Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

domenica 3 settembre 2017

l #Vangelo di oggi


Il Vangelo della domenica

Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso… »

da Mt 16, 21-27

L’amore, il vero amore, è sempre un amore crocifisso. L’amore non è mai separabile dalla sofferenza. Se tu ami, vuol dire che accetti di non appartenerti. L’amore dunque è povero, debole, dipendente, sofferente. Quanto più si ama, tanto più si è pronti a donare e a soffrire. Gesù, rivelazione dell’amore del Padre, ha assunto totalmente questa legge che è propria del vero amore. Togliere la sofferenza a Gesù vuol dire privarlo della dimensione dell’amore e quindi tornare all’immagine di un Dio apatico, imperturbabile, indifferente: un Dio che dal cielo contempla le vicende degli uomini come spettatore assente. In questa luce si spiegano le parole di Gesù: «Se qualcuno vuol venire dietro a me… ». È sempre un problema capire quale debba essere la croce che ciascuno deve prendere: la “sua” croce. Ancora più difficile capire perché si debba soffrire. Ma proviamo a sostituire alla parola “croce” la parola “amore”: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, condivida il mio amore e mi segua».

 Luigi Pozzoli


Il commento di Luigi Pozzoli http://goo.gl/juISrE
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