Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.
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domenica 18 dicembre 2016

Racconti di Natale ...

giro( ͡ ͡° ͜ ʖ ͡ ͡° )giroblogg@ndo intorno al mondo ♡ ... 



Racconti di Natale ...



By leggoerifletto

Racconto di Natale - Paulo Coelho

Racconta una leggenda che, nel paese che oggi conosciamo come Austria, d’abitudine la famiglia Burkard (composta da un uomo, una donna e un bambino) ravvivava le feste natalizie recitando poesie, cantando ballate di vecchi trovatori, e facendo giochi di prestigio che divertivano tutti quanti. Logicamente, non avanzavano mai soldi per comprare regali, però l’uomo diceva sempre a suo figlio:
-Lo sai perché il sacco di Babbo Natale non rimane mai vuoto, con tutti i bambini che ci sono nel mondo? Perché, quantunque sia pieno di giocattoli, alle volte bisogna che consegni anche alcune cose più importanti che son chiamati “regali invisibili”. Ad una famiglia divisa porta armonia e pace nella notte più santa dell’anno cristiano. Dove manca amore, deposita un seme di fede nei cuori dei bambini. Dove il futuro sembra oscuro e incerto, porta la speranza. Nel nostro caso, quando Babbo Natale viene a recarci visita, il giorno seguente tutti ci sentiamo contenti per essere ancora in vita e per poter svolgere il nostro lavoro, che è quello di rendere felici le persone. 
E questa cosa non dimenticarla mai.
Il tempo passò, il bambino si trasformò in un ragazzo, ed un tal giorno la famiglia passò davanti all’imponente abbazia di Melk, che era appena stata costruita. Il giovane Buckard voleva restare lì.
I genitori compresero e rispettarono il suo desiderio. Bussarono alla porta del convento chiedendo che accettassero il loro figlio come novizio.
Arrivò la vigilia di Natale e, giustamente in questo giorno, ebbe luogo in Melk un miracolo molto speciale:
La Madonna, portando il Bambino Gesù tra le braccia, decise di scendere sulla Terra per visitare il monastero.
Senza poter mascherare il proprio orgoglio, tutti i religiosi composero una lunga fila ed ognuno di loro andava a prostrarsi davanti alla Vergine cercando di rendere omaggio alla mamma ed al bambino.
Al fondo della fila, il giovane Buckard attendeva ansioso. I suoi genitori erano persone semplici, e solo gli avevano insegnato a lanciare in alto palline per fare con esse alcuni giochi di prestigio.
Quando venne il suo turno, gli altri religiosi volevano mettere fine agli omaggi, dal momento che il prestigiatore non aveva nulla di importante da dire, ed avrebbe potuto danneggiare l’immagine del convento. Ciò nonostante, nel suo profondo, anche lui sentiva una forte necessità di offrire a Gesù ed alla Vergine qualcosa di sé stesso.
Provando vergogna, subendo lo sguardo recriminatorio dei suoi confratelli, estrasse alcune arance dalle sue tasche e cominciò a lanciarle verso l’alto per muoverle di continuo, creando un bel cerchio nell’aria.
Fu solo allora che  il Bambino Gesù incominciò ad applaudire di gioia nel grembo di Nostra Signora. E fu solo a questo ragazzo che la Vergine Maria gli stese le braccia e gli permise di tenere in braccio per un poco di tempo al Bambino, che non smetteva di sorridere.
La leggenda termina raccontando che, a causa di questo miracolo, ogni duecento anni, un nuovo Buckhard bussa alla porta di Melk, ed è ammesso ad entrare, e mentre sosta all’interno possiede il dono di rallegrare l’animo di tutti quelli che lo conoscono.

(Tratto da una storia medioevale)






C’è un’attesa che consuma, inaridisce, rende cupi e ricurvi. E c’è un’attesa che spalanca il cuore, più perdura più rende longanimi, saggi e innamorati. Tra le due c’è una differenza non da poco: la presenza nell’assenza. Mi spiego: quando scorgiamo che l’Amato è già presente nella nostra attesa di lui. O meglio, quando capiamo che è lui l’anelito più bello della nostra attesa, qualcosa cambia. Lui è qui, nella nostra stessa attesa di lui. L’attesa allora non ci esaurisce, ma ci ricarica; non ci spegne, ma ci fa ardere di continuo sapendo che «adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti» (Rm 13,11). Beato chi vive l’attesa così. Il suo Ad-Dio alla vita sarà, non sarà una morte, ma un entrare nella vita, sarà l’ingresso dell’Amata nella stanza nuziale. «Ora lascia, o Signore,…».

