Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.
Visualizzazione post con etichetta Dio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Dio. Mostra tutti i post

martedì 28 novembre 2017

Volontà di Dio


FARE LA SUA VOLONTÀ!

Standard

“Sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra”
Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra:
affinché amiamo te con tutto il cuore,
di te solamente preoccupandoci;
con tutta l’anima  te sempre desiderando,
con tutta la mente tutte le nostre intenzioni a te indirizzando,
il tuo onore in tutto cercando
e, con tutte le nostre forze, in obbedienza al tuo amore
tutte le nostre forze
e i sensi dell’anima e del corpo impiegando e non in altro;
e affinché amiamo i nostri prossimi come noi stessi,
tutti attirando al tuo amore secondo le nostre forze,
dei beni altrui godendo come fossero nostri
nei mali soffrendo insieme
e senza portare offesa alcuna a nessuno.
[FF: 270]
“Signore, cosa vuoi che io faccia?”
Discernere la volontà di Dio
Efesini 5, 15- 17
La nostra preghiera cambia la volontà di Dio?

Volontà di Dio

La volontà di Dio coincide, nel suo oggetto essenziale, con il suo disegno di salvezza.La citazione iniziale di San Paolo ricapitola gli oracoli profetici ed il messaggio di Gesù.
La volontà di Dio assume una forma particolare quando si manifesta nei confronti dell’uomo, perché questi vi si deve conformare internamente, compierla liberamente. Essa gli si presenta non come una fatalità, ma come una chiamata, un comando, un’esigenza.
La legge raggruppa l’insieme delle volontà divine chiaramente espresse; tuttavia la legge ha un aspetto statico, perché prende forma di istituzione. Occorre fare uno sforzo per ritrovare dietro di essa quella volontà personale che, ad ogni istante, rimane un evento, e suscita da parte dell’uomo una risposta, inizia un dialogo. Vista sotto questo aspetto, la volontà di Dio è vicinissima alla sua parola, che è sia atto che enunciato. La volontà di Dio è anzitutto un atto che rivela il suo beneplacito. Come tale, essa non si identifica semplicemente con il disegno di Dio, che la ricapitola in un piano complessivo, né con la sua legge, che la manifesta in modo pratico.
Le diverse manifestazioni della volontà divina possono essere indicate con i termini predestinazione, elezione, vocazione, liberazione, promessa, castigo, salvezza.
La volontà di Dio, che si compie in Cielo, deve compiersi anche in terra (Mt6,10); essa è volontà di salvezza, per sé efficace, e vuole incontrare la volontà dell’uomo, senza per questo soppiantarla, ma renderendola perfetta…
Già all’alba del Nuovo TestamentoMaria, serva del Signorepiena di grazia, accoglie la volontà divina con umile sottomissione (Lc1,28.38).
…>>>
http://it.cathopedia.org/wiki/Volontà di Dio
9 versetti biblici per aiutarti a discernere la volontà di Dio per l’anno nuovo
  Chiara Lubich
IL SÌ DELL’UOMO A DIO
città nuova editrice 1995
Beati voi…
PADRE SIA FATTA LA TUA VOLONTA’
Questo è il centro del Padre Nostro, ed è il centro della vita cristiana. È stato anche il centro della vita di Gesù: «Non sia fatta la mia, ma la tua volontà», ripete più volte il Salvatore nell’Orto degli Ulivi (Mt 26,36.42.44); infatti, egli aveva già detto: «Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato» (Gv 6,38).Per questo gli Apostoli ebbero il compito di annunciare tutta la volontà di Dio (cf Mt 28,20 e At 20,27).Perché solo compiendo la volontà di Dio, operando quello che gli è gradito, possiamo raggiungere i doni promessi e la nostra perfezione umana e cristiana (cf Eb 13,21; 10,36).

