Gesù fa il suo ferragosto e si prende qualche giorno di vacanza, al mare, all’estero, dalle parti di Tito e Sidone.
Ha capito di aver bisogno di un po’ di pace, che non puoi aver tutta quella gente sempre appresso, per recuperare le forze e mettere in ordine le idee.
Spero che ognuno di voi si sia potuto concedere un po’ di vacanza…perché ne abbiamo bisogno, non possiamo arrivare a tutto e tutti.
Se ti guardi attorno ci sarebbe sempre qualcosa da fare e per quanto fai non basta mai. Bisogna imparare anche a saper dire: non ce la faccio, ho bisogno di riposarmi altrimenti ‘scoppio’.
E Gesù è un po’ ‘scoppiato’: non si è mai visto trattare così male una donna, per di più sofferente nell’anima.
Ma quando una donna ha fede in quello che crede necessario, non molla. Piuttosto si fa briciola, quasi a scomparire, e questo colpisce al cuore Gesù.
Mauriac lo dice così: “Ciò che Dio ammira nelle creature è sempre la medesima meraviglia: non una stupefacente virtù, né una grande scienza teologica, ma un certo stato di resa, frutto di quella lucidità spirituale che è la suprema delle grazie”.
Forse la fede è come un grembo che partorisce il miracolo.
Fra Giorgio Bonati
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