C’è qualcuno lassù? . Don Ferrero Bruno
Era una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia.
Ma una notte scoppiò nella cucina della casa un terribile incendio.
Mentre le fiamme divampavano. genitori e figli corsero fuori.
Mentre le fiamme divampavano. genitori e figli corsero fuori.
In quel momento si accorsero, con infinito orrore, che mancava il più piccolo, un bambino di cinque anni.
Al momento di uscire, impaurito dal ruggito delle fiamme e dal fumo acre, era tornato indietro ed era salito al piano superiore.
Che fare? Il papà e la mamma si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare.
Avventurarsi in quella fornace era ormai impossibile...
E i vigili del fuoco tardavano.
Ma ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".
Il padre accorse e gridò: "Salta giù!".
Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".
"Ti vedo io, e basta. Salta giù!" Urlò, l'uomo.
Il bambino saltò e si ritrovò sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.
Che fare? Il papà e la mamma si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare.
Avventurarsi in quella fornace era ormai impossibile...
E i vigili del fuoco tardavano.
Ma ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".
Il padre accorse e gridò: "Salta giù!".
Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".
"Ti vedo io, e basta. Salta giù!" Urlò, l'uomo.
Il bambino saltò e si ritrovò sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.
Non vedi Dio. Ma Lui vede te. Buttati!
(don Bruno Ferrero)
![]() |
Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno. - Martin Luther King - Cari Amici miei, abbiate la forza ed il coraggio di assumervi un po’ delle sofferenze altrui. Fate entrare i loro sentimenti e i loro pensieri nelle vostre viscere che sono il luogo privilegiato per accogliere e condividere le emozioni, le passioni, i timori, le difficoltà, le tristezze e gli affetti del prossimo. Ma fate diventare le vostre viscere luogo di accoglienza non solo delle preoccupazioni e dei dolori ma anche delle vittorie, delle gioie, delle felicità, dei sogni e delle esperienze piacevoli di chi vi è vicino. Cominciate almeno da chi vi è più vicino e che senza accorgervene trascurate per abitudine. Vi dico questo perché questo comportamento prima di portare beneficio al prossimo beneficherà voi stessi modificando il vostro modo di essere e rendendovi persone piacevoli e migliori….in una parola “misericordiose”. Se volete cambiare il mondo sappiate che potete cominciare da qui, da voi stessi, allenandovi ad avere uno sguardo che entra e scruta gli invisibili sentimenti delle persone, vedendo anche aldilà delle apparenze. Perché dal vostro modo di essere misericordiosi scaturiranno tutte le molteplici opere di misericordia, che sono diverse e tante a secondo della diversità delle persone alle quali rivolgerete la vostra attenzione e delle circostanze in cui vi troverete. Vi abbraccio. - Massimo Arrighi - (diacono della Diocesi di Lecce) Benedizione della Famiglia O Gesù, volgi lo sguardo tuo su questa famiglia e colmala di benedizioni celesti e temporali, e santificala nel tuo Nome! Sostieni Tu la salute della mamma affinché abbia la forza di sostenere il peso dell’educazione dei figli. Accresci forza e vigore al papà, affinché nelle sue attività sia sempre sano e cresca nella sua interiore pietà. La casa sia un tempio del tuo amore dove Tu regni e sia piena di pace e di carità. Crescano come fiori del tuo altare i figli; siano lontane da loro le insidie ed incursioni dello spirito maligno. Così sia. Buona giornata a tutti. :-) www.leggoerifletto.it |
Nessun commento:
Posta un commento