- Robert Cheaib - 

bergoglio-francesco-papa

...La sollecitudine per la bellezza della casa di Dio e la sollecitudine per i poveri di Dio sono inseparabili tra loro. L'uomo non ha bisogno soltanto di ciò che è utile, ma anche di ciò che è bello; non solo di una propria casa, ma anche della vicinanza di Dio e dei segni che l'attestano. Là dove Dio viene onorato, anche il nostro cuore è rischiarato...
La bellezza, della quale è stato circondato il bimbo di Betlemme, è destinata a tutti gli uomini ed è necessaria a noi tanto quanto il pane. Chi sottrae qualcosa di bello al Bambino, per convertirla in qualcosa di utile, costui non arreca vantaggio, ma provoca danno; spegne quella luce, via la quale anche qualsiasi calcolo o stima diventano futili e freddi. Certo, se vogliamo unirci al pellegrinaggio dei secoli che vuole offrire le cose più belle di questo mondo al Re appena nato, non dobbiamo però anche dimenticare che egli vive ancora in stalle, nelle prigioni e nelle favelas, e che noi non lo onoriamo davvero, se ci rifiutiamo di andarlo a cercare in quei luoghi. Ma questa consapevolezza non deve obbligarci a finire tra le braccia di una "dittatura dell'utile", che disprezzi la gioia e dogmatizzi una serietà opprimente...



JOSEPH RATZINGER - da "Gottes Angesichts suchen" -



Come popolo di Dio in cammino verso la piena rivelazione del Signore Gesù, ci rivolgiamo al Padre con fiducia, dicendo insieme: 

Dona la salvezza, Signore.
Alla Chiesa che ha la missione di illuminare le genti: 
Agli uomini che camminano nelle tenebre: 
Agli anziani che attendono la tua venuta: 
A chi è nel dubbio e invoca la luce dello Spirito: 
A chi ti offre la propria vita con generosità e gratuità: 
Al povero che mette la sua speranza in te: 
Alle persone che amano senza chiedere la ricompensa: 
Ai malati che collaborano con te alla redenzione del mondo: 
Ai bambini nati in quest'anno: 
A chi pretende di averti conosciuto a sufficienza: 
A chi non riconosce Gesù come tuo figlio: 
A chi è ormai stanco di aspettare un segno da te: 
A chi pensa di poter vivere anche senza di te:


Padre santo, che nel tuo Figlio ci hai dato la salvezza e la via per giungere a te, aiutaci a rivelare al mondo con la nostra vita, tutto l'amore che hai per l'umanità. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.


Buona giornata a tutti. :-)



dal Blog di Paulo Coelho

Certe persone.... - Paulo Coelho

lunedì 12 dicembre 2016

Preghiere a Maria...Preghiera a Maria che scioglie i nodi



Preghiera a Maria che scioglie i nodi

Vergine Maria, Madre che non hai mai abbandonato un figliolo che grida aiuto,
Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati,
perchè sono spinte dall'amore divino e dall'infinita misericordia che esce dal tuo cuore,
volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione,
guarda il cumulo di 'nodi' che soffocano la mia vita.

Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore.
Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani.

Nessuno, neanche il demonio, può sottrarmi dal tuo aiuto misericordioso.

Nelle tue mani non c'è un nodo che non sia sciolto.

Vergine madre, con la grazia e il tuo potere d'intercessione presso tuo Figlio Gesù,
mio Salvatore, ricevi oggi questo 'nodo' (nominarlo se possibile).
Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre.
Spero in te.

Sei l'unica consolatrice che il Padre mi ha dato.
Sei la fortezza delle mie deboli forze, la ricchezza delle mie miserie,
la liberazione da tutto ciò che m'impedisce di essere con Cristo.

Accogli la mia richiesta.
Preservami, guidami, proteggimi.
Sii il mio rifugio.

Maria, che sciogli i nodi, prega per me.



