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7 Ogni consigliere esalta il consiglio che dà, ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio. 8 Guàrdati da chi vuole darti consiglio e prima infórmati quali siano le sue necessità: egli infatti darà consigli a suo vantaggio; perché non abbia a gettare un laccio su di te 9 e ti dica: «La tua via è buona», ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede. 10 Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano. 11 Non consigliarti con una donna sulla sua rivale e con un pauroso sulla guerra, con un mercante sul commercio e con un compratore sulla vendita, con un invidioso sulla riconoscenza e con uno spietato sulla bontà di cuore, con un pigro su una iniziativa qualsiasi e con un salariato sul raccolto, con uno schiavo pigro su un lavoro importante. Non dipendere da costoro per nessun consiglio. 12 Frequenta invece un uomo giusto, di cui sai che osserva i comandamenti e ha un animo simile al tuo, perché se tu cadi, egli saprà compatirti. 13 Attieniti al consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti è più fedele. 14 Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. 15 Per tutte queste cose invoca l’Altissimo, perché guidi la tua via secondo verità.
COMMENTO DI GIOVANNI
Il termine “consiglio” lo incontriamo nel nostro testo con larghezza di significati, perché indica sia il consigliare di altre persone, sia il buon consigliere del ver.12, sia quel “consiglio del cuore” che è la propria coscienza del ver.13.
Mi sembra si debba dire che, pur con tutti i suoi rischi, il chiedere consiglio è legato alla consapevolezza dei propri limiti di fronte ad eventi o eventualità di grande importanza.
Il nostro mondo e il nostro tempo, oltre ad essere segnati da una grande “solitudine”, sono pieni di questi interventi spesso interessati e quindi pericolosi o addirittura negativi.
E il nostro testo non esita ad indicare una via di prudenza e di saggezza che moltiplica l’invito a “non consigliarsi”: così i vers.1-11!
Il ver.12 indica decisamente la persona “di buon consiglio” che invece è bene frequentare, e indica come criterio di questo che il consigliere buono “ha un animo simile al tuo, perché se tu cadi, egli saprà compatirti.
Infine, al ver.13, ecco l’indicazione più forte: “Attieniti al consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti è più fedele”.
Infatti, aggiunge il ver.14: “la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare”.
Vi dico che cercherò di seguire questa indicazione, anche se devo confessare che spesso sono il peggior consigliere di me stesso. Fino all’inganno!
Amo quindi al ver.15 l’indicazione del Signore per la mia povertà: “Per tutte queste cose invoca l’Altissimo, perché guidi la tua via secondo verità”.
Come quando con gentile insistenza amici e amiche mi invitano a non andare un giro in automobile da solo.
Dio ti benedica. E tu benedicimi.
Tuo. Giovanni.
famigliedellavisitazione.itGiovanni sul Lago di Tiberiade 2006 |
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