Santa Maria,

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venerdì 29 aprile 2016

SANTA CATERINA DA SIENA patrona d'Italia


SANTA CATERINA, DA ANALFABETA A CONSIGLIERA DI PRINCIPI E PAPI


Credit Foto - domenicani.net

Non andò a scuola, imparò da sola a leggere e scrivere anche se preferì dettare i suoi capolavori. A 16 anni entrò nell'ordine domenicano delle "Mantellate" e quando si diffuse la sua fama dava consigli spirituali a nobili, uomini politici ed ecclesiastici, compreso papa Gregorio XI, che invitò a lasciare Avignone e tornare a Roma. Nel 1970 è stata proclamata dottore della Chiesa da Paolo VI.


Semianalfabeta, non va a scuola e non ha maestri privati, i suoi genitori la vogliono dare in sposa già a 12 anni ma lei dice no. Diventerà mistica, consigliera spirituale per potenti e alti dignitari e santa patrona d'Italia e compatrona d'Europa. Grazie all'opera Il Dialogo della Divina Provvidenza (ovvero Libro della Divina Dottrina), un capolavoro della letteratura spirituale, l’eccezionale Epistolario e la raccolta delle Preghiere, Santa Caterina da Siena è stata proclamata Dottore della Chiesa il 4 ottobre 1970 per volere di papa Paolo VI, sette giorni dopo quella di santa Teresa d’ Avila (1515–1582).

Caterina (dal greco: “donna pura”) vive in un momento storico e in una terra, la Toscana, di intraprendente ricchezza spirituale e culturale, la cui scena artistica e letteraria è dominata da figure come Giotto (1267–1337) e Dante (1265–1321).



Nata a Siena, nel 1347, in una famiglia molto numerosa, morì a Roma, nel 1380. All’età di 16 anni, spinta da una visione di san Domenico, entrò nel Terz’Ordine Domenicano, nel ramo femminile detto delle Mantellate. Rimanendo in famiglia, confermò il voto di verginità fatto privatamente quando era ancora un’adolescente, si dedicò alla preghiera, alla penitenza, alle opere di carità, soprattutto a beneficio degli ammalati. Caterina si avvicinò alle letture sacre pur essendo analfabeta: da sola imparò a leggere e anche a scrivere, ma usò comunque e spesso il metodo della dettatura.


IL LINGUAGGIO MISTICO

Le lettere, che la mistica scriveva al Papa in nome di Dio, sono infuocate, documenti di una realtà che impegna cielo e terra. Lo stile cateriniano, sgorga da sé, per necessità interiore. Viene definita «Delicatissima donna, questo gigante della volontà; dolcissima figlia e sorella, questo rude ammonitore di Pontefici e di re; i rimproveri e le minacce che ella osa fulminare sono compenetrati di affetto inesausto» (G. Papàsogli, Caterina da Siena, Fabbri Editori RCS, Milano 2001, p. 201). Usa espressioni tonanti, invitando alla virilità delle scelte e delle azioni, ma sa essere ugualmente tenerissima, come solo uno spirito femminile è in grado di fare.



«Quando la fama della sua santità si diffuse», ha spiegato papa Benedetto XVI nell'udienza a lei dedicata il 24 novembre 2010, «fu protagonista di un’intensa attività di consiglio spirituale nei confronti di ogni categoria di persone: nobili e uomini politici, artisti e gente del popolo, persone consacrate, ecclesiastici, compreso il Papa Gregorio XI che in quel periodo risiedeva ad Avignone e che Caterina esortò energicamente ed efficacemente a fare ritorno a Roma. Viaggiò molto per sollecitare la riforma interiore della Chiesa e per favorire la pace tra gli Stati: anche per questo motivo Giovanni Paolo II la volle dichiarare Compatrona d’Europa: il Vecchio Continente non dimentichi mai le radici cristiane che sono alla base del suo cammino e continui ad attingere dal Vangelo i valori fondamentali che assicurano la giustizia e la concordia».