(clicca per recitarla)
By leggoerifletto

preghiera alla Madonna di Guadalupe

Successe, si legge nel Nican Mopohua, che un indio, di nome Juan, un povero uomo del popolo, e nativo di Cuauhtidlan, un sabato si mise in cammino di buon’ora verso Città del Messico per andare a imparare la dottrina cristiana. Nell’attraversare il piccolo valico di Tepeyac, sul picco sentì un canto meraviglioso di moltissimi uccelli. Pieno di meraviglia, a quell’uomo sembrò di essere in Paradiso. E quando di colpo il canto cessò, e ci fu silenzio, si sentì chiamare da dietro il masso: “Juanito, Juanito Diego”. Pieno di gioia si diresse dove proveniva la voce e vide una bella Signora in piedi che gli diceva di avvicinarsi. Arrivatole davanti si accorse della sua soprannaturale statura: i suoi vestiti splendevano come il sole; e dalla roccia su cui Lei stava provenivano raggi luminosi.



Juan Diego si prostrò e la sentì parlare, gradevolmente, gentilmente come di persona che gli voleva bene e lo stimava molto. Ella gli disse: “Juanito, mio piccolo figlio, dove vai? Le rispose: “Signora e Ragazza mia, sto andando in città a casa tua, per imparare le cose di Dio che ci insegnano i nostri sacerdoti, rappresentanti del Signore”.

Io sono la Vergine Maria, Madre del Dio Vero che dà la vita
E la Santissima Vergine fece sapere a Juan qual’era la sua volontà: “Sappi e tieni presente che tu sei il più piccolo dei miei figli e Io sono la Vergine Maria, Madre del Dio Vero che dà la vita; del Creatore degli uomini ai quali sta sempre vicino, del Padrone del Cielo e Signore del mondo. Desidero vivamente che in questo luogo mi venga costruita una Chiesa, dove far vedere e dare tutto il mio amore, la mia pietà, il mio aiuto e la mia protezione; perchè io sono davvero la vostra Madre piena di compassione, tua e di tutti voi che vivete uniti in questa terra, e di tutti gli altri uomini che mi amano, m’invocano, mi cercano e confidano in me; qui raccoglierò le loro lacrime, consolerò la loro tristezza, avrò cura e porrò rimedio alle loro pene, miserie e ai loro dolori”.

Dopo di che, Nostra Signora gli ordinò di presentarsi al Vescovo Fra’ Juan de Zumárraga, per comunicargli il suo desiderio e concluse: “E sta sicuro che apprezzerò e ripagherò ciò che farai, perché ti renderò felice e meriti che io ricompensi il lavoro e la fatica che dovrai affrontare per far realizzare quello che ti ho chiesto. Hai udito bene il mio comando, figlio mio; va’ e mettici tutto il tuo impegno”.

Ma il buon indio non fu creduto quando rivelò al Prelato ciò che la Vergine gli aveva chiesto. E molto triste tornò alla valle di Tepeyac per riferire l’insuccesso della sua ambasciata e chiedere alla Vergine Santissima di inviare al posto suo qualcun altro che fosse all’altezza del compito: una persona importante e rispettata alla quale sicuramente avrebbero dato credito. Invece si sentì rispondere:

“Ascolta, figlio mio, tieni presente che sono molti i miei servitori e messaggeri ai quali avrei potuto affidare questo messaggio e che avrebbero obbedito, ma è stato deciso che proprio tu debba portare avanti questo compito e darti da fare per realizzare la mia volontà”.

Confortato e incoraggiato, Juan Diego offrì nuovamente la sua disponibilità a presentarsi al Vescovo e così fece il giorno dopo. Dopo essere stato interrogato, anche questa volta non fu creduto. Frate Juan gli chiese un segno sicuro per credere ch’era stato incaricato dalla Regina del Cielo. Juan Diego tornò di nuovo alla Vergine a Tepeyac per riferirLe com’era andato l’incontro con il Vescovo e la Signora gli promise che il giorno seguente gli avrebbe dato un segno inconfutabile.
Ma il giorno dopo, Juan Diego non si presentò dal Vescovo, perché tornando a casa quella sera trovò suo zio Bernardino morente. Cercò un medico, ma non c’era più niente da fare. Trascorse la giornata e alla sera suo zio chiese un sacerdote per confessarsi e morire in grazia. All’alba del martedì, Juan Diego si mise in cammino, e vicino al valico di Tepeyac, decise di girare al largo per non incontrare la Signora. Nella sua ingenuità pensava che se si fosse attardato con Lei non avrebbe fatto in tempo a cercare un sacerdote per suo zio.



