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Conosci la preghiera del cuore? - Padre Andrea Gasparino
Il cristiano vale quanto prega.
"Signore Gesù Cristo figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore."
- Padre Andrea Gasparino -
- San Simeone di Tessalonica -
"Signore Gesù Cristo figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore."
Conosci la preghiera del cuore?
Sai che cos'è? Vuoi sperimentarla?
Chi la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.
Sai che cos'è? Vuoi sperimentarla?
Chi la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.
Anzitutto...
Prima di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare a pregare.
Ti sei già posto con realismo il problema?
Quando preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto con Dio.
Se sei sincero, capirai che c'è tanta poca preghiera nella tua preghiera.
Certi rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po' dopo un rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto? Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosario parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine Santa.
Ti sei già accorto?
Hai già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chiedere, chiedere, sempre chiedere.
Questo è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero senza mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai grazie.
Sei anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La preghiera parolaia scade facilmente nell'ipocrisia, perché chi vi è abituato si illude di pregare, invece non prega affatto.
L'abitudine alla preghiera parolaia è un male terribile che addormenta la coscienza e illude. L'abitudine alla preghiera parolaia si potrebbe chiamare il cancro della preghiera.
Dire basta!
E' urgente dire basta! E' urgente interrogarti: "ma io so pregare?" Se è parlare con Dio ed è ascoltare Dio, dopo la preghiera dovrei avere la sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha detto:
"Come può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto?"
Una domanda
Ecco ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che cosa è cambiato nella tua vita?
La tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori intorno ai tuoi difetti? E' migliorata la tua vita spirituale? Sei cresciuto?
Se la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco, forse non è neppure preghiera, forse devi ricominciare tutto da capo…
Prova a farti alcune domande essenziali:
- Che cos'è pregare?
- Qual è l'anima della preghiera?
- Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?
Devi cioè introdurti nella preghiera vera, che noi chiamiamo preghiera del cuore.
Non pensare a niente di sentimentale, la preghiera del cuore è un cammino spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se tu avrai l'umiltà e il desiderio concreto di imparare...
La preghiera del cuore si potrebbe anche chiamare: preghiera di silenzio o preghiera contemplativa.
Ma insomma, cos'è la preghiera del cuore?
Per rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della preghiera del cuore, ma naturalmente per arrivare alla vetta bisogna prendere delle abitudini nuove nella preghiera.
La vetta
Dunque la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
"Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta"
Crediamo che non ci sia una preghiera più grande di questa.
Ma per arrivare alla vetta bisogna camminare decisi nella preghiera del cuore e prendere abitudini nuove.
Abituati ogni giorno a dedicarvi un quarto d'ora (faresti bene a controllare il tempo con l'orologio) e impegnati:
- a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato
- chiudi gli occhi
- concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,22).
- concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una parola da ripetere incessantemente come:
"Spirito Santo, aprimi all'amore"oppure "Spirito Santo, io ti amo" o semplicemente "Spirito Santo!"
Oppure, concentrati sulla presenza di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
"Gesù Salvatore, salvami" oppure "Gesù, io ti amo" o semplicemente "Gesù!"
Oppure concentrati sulla presenza del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
"Padre mio, mi abbandono a te"
oppure "Padre, io ti amo" o semplicemente "Padre!"
- al termine del quarto d'ora di intimità con Dio, fatti questa domanda:
Signore, qual è la gioia che posso dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore, qual è la tua volontà su di me, oggi?
Ecco, questo è l'allenamento alla preghiera del cuore.
La preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascolto.
Prima di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare a pregare.
Ti sei già posto con realismo il problema?
Quando preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto con Dio.
Se sei sincero, capirai che c'è tanta poca preghiera nella tua preghiera.
Certi rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po' dopo un rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto? Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosario parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine Santa.
Ti sei già accorto?
Hai già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chiedere, chiedere, sempre chiedere.
Questo è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero senza mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai grazie.
Sei anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La preghiera parolaia scade facilmente nell'ipocrisia, perché chi vi è abituato si illude di pregare, invece non prega affatto.
L'abitudine alla preghiera parolaia è un male terribile che addormenta la coscienza e illude. L'abitudine alla preghiera parolaia si potrebbe chiamare il cancro della preghiera.
Dire basta!
E' urgente dire basta! E' urgente interrogarti: "ma io so pregare?" Se è parlare con Dio ed è ascoltare Dio, dopo la preghiera dovrei avere la sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha detto:
"Come può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto?"
Una domanda
Ecco ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che cosa è cambiato nella tua vita?
La tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori intorno ai tuoi difetti? E' migliorata la tua vita spirituale? Sei cresciuto?