Solo per il nostro bene
Ma in cosa consiste la volontà di Dio? In ultima analisi, egli vuole soltanto il nostro bene, la nostra pienezza, la nostra gioia: Dio «Vuole che tutti gli uomini siano salvati» (1 Tim 2,4).
Da questo desiderio di fondo, s’irradiano i Dieci Comandamenti, nati soltanto dall’amore di Dio verso gli uomini e sintetizzati dall’unico comandamento dell’amore da parte nostra: essi non sono certo un capriccio di Dio, come se egli volesse in noi dei servi che strisciano ai suoi piedi; essi non sono nient’altro che un atto di tenerezza del Padre, che non vuole che i suoi figli si facciano del male.
Con la sua infinita sapienza, egli sa che cosa ci potrebbe distruggere, indipendentemente dai suoi avvertimenti; e con il suo infinito amore ci mette in guardia da questi rischi… anche se sa che sovente noi consideriamo le sue attenzioni come dei fastidiosi impedimenti alla nostra libertà.
Non capita lo stesso anche ai genitori che raccomandano ai loro figlioli di stare attenti alle macchine che possono sbucare all’improvviso, alle dubbie amicizie, a certe sostanze pericolose? Eppure sanno bene che i ragazzi non amano queste raccomandazioni, che tentano soltanto di salvarli!

Chiedere per ottenere

Dunque, compiere la volontà di Dio è l’unico modo di ottenere la nostra realizzazione in questa vita e nell’altra. Ma
sovente, di fronte alle continue tentazioni, ci sembra impossibile riuscire a farlo! E allora? A volte ci manca il coraggio, a volte ci manca persino il desiderio…
Gesù è venuto apposta in mezzo a noi, per darci la sua stessa forza, il suo stesso amore! Egli non ci dà soltanto delle indicazioni da seguire: se lo vogliamo, ci offre la carrozza, che cammina per noi.
Non ha forse fatto così anche con la pecorella smarrita? L’ha cercata, l’ha trovata e se l’è messa sulle spalle «tutto contento» (cf Lc 15,4-7). Per questo la Scrittura dirà: Dio «ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare» (Ef 3,20);
Dio «vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito» (Eb 13,21); «è Dio che suscita il volere e l’operare, secondo i suoi benevoli disegni» (Fil 2,13).
Quindi, se vogliamo poter compiere la volontà di Dio nonostante la nostra pigrizia, le nostre paure, la nostra incostanza, dobbiamo chiedere a lui stesso la sua luce e la sua forza; e non dobbiamo pensare che forse ce la darà: se gliele chiediamo, sentiamoci sicuri, ce le dà senza dubbio! Io ripenso spesso al passo della lettera di Giacomo (1,5), dove ci
viene ricordato che quando chiediamo a lui la sapienza, dobbiamo aver fede di essere esauditi!
E questa richiesta si esprime particolarmente nell’accostarci, preparati all’Eucaristia: Cristo vivo e presente, entra nel nostro cuore per trasformarlo!
E si esprime nelle Lodi, nei Vespri, nel Rosario e in quelle invocazioni più semplici e rinnovabili che possiamo fare in qualsiasi momento: «Gesù, guidami tu, pensaci tu!»;
«Dammi la forza di fare tutto quello che tu vuoi che io faccia»; «Ho bisogno di te, ti desidero, ti amo!»; «Rimani sempre nel mio cuore».
È Gesù stesso che ci chiede di pregarlo, perché possiamo compiere la sua volontà: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me» (Gv 15,4).
E questo invito all’unione con Dio riappare appunto nella preghiera del Padre Nostro: «Padre, sia fatta la tua volontà», o in altre parole: «Donaci la tua grazia di compiere quello che desideri». Così il frutto sarà nostro, ma prima ancora sarà di Dio: sarà un dono che gli chiediamo e che otteniamo da lui! Antonio Rudoni SdB
IMMAGINI:
1  Foto di Andreas Lothar / La creazione nel suo dispiegarsi storico, realizza anche lei, con le sue modalità a noi talvolta incomprensibili, la volontà divina.
2-3  La preghiera fortifica la nostra fede e rafforza la nostra volontà nel cercare nella nostra vita di piacere sempre a Dio.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-7

giovedì 23 novembre 2017

Ho sperato, ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto dal fango della palude ...

SALMO 118, 33-40 V (He)

Indicami, Signore, la via dei tuoi precetti *
  e la seguirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io osservi la tua legge *
  e la custodisca con tutto il cuore.

Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi, *
  perché in esso è la mia gioia.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti *
  e non verso la sete del guadagno.

Distogli i miei occhi dalle cose vane, *
  fammi vivere sulla tua via.
Con il tuo servo sii fedele alla parola *
  che hai data, perché ti si tema.

Allontana l'insulto che mi sgomenta, *
  poiché i tuoi giudizi sono buoni.
Ecco, desidero i tuoi comandamenti; *
  per la tua giustizia fammi vivere.

Gloria al Padre e al Figlio, *
  e allo Spirito Santo.
  
Come era nel principio, e ora e sempre*
  nei secoli dei secoli. Amen.



Uno dei problemi più grandi di questo tempo, è la mancanza di #pazienza. Anche a noi credenti non siamo disposti ad attendere. La tecnologia ha preso il sopravvento ed il pensiero del tutto subito è ricorrente. Anche nella #preghiera pensiamo spesso che #Dio non ci ascolta ed è lontano da noi perché sempre aspettiamo risposte immediate. Siamo invece tutti immersi in questa palude e per risalire abbiamo bisogno di aiuto e di tempo. Sempre ci facciamo prendere dalla #paura, abbattere dallo sconforto, deprimere dalla stanchezza. Siamo impazienti, troppo ansiosi e un po' consumistici. Vogliamo instaurare con Dio un rapporto quasi di scambio, siamo in perenne ricerca di segni e facciamo anche lunghi pellegrinaggi per trovare ciò che abbiamo già dentro di noi : 
lo #Spirito Santo che ci è stato donato con il #battesimo , attraverso il quale siamo diventati : re, sacerdoti e profeti. Ci aiuti il Signore a comprendere queste semplici verità. 
"La Misericordia di Dio cerca la nostra povertà e la ama. E la nostra povertà, una volta amata, diventa misericordia. Coraggio  #crediamoci 
Buona giornata

Ho sperato, ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha tratto dal fango della palude 
#Salmo 40

sabato 18 febbraio 2017

DAI PADRI DEL DESERTO


leggiamolabibbia.wordpress.com

Standard

 Dio
un-detto-dei-padri-del-deserto

Macario il Grande, da Padri del Deserto

Un giorno Abba Macario il Grande, mentre stava tornando alla sua cella con alcune foglie di palma, incontrò il diavolo che reggeva una falce. Quest’ultimo tentò di colpirlo ma si accorse ben presto che i suoi sforzi erano vani. “Qual’è il tuo potere Macario? Come mai la mia forza è nulla di fronte a te? Tutto quello che fai, lo faccio anche io: io digiuno, io non dormo, io veglio. C’è solo una cosa in cui mi batti”, disse furioso il demònio. Macario allora gli chiese quale fosse questa cosa. Lo spirito immondo rispose: “L’umiltà. A causa di quella non posso nulla contro di te”.– Macario il Grande –Abba Macario il Grande era solito dire: “Se rimproveri qualcuno con mancanza di carità ti lasci trascinare dalla rabbia e soddisfi solamente la tua collera. Non perderti e non lasciarti andare dunque se vuoi salvare qualcun altro.– Macario il Grande –
Fu chiesto ad Abba Macario il Grande: “Come dobbiamo pregare?”. L’anziano rispose: “Non c’è davvero bisogno di fare lunghi discorsi; basta semplicemente alzare una mano e dire ‘Signore, tu sai, abbi misericordia’. E se la battaglia si fa più feroce esclama ‘Signore, aiutami!’. Egli sa molto bene di cosa abbiamo bisogno.”– Macario il Grande – Monaco ed abate egiziano, Abba Macario il Grande (300 – 391 d.C.) – da non confondere con San Macario d’Alessandria – fu discepolo del famoso Sant’Antonio Abate. Al pari d’altri contemporanei, non ebbe una fissa dimora e vagò nel deserto per decenni sino a quando fondò una comunità religiosa.I suoi resti sono conservati nel Monastero di San Macario in Scete.
Raccontavano che il padre Gelasio aveva un libro di pergamena, che valeva diciotto monete. Conteneva tutto il Vecchio e il Nuovo Testamento. Lo lasciava in chiesa, perché potessero leggerlo i fratelli che lo desideravano. Un giorno venne un fratello forestiero a far visita all’anziano e, visto il libro, bramò di possederlo; lo rubò e se ne andò. Benché l’avesse notato, l’anziano non gli corse dietro per prenderlo. Giunto quegli in città, cercò di venderlo e, trovato un acquirente, gli chiese la somma di sedici monete. Colui che voleva comperarlo, gli disse: «Dammelo, prima lo faccio stimare, e poi ti darò quel che vale». Avutolo, lo portò dal padre Gelasio perché lo stimasse, dicendogli il prezzo richiesto dal venditore. L’anziano gli disse: «Compralo, è bello e vale il prezzo che hai detto». Ma l’altro, tornato dal rivenditore, riferì la cosa diversamente da quanto l’anziano gli aveva detto. Disse: «Ecco, l’ho mostrato al padre Gelasio ed egli mi ha detto che è caro e non vale la cifra che hai detto». Udito ciò, il fratello gli chiese: «L’anziano non ti ha detto nient’altro?». «No». Allora dice: «Non voglio più venderlo». E, preso da compunzione, ritornò dall’anziano per esprimergli il suo pentimento e lo pregò di riprendere il libro. Questi non voleva, ma alle parole del fratello: «Se non lo prendi non avrò pace», disse: «Se non puoi aver pace, lo prendo». Il fratello rimase quindi presso di lui fino alla morte, molto edificato dallo zelo del vecchio.
da: Vita e detti dei Padri del deserto,145c-148a; PJ XVI, 1