Ma la Vergine, andandogli incontro, incominciò con lui un dialogo affascinante, trasmessoci con tutta la sua freschezza dal Nican Mopohua, dicendogli: “Che ti succede, figlio mio? Dove stai andando?


Juan Diego, confuso e pieno di timore, rispose al saluto, chiedendoLe: “Ragazza mia, piccola figlia mia, Signora mia, stai contenta. Come ti sei svegliata? Stai bene, o Signora mia e Ragazza mia?”.

E in tutta umiltà spiegò che aveva trascurato di eseguire l’incarico ricevuto. Dopo aver sentito il discorso di Juan Diego, la pietosissima Vergine rispose:

Non sono qui Io, tua Madre?
“Ascolta e ricordati, figlio mio, che quello che ti spaventa e ti affligge non conta; non si turbi il tuo cuore; non aver paura di questa malattia e di qualsiasi altra malattia o angustia. Non sono qui Io, tua Madre? Non sei forse sotto la mia ombra e protezione? Non sono io la tua salute? Non stai sul mio cuore e fra le mie braccia? Di che cos’altro hai bisogno?

Conosciamo lo svolgimento della storia: il miracolo delle rose fiorite in cima al valico che poste dalla Vergine nella cappa di Juan Diego furono portate a Fra’ Juan de Zumárraga, come prova delle apparizioni; e come, Juan Diego aprendo la sua rozza cappa, vi vide comparire la meravigliosa immagine, non dipinta da mano d’uomo, che ancora oggi si conserva e si venera.

Anche allo zio di Juan, che guarì miracolosamente, apparve la Vergine Santissima che gli chiese di andare anche lui a incontrare il Vescovo per rivelare quello che aveva visto e il modo miracoloso con cui era stato guarito; e che la sua benedetta immagine doveva essere chiamata la sempre Vergine Maria di Guadalupe.

Juan Diego visse fino a settanta quattro anni, dopo aver abitato quasi per tre lustri vicino alla prima cappella costruita per dare culto a Santa Maria di Guadalupe. Morì nel 1548, come il Vescovo Fra’ Juan de Zumárraga. Il 31 luglio del 2002 fu canonizzato.

In poco tempo la devozione alla Vergine di Guadalupe si estese prodigiosamente. Questa devozione così radicata nel popolo messicano costituisce un fenomeno senza paragoni; la sua immagine la si vede in tutti i luoghi e milioni sono i pellegrini che con grande fede depongono le loro intenzioni ai piedi dell’immagine miracolosa nella Villa di Città del Messico. In tutta l’America e in molti altri paesi del mondo si invoca con fervore Colei che per singolare privilegio, in nessun altro caso certificato, lasciò il suo ritratto come pegno del suo amore.




Madonna di Guadalupe, prega per noi

Vergine Immacolata di Guadalupe, 
Madre di Gesù e Madre nostra, 
vincitrice del peccato e nemica del Demonio,
Tu ti manifestasti sul colle Tepeyac in Messico 
all'umile e generoso contadino Giandiego. 
Sul suo mantello imprimesti la Tua dolce Immagine 
come segno della Tua presenza in mezzo al popolo 
e come garanzia che avresti ascoltato le sue preghiere 
e addolcito le sue sofferenze. 
Maria, Madre amabilissima, 
noi oggi ci offriamo a te e consacriamo 
per sempre al tuo Cuore Immacolato 
tutto quanto ci resta di questa vita, 
il nostro corpo con le sue miserie, 
la nostra anima con le sue debolezze, 
il nostro cuore con i suoi affanni e desidèri, 
le preghiere, le sofferenze, l'agonia. 
O Madre dolcissima, ricordati sempre dei tuoi figli. 
Se noi, vinti dallo sconforto e dalla tristezza, 
dal turbamento e dall'angoscia, 
dovessimo qualche volta dimenticarci di te, allora, 
Madre pietosa, per l'amore che porti a Gesù, 
ti chiediamo di proteggerci come figli tuoi 
e di non abbandonarci fino a quando non saremo giunti al porto sicuro, 
per gioire con Te, con tutti i Santi, 
nella visione beatifica del Padre. Amen. 
Salve Regina 



Madonna di Guadalupe, prega per noi





Santa Maria, 
che con il titolo di Nostra Signora di Guadalupe 
sei invocata come Madre dagli uomini e dalle donne 
del popolo del Messico e dell'America Latina, 
incoraggiati dall'amore che ci ispiri, 
riponiamo nuovamente nelle tue mani materne la nostra vita.