Se la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco, forse non è neppure preghiera, forse devi ricominciare tutto da capo…
Prova a farti alcune domande essenziali:
- Che cos'è pregare?
- Qual è l'anima della preghiera?
- Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?
Devi cioè introdurti nella preghiera vera, che noi chiamiamo preghiera del cuore.
Non pensare a niente di sentimentale, la preghiera del cuore è un cammino spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se tu avrai l'umiltà e il desiderio concreto di imparare...
La preghiera del cuore si potrebbe anche chiamare: preghiera di silenzio o preghiera contemplativa.
Ma insomma, cos'è la preghiera del cuore?
Per rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della preghiera del cuore, ma naturalmente per arrivare alla vetta bisogna prendere delle abitudini nuove nella preghiera.
La vetta
Dunque la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
"Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta"
Crediamo che non ci sia una preghiera più grande di questa.
Ma per arrivare alla vetta bisogna camminare decisi nella preghiera del cuore e prendere abitudini nuove.
Abituati ogni giorno a dedicarvi un quarto d'ora (faresti bene a controllare il tempo con l'orologio) e impegnati:
- a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato
- chiudi gli occhi
- concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,22).
- concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una parola da ripetere incessantemente come:
"Spirito Santo, aprimi all'amore"oppure "Spirito Santo, io ti amo" o semplicemente "Spirito Santo!"
Oppure, concentrati sulla presenza di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
"Gesù Salvatore, salvami" oppure "Gesù, io ti amo" o semplicemente "Gesù!"
Oppure concentrati sulla presenza del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
"Padre mio, mi abbandono a te"
oppure "Padre, io ti amo" o semplicemente "Padre!"
- al termine del quarto d'ora di intimità con Dio, fatti questa domanda:
Signore, qual è la gioia che posso dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore, qual è la tua volontà su di me, oggi?
Ecco, questo è l'allenamento alla preghiera del cuore.
La preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascolto.
E' la Parola di Dio la linfa vitale della preghiera cristiana. La preghiera del cuore è il momento culminante dell'ascolto. Ogni giorno prega il Vangelo della Liturgia del giorno collegandolo sempre alla tua vita concreta.
Da quel Vangelo trova una parola/messaggio che utilizzi per fare la preghiera del cuore rivolto al Padre, o al Figlio, o allo Spirito Santo, presenti in te.
Sii costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua vita.
Sii costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua vita.
- Padre Andrea Gasparino -
Movim. Contempl. Mission. "P. De Foucauld"- Cuneo
Che cosa diremo di questa preghiera divina, l’invocazione del Salvatore: «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore»?
È una preghiera, un voto, una confessione di fede la quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini, purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei peccati, la guarigione dell’anima e del corpo, lo splendore ...della luce divina; è una fonte di misericordia celeste che effonde sugli umili la rivelazione e l’iniziazione ai misteri di Dio. È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: « Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda Pietro (At 4,12).
Per questo tutti i credenti devono continuamente confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo della remissione dei peccati, della guarigione, della santificazione, dell’illuminazione, e soprattutto a causa della salvezza che ci ottiene. Il santo Vangelo dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo, abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa è la salvezza e la vita!
È una preghiera, un voto, una confessione di fede la quale ci conferisce lo Spirito Santo e i doni divini, purifica il cuore e scaccia i demoni; è la dimora di Gesù Cristo in noi, una sorgente di riflessioni spirituali e di pensieri divini; è la remissione dei peccati, la guarigione dell’anima e del corpo, lo splendore ...della luce divina; è una fonte di misericordia celeste che effonde sugli umili la rivelazione e l’iniziazione ai misteri di Dio. È la nostra unica salvezza perché contiene il Nome salvifico del nostro Dio, il solo Nome sul quale possiamo contare, il Nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio: « Non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale possiamo essere salvati », come ricorda Pietro (At 4,12).
Per questo tutti i credenti devono continuamente confessare questo Nome: sia per proclamare la nostra fede e testimoniare il nostro amore per il Signore Gesù Cristo, dal quale nulla deve mai separarci, sia inoltre a causa della grazia che ci viene dal suo nome, a motivo della remissione dei peccati, della guarigione, della santificazione, dell’illuminazione, e soprattutto a causa della salvezza che ci ottiene. Il santo Vangelo dice: « Questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio ». Questa è la fede! E il Vangelo aggiunge: «e perché, credendo, abbiate la vita nel suo Nome» (Gv 20,31). Questa è la salvezza e la vita!
- San Simeone di Tessalonica -
"Gesù non ha detto che il Padre dà lo Spirito a chi lo merita; ha detto che dà lo Spirito a chi lo chiede. Allora bisogna chiederlo con fede e con costanza"
- padre Andrea Gasparino -
Buona giornata a tutti. :-)
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