Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

venerdì 17 ottobre 2014

Omelia di Papa Francesco del 17 ottobre 2014


Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata oggi, 17 ottobre 2014 a Casa Santa Marta ha preso spunto dalla Prima Lettura (Ef 1, 11) per sottolineare che il dono dello Spirito Santo, il sigillo di Luce che abbiamo ricevuto nel Battesimo, non ci dà soltanto l’identità di cristiani ma è anche la “caparra” della nostra eredità: “Con Lui il Cielo incomincia”. Il rischio che corriamo, è quello di cancellare la nostra identità, di vivere in modo tiepido la nostra fede, di essere cristiani solo “da Messa domenicale”. Richiamando il Vangelo (Lc 12, 1-7), Papa Francesco ha sottolineato anche un’altra tentazione sempre presente, l’ipocrisia: essere cristiani solo a parole. La strada che ci porta verso il Cielo, ha detto il Santo Padre è una: “Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”.


“Il sigillo dello Spirito Santo è la caparra della nostra eredità”. Omelia Papa Francesco 17.10.2014


Questa è la trascrizione:

“La nostra identità è proprio questo sigillo, questa forza dello Spirito Santo, che tutti noi abbiamo ricevuto nel Battesimo. E lo Spirito Santo ha sigillato il nostro cuore e, di più, cammina con noi. Questo Spirito, che era stato promesso – Gesù lo aveva promesso – questo Spirito non solo ci dà l’identità, ma, anche, è caparra della nostra eredità. Con Lui il Cielo incomincia. Noi stiamo proprio vivendo questo Cielo, questa eternità, perché siamo stati sigillati dallo Spirito Santo, che proprio è l’inizio del Cielo: era la caparra; l’abbiamo in mano. Noi abbiamo il Cielo in mano con questo sigillo”.
“È il cristiano tiepido. È cristiano, sì, va a Messa la domenica, sì, ma nella sua vita l’identità non si vede. Anche vive come un pagano: può vivere come un pagano, ma è cristiano. Essere tiepidi. Rendere opaca la nostra identità. E l’altro peccato, quello di cui Gesù parlava ai discepoli e abbiamo sentito: ‘Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia’. ‘Fare finta di’: io faccio finta di essere cristiano, ma non lo sono. Non sono trasparente, dico una cosa – ‘sì, sì sono cristiano’ – ma ne faccio un’altra che non è cristiana”.
“Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. E questa è la nostra strada verso il Cielo, è la nostra strada, che incomincia il Cielo di qua. Perché abbiamo questa identità cristiana, siamo stati sigillati dallo Spirito Santo. Chiediamo al Signore la grazia di essere attenti a questo sigillo, a questa nostra identità cristiana, che non solo è promessa, no, già l’abbiamo in mano come caparra”.

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