Tu che sei presente in questi giardini vaticani, 
regina nel cuore di tutte le madri del mondo 
e nel nostro cuore. 
Con grande speranza, a te ricorriamo e in te confidiamo.




Ave Maria, 
piena di grazia, 
il Signore è con te. 
Tu sei benedetta fra le donne 
e benedetto è il frutto del seno tuo, Gesù. 
Santa Maria, 
Madre di Dio, 
prega per noi peccatori, 
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Nostra Signora di Guadalupe 
prega per noi.

papa Benedetto XVI -11 Maggio 2005


Preghiere del Mattino


Atto di adorazione o Preghiera della mattina

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte.
Ti offro le azioni della giornata, fa' che siano tutte secondo la tua santa volontà e per la maggior Tua gloria. 

Preservami dal peccato e da ogni male.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia. 

 
Padre nostro

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. 

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen. 
 
Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. 

Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. 
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era in principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. 


Credo

Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spinto Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese all'inferno; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Credo Apostolico

Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. Ed in Gesù Cristo, Suo Figliolo Unigenito, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso, morì e fu sepolto. 

Discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò dai morti, salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre Onnipotente. Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, l’una, santa ed universale Chiesa cristiana, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione dei corpi, e la vita eterna. Amen.

Salve Regina

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a te ricorriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. 

Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. 
E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. 
O clemente, o pie, o dolce Vergine Maria. 

Angelo di Dio

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

Atto di fede

Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che Tu hai rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. 

Ed espressamente credo in Te, unico vero Dio in tre persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. 
E credo in Gesù Cristo, figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. 
Conforme a questa fede voglio sempre vivere. 
Signore accresci la mia fede.

Atto di speranza

Mio Dio, spero dalla tua bontà vostra, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. 

Signore, che io possa goderti in eterno.

Atto di carità

Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei Bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. 

Signore, fa' ch'io vi ami sempre più.

Offerta della giornata a Maria Santissima

O Maria Madre del Verbo incarnato e Madre nostra dolcissima, siamo qui ai tuoi Piedi mentre sorge un nuovo giorno, un altro grande dono del Signore. Deponiamo nelle tue mani e nel tuo cuore tutto il nostro essere. 

Noi saremo tuoi nella volontà, nel pensiero, nel cuore, nel corpo. Tu forma in noi con materna bontà in questo giorno una vita nuova, la vita del tuo Gesù. Previeni e accompagna o Regina del Cielo, anche le nostre più piccole azioni con la tua ispirazione materna affinchè ogni cosa sia pura e accetta al momento del Sacrificio santo e immacolato. 
Rendici santi o Madre buona; santi come Gesù ci ha comandato, come il tuo cuore ci chiede e ardentemente desidera. Così sia.

Offerta della giornata al S. Cuore di Gesù

Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria di Dio Padre. Amen.

Gesù, Giuseppe e Maria

Gesù Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia. 

Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia. 
Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia. Amen.

Ti benedico o Padre

Ti benedico o Padre, all'inizio di questo nuovo giorno. 

Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. 
Con la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e le mie azioni: fa che siano secondo la Tua volontà. 
Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà e da ogni male. 
Rendimi attento alle esigenze degli altri. 
Proteggi con il tuo amore la mia famiglia. 
Così sia. 
















Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 24 novembre 2016

Le risposte di papa Francesco alle domande dei...





By leggoerifletto

da: "Le risposte di papa Francesco alle domande dei bambini"

Santità,
mio nonno non è cattolico, ma non è disposto a fare del male. Lui andrà lo stesso in paradiso quando morirà? Insomma, se qualcuno non fa mai le penitenze, quanto grande deve essere il suo peccato per andare giù all'inferno? 
Che Dio la benedica.


