Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

domenica 13 maggio 2012

Vergine Madre, figlia del tuo figlio - Paradiso Canto XXXIII


    FESTA DELLA MAMMA


L'amore di una mamma"
Un angelo scappò dal paradiso per trascorrere la giornata vagando sulla terra. Al tramonto decise di portarsi via dei ricordi di quella visita. In un giardino c'erano delle rose: colse le più belle e compose un mazzo da portare in paradiso. Un po' più in là  un bambino sorrideva alla madre. Poichè il sorriso era molto più bello del mazzo di rose, prese anche quello. Stava per ripartire quando vide la mamma che guardava con amore il suo piccolo nella culla. L'amore fluiva come un fiume in piena e l'angelo disse a se stesso: "L'amore di quella mamma è la cosa più bella che c'è sulla terra, perciò prenderò anche quello".
Volò verso il cielo, ma prima di passare i cancelli perlacei, decise di esaminare i ricordi per vedere come si erano conservati durante il viaggio. I fiori erano appassiti, il sorriso del bambino era svanito, ma l'amore della mamma era ancora là  in tutto il suo calore e la sua bellezza. Scartò i fior appassiti e il sorriso svanito, chiamò intorno a se tutti gli ospiti del cielo disse: "Ecco l'unica cosa che ho trovato sulla terra e che ha mantenuto la sua bellezza nel viaggio per il paradiso: L'amore di una mamma".
(fonte non specificata)






A tutte le madri del mondo, Isabella , Rosalia, Carmen, ...



                          Benigni recita il 33° canto del Paradiso



DAL BLOG 




Vergine Madre, figlia del tuo figlio - Paradiso Canto XXXIII







Vergine Madre, figlia del tuo figlio - Paradiso Canto XXXIII
Fra Angelico da Cortona (Beato Angelico), Madonna dell'Umiltà (1418) - The Hermitage, St. Petersburg



Vergine Madre, figlia del tuo figlio





«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
  tu se' colei che l'umana natura
5  nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
  Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
10    Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
  Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
15  sua disianza vuol volar sanz'ali.
  La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
  In te misericordia, in te pietate,
20  in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
  Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
25  supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.
  E io, che mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
30  ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
perché tu ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.
  Ancor ti priego, regina, che puoi
35  ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.
  Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!».
40  Li occhi da Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati;
  indi a l'etterno lume s'addrizzaro,
nel qual non si dee creder che s'invii
45  per creatura l'occhio tanto chiaro.
  E io ch'al fine di tutt'i disii
appropinquava, sì com'io dovea,
l'ardor del desiderio in me finii.

Divina Commedia - Paradiso XXXIII Canto, Dante Alighieri





Elenco generale delle 'Cartoline dell'anima'

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