barzellette cattoliche...
“Un gesuita, un domenicano e un trappista vengono abbandonati su un'isola deserta...” aleteia.org
Nel caso non lo sapeste, alcuni santi erano noti per il loro senso dell’umorismo. San Filippo Neri, san Francesco di Sales e santa Teresa d’Avila, ad esempio, erano conosciuti non solo per la loro vita esemplare, ma anche perché sapevano bene come usare uno scherzo per ottenere l’effetto corretto. Ma non è necessario risalire al XVI e al XVII secolo per trovare esempi di buonumore nella Chiesa. Si dice, ad esempio, che quando un giornalista chiese a Papa Giovanni XXIII(regnante dal 1958 al 1963) quante persone lavorassero in Vaticano il Pontefice si fermò, ci pensò un attimo e poi rispose: “Circa la metà”.
Vorremmo quindi offrirvi cinque famose barzellette cattoliche. Forse una o due vi risulteranno nuove. Condividetele con i vostri amici domenicani, francescani, gesuiti o trappisti!
1) Un gesuita, un domenicano e un francescano camminano lungo una vecchia strada, dibattendo sulla grandezza dei loro ordini. All’improvviso hanno un’apparizione della Sacra Famiglia, con Gesù in una mangiatoia e Maria e Giuseppe chini su di lui a pregare. Il francescano si getta a terra, sopraffatto dallo stupore alla vista di Dio nato in quella povertà. Il domenicano si inginocchia, adorando lo splendido riflesso della Trinità e la Sacra Famiglia. Il gesuita va verso Giuseppe, gli mette un braccio intorno alle spalle e dice: “Allora, avete pensato a dove mandarlo a scuola?”
2) Un francescano e un domenicano stanno discutendo su quale sia l’ordine più grande tra i loro. Dopo mesi di dibattito, decidono di chiedere a Dio una risposta quando moriranno. Anni dopo si incontrano in Paradiso e vanno davanti al trono di Dio per risolvere l’antico disaccordo. Dio sembra un po’ stupito dalla domanda e dice loro che risponderà per iscritto qualche giorno più tardi. Dopo averci pensato molto, invia questo messaggio:
Figli miei,Vi prego di smettere di discutere su questioni così banali. Entrambi gli ordini sono grandi e buoni ai miei occhi. Rispettosamente,Dio, OP
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