Buona giornata a tutti. 🙂

giovedì 19 gennaio 2017

+ La Croce +

La Croce, la potenza dell'Amore di Dio - Card. Angelo Comastri

La croce è gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce è il calice prezioso e inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, è la sintesi completa della sua passione. Per convincerti che la croce è la gloria di Cristo, senti quello che egli dice: «Ora il figlio dell'uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui, e lo glorificherà subito» (Gv 13, 31-32). E di nuovo: «Glorificami, Padre, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse» (Gv 17, 5). E ancora: «Padre glorifica il tuo nome. Venne dunque una voce dal cielo: L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò» (Gv 12, 28), per indicare quella glorificazione che fu conseguita allora sulla croce. Che poi la croce sia anche esaltazione di Cristo, ascolta ciò che egli stesso dice: Quando sarò esaltato, allora attirerò tutti a me (cfr. Gv 12, 32). Vedi dunque che la croce è gloria ed esaltazione di Cristo.

- Sant'Agostino -


Quando fai il segno della croce, fallo bene. Non così affrettato, rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare.
No, un segno della croce giusto, cioè lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all'altra. Senti come esso ti abbraccia tutto? 
Raccogliti dunque bene; raccogli in questo segno tutti i pensieri e tutto l'animo tuo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all'altra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, corpo ed anima, ti raccoglie, ti consacra, ti santifica.
Perché? Perché è il segno della totalità ed è il segno della re­denzione. 
Sulla croce nostro Signore ci ha redenti tutti. Mediante la croce Egli santifica l'uomo nella sua totalità fin nelle ultime fibre del suo essere.
Perciò lo facciamo prima della preghiera, affinché rimanga in noi quello che Dio ci ha donato. Nella tentazione, perché ci irrobustisca. Nel pericolo, perché ci protegga. Nell'atto della be­nedizione, perché la pienezza della vita divina penetri nell'anima e vi renda feconda e consacri ogni cosa.
Pensa quanto spesso fai il segno della croce. E il segno più santo che ci sia. Fallo bene: lento, ampio, consapevole. Allora esso abbraccia tutto l'essere tuo, corpo ed anima, pensieri e volontà, senso e sentimento, agire e patire, e tutto vi viene irrobustito, segnato, consacrato nella forza di Cristo, nel nome del Dio uno e trino.
- don Romano Guardini -
Fonte: “Lo spirito della liturgia. I Santi Segni”. Ed.Morcelliana 2005