(Yifan, Cina, 13 anni)

Caro Yifan,
Gesù ci ama tantissimo e vuole che tutti andiamo in cielo. La volontà di Dio è che tutti si salvino. Gesù fino all'ultimo momento accompagna la nostra vita perchè stiamo sempre con Lui. Le apparenze possono ingannare, certo. 
C'è chi immagina che se uno non va a messa la domenica andrà certamente all'inferno. E invece Gesù è accanto a noi fino all'ultimo momento della nostra vita per salvarci. 
Una volta una signora andò da un prete santo, che si chiamava Giovanni Maria Vianney, parroco di Ars in Francia. 
Si mise a piangere perchè suo marito si era suicidato buttandosi da un ponte. Era disperata perchè immaginava che il marito fosse certamente all'inferno. E padre Giovanni Maria Vianney, che era un santo, invece le disse. guarda che tra il ponte e il fiume c'è la misericordia di Dio.

- Jorge Maria Bergoglio -

da: " L'amore prima del mondo. Caro papa vorrei chiederti... Le risposte di papa Francesco alle domande dei bambini"



Giulia: «Santità, tutti ci dicono che è importante andare a Messa alla domenica. Noi ci andremmo volentieri ma spesso i nostri genitori non ci accompagnano perché alla domenica dormono, il papà e la mamma di un mio amico lavorano in un negozio e noi spesso andiamo fuori città per trovare i nonni. Puoi dire a loro una parola perché capiscano che è importante andare a Messa insieme, ogni domenica?»

Riterrei di sì, naturalmente, con grande amore, con grande rispetto per i genitori che, certamente, hanno tante cose da fare. Ma tuttavia, con il rispetto e l’amore di una figlia, si può dire: cara mamma, caro papà, sarebbe così importante per noi tutti, anche per te incontrarci con Gesù. Questo ci arricchisce, porta un elemento importante alla nostra vita. Insieme troviamo un po' di tempo, possiamo trovare una possibilità. Forse anche dove abita la nonna si troverà la possibilità. In una parola direi, con grande amore e rispetto per i genitori, direi loro: "Capite che questo non è solo importante per me, non lo dicono solo i catechisti, è importante per tutti noi; e sarà una luce della domenica per tutta la nostra famiglia".

- Papa Benedetto XVI - 
Incontro di Catechesi e di Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI con i bambini della Prima Comunione. Sabato 15 ottobre 2005


Caro papa Francesco,
se tu potessi fare un miracolo, che cosa sarebbe?

Con affetto William

Caro William,
io guarirei i bambini. Non sono ancora riuscito a capire perchè i bambini soffrano. Per me è un mistero. Non so darti una spiegazione. Mi interrogo su questo. Prego su questa domanda: perchè i bambini soffrono? E' il mio cuore che si pone la domanda. Gesù ha pianto e piangendo ha capito i nostri drammi. Io cerco di capire. Se potessi fare un miracolo, guarirei tutti i bambini. Il tuo disegno mi fa riflettere: c'è una grande croce scura e dietro ci sono un arcobaleno e il sole che splende. Mi piace questo. La mia risposta al dolore dei bambini è il silenzio oppure una parola che nasce dalle mie lacrime. Non ho paura di piangere. Non devi averla neanche tu.


da: " L'amore prima del mondo. Caro papa vorrei chiederti... Le risposte di papa Francesco alle domande dei bambini"


Adriano: «Santo Padre, ci hanno detto che oggi faremo l'Adorazione Eucaristica? Che cosa è? Come si fa? Ce lo puoi spiegare? Grazie»

Allora, che cos'è l'adorazione, come si fa, lo vedremo subito, perché tutto è ben preparato: faremo delle preghiere, dei canti, la genuflessione e siamo così davanti a Gesù. Ma, naturalmente, la tua domanda esige una risposta più profonda: non solo come fare, ma che cosa è l'adorazione. Io direi: adorazione è riconoscere che Gesù è mio Signore, che Gesù mi mostra la via da prendere, mi fa capire che vivo bene soltanto se conosco la strada indicata da Lui, solo se seguo la via che Lui mi mostra. Quindi, adorare è dire: «Gesù, io sono tuo e ti seguo nella mia vita, non vorrei mai perdere questa amicizia, questa comunione con te». Potrei anche dire che l'adorazione nella sua essenza è un abbraccio con Gesù, nel quale gli dico: «Io sono tuo e ti prego sii anche tu sempre con me».

- Papa Benedetto XVI - 
Incontro di Catechesi e di Preghiera del Santo Padre Benedetto XVI con i bambini della Prima Comunione. Sabato 15 ottobre 2005


Buona giornata a tutti. :-)