi con sé nel suo cammino di ritorno al Padre. Egli, il Verbo incarnato, morto per noi e risorto, dona ai suoi discepoli lo Spirito Santo come caparra della piena comunione nel suo Regno glorioso, che attendiamo vigilanti. Questa attesa è la fonte e la ragione della nostra speranza: una speranza che, se coltivata e custodita, – la nostra speranza, se noi la coltiviamo e la custodiamo – diventa luce per illuminare la nostra storia personale e anche la storia comunitaria.


Ricordiamolo sempre: siamo discepoli di Colui che è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine. Se riuscissimo ad avere più presente questa realtà, saremmo meno affaticati dal quotidiano, meno prigionieri dell’effimero e più disposti a camminare con cuore misericordioso sulla via della salvezza.

Noi che in questa vita ci siamo nutriti del suo Corpo e del suo Sangue risusciteremo come Lui, con Lui e per mezzo di Lui. Come Gesù è risorto con il suo proprio corpo, ma non è ritornato ad una vita terrena, così noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno trasfigurati in corpi gloriosi. Ma questa non è una bugia! Questo è vero. Noi crediamo che Gesù è risorto, che Gesù è vivo in questo momento. Ma voi credete che Gesù è vivo? E se Gesù è vivo, voi pensate che ci lascerà morire e non ci risusciterà? No! Lui ci aspetta, e perché Lui è risorto, la forza della sua risurrezione risusciterà tutti noi.


Già in questa vita abbiamo in noi una partecipazione alla Risurrezione di Cristo. Pertanto, in attesa dell’ultimo giorno, abbiamo in noi stessi un seme di risurrezione, quale anticipo della risurrezione piena che riceveremo in eredità. Per questo anche il corpo di ciascuno di noi è risonanza di eternità, quindi va sempre rispettato; e soprattutto va rispettata e amata la vita di quanti soffrono, perché sentano la vicinanza del Regno di Dio, di quella condizione di vita eterna verso la quale camminiamo.

Un video bellissimo sulla VITA

https://www.youtube.com/watch?v=AkcPQ7EwNtc&feature=youtube_gdata_player



Nessun commento:

Posta un commento