Inginocchiarsi 
Quando pieghi il ginocchio non farlo nè frettolosamente nè sbadatamente. 
Dà all’atto tuo un’anima. 
Ma l’animo del tuo inginocchiarti sia tale che anche interiormente, il cuore si pieghi dinnanzi a Dio in profonda riverenza. 
Quando entri in chiesa o ne esci oppur passi davanti all’altare piega il tuo ginocchio profondamente lentamente; che questo ha da significare Mio grande Dio!!!. 
Ciò infatti è umiltà è verità ed ogni volta farà bene alla tua anima” 
- don Romano Guardini -




Il coraggio di osare
Signore Gesù, fammi conoscere chi sei.
Fa sentire al mio cuore la santità che è in te.
Fa' che io veda la gloria del tuo volto.
Dal tuo essere e dalla tua parola,
dal tuo agire e dal tuo disegno,
fammi derivare la certezza che la verità e
 l'amore sono a mia portata per salvarmi.
Tu sei la via, la verità e la vita.
Tu sei il principio della nuova creazione.
Dammi il coraggio di osare.
Fammi consapevole del mio bisogno di conversazione,
e permetti che con serietà lo compia,
nella realtà della vita quotidiana.
E se mi riconosco, indegno e peccatore,
dammi la tua misericordia.
Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia
sempre, ogni volta che tutto sembra fallire.
- don Romano Guardini - 


In un'antica cattedrale, appeso ad altezza vertiginosa, c'è un imponente crocifisso d'argento che ha due particolarità. La prima è la corona di spine sul capo di Gesù: è tutta d'oro massiccio tempestato di rubini e il suo valore è incalcolabile. 
La seconda particolarità è il braccio destro di Gesù: è staccato e proteso nel vuoto.
Una storia ne spiega il motivo.
Molti anni fa, una notte, un ladro audace e acrobatico progettò un piano perfetto per impadronirsi della splendida corona d'oro e rubini. Si calò da uno dei finestroni del tetto legato ad una corda e oscillando arrivò al crocifisso.
Ma la corona di spine era fissata molto solidamente e il ladro aveva solo un coltello per tentare di staccarla. Infilò la lama del coltello sotto la corona e fece leva con tutte le sue forze. Provò e riprovò, sudando e sbuffando. 
La lama del coltello si spezzò e anche la corda, troppo sollecitata, si staccò dal finestrone.
Il ladro si sarebbe sfracellato sul pavimento, ma il braccio del crocifisso si mosse e lo afferrò al volo.
Al mattino i sacrestani lo trovarono lassù, sano e salvo, tenuto saldamente (e affettuosamente) da Gesù crocifisso.
- don Bruno Ferrero - 
da: "La vita è tutto quello che abbiamo", ed. Elledici


Signore Gesù, aprici gli occhi: fa' che vediamo il fango e lo riconosciamo per quello che è, affinché una lacrima di pentimento ricostruisca in noi il pulito e lo spazio di una vera libertà.  

card. Angelo Comastri
da: "100 Preghiere"



Fa male guardare all'uomo crocifisso; ma è a quel luogo che, ancora oggi, possono guardare tutti gli abbandonati della terra, tutte le vittime innocenti della cieca violenza umana.
- Luca Diliberto -
da: "Luce sul mio cammino"


Aiutami, guariscimi, abbi compassione di me Signore Gesù Cristo, aiutami; non farmi peccare contro di te, perché mi sono smarrito.
Non fare che io segua la mia volontà, non fare che io vada in rovina con i miei peccati.
Abbi compassione della tua creatura, non disprezzarmi perché sono debole, non abbandonarmi perché in te mi rifugio, guarisci l’anima mia perché ho peccato contro di te.
Davanti a te sono tutti quelli che mi opprimono e io non ho scampo se non presso di te.
Signore, salvami per la tua misericordia.
Siano svergognati tutti quelli che si levano contro di me, quelli che cercano l’anima mia per distruggerla perché tu, Signore, sei potente in tutto e a te spetta la gloria, a Dio Padre e allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen. 
Isaia di Scete tratto da Asceticon (logos 4,75)








Buona giornata a tutti. :-)