APPROFONDIMENTO


www.sanfrancescopatronoditalia.it


Santa Caterina da Siena patrona d'Italia


LA VITA

Caterina nasce a Siena il 25.3.1347, dal tintore Jacopo Benincasa e da Lapa di Puccio de' Piacenti. E' la 24ma, gemella, di 25 fratelli e sorelle. All'età di sei anni (1353) ha la prima visione (via del Costone) di Cristo Pontefice, accompagnato dagli apostoli Pietro e Paolo e dall'evangelista Giovanni; è un'esperienza fondamentale per tutta la sua vita, infatti intuisce che deve rivolgere cuore e mente a Dio facendo sempre la Sua volontà. A sette anni fa voto di verginità perpetua; ma la famiglia ostacola la vocazione e la vorrebbe maritare. Le impediscono di avere una camera per sè e la costringono a servire in casa. Un giorno il padre la sorprende in preghiera con una colomba aleggiante sul capo. Decide allora di lasciare libera la giovane di scegliere la propria strada. Dopo anni di preghiere e penitenze, riceve (1363) l'abito domenicano del Terz'ordine (Mantellate, laiche). Nella sua cameretta, molto spoglia, conduce per alcuni anni vita di penitenza.

A venti anni (1367) impara a leggere, riceve l'anello delle mistiche nozze con Gesù, detta le prime lettere, ha inizio la sua attività caritativa: poveri, malati, carcerati, spesso ripagata da ingratitudine e calunnie. Nel 1368 muore il padre. Nel 1370 avviene lo scambio dei cuori tra Caterina e Gesù. Nel 1371 si aggiungono a Caterina i primi discepoli, chiamati per scherno “caterinati”. Nel 1373 Caterina comincia ad indirizzare lettere a personalità di rilievo del mondo politico. Nel maggio del 1374 è a Firenze, dove acquista nuovi amici e discepoli. In questo stesso periodo le è dato come direttore spirituale fra Raimondo da Capua (suo biografo postumo).

Nell'estate si prodiga a Siena per assistere gli appestati. Nell'autunno è a Montepulciano. Nel 1375 viaggia a Pisa ed a Lucca, per dissuadere i capi delle due città dall'aderire alla lega antipapale. Il 1° aprile (in S.Cristina, Pisa) riceve le stimmate (invisibili). Si colloca in quest'anno l'eccezionale vicenda di Niccolò di Toldo, assistito da Caterina fin sul palco dell'esecuzione capitale. Nel 1376, a maggio, parte per Avignone, arrivando il 18 giugno; il 20 vede Gregorio XI, che si decide a partire per l'Italia il 13 settembre, passando da Genova, dove Caterina lo convince di nuovo a proseguire il viaggio per Roma (dove arriva il 17.1.1377).

Tornata a Siena, Caterina fonda il monastero di S.Maria degli Angeli, nel castello di Belcaro. In estate si reca in Val d'Orcia per pacificare due rami rivali dei Salimbeni e qui riceve quella straordinaria illuminazione sulla Verità che sta alla base del Dialogo; impara anche a scrivere. Nel 1378, su incarico del Papa, va a Firenze per trattare la pace (ottenuta il 18 luglio). Frattanto Gregorio XI è morto (27 marzo) e gli succede Urbano VI (8 aprile), osteggiato nel collegio dei cardinali che (20 settembre) eleggono Clemente VII (Roberto di Ginevra): è l'inizio dello scisma d'occidente. Caterina, chiamata a Roma da Urbano VI (28 novembre), nel concistoro incoraggia fervorosamente il Pontefice ed i cardinali rimasti fedeli. Nel 1379 è intensa l'attività epistolare per dimostrare a prìncipi, uomini politici ed ecclesiastici, la legittimità dell'elezione di Urbano VI.

Caterina si consuma nel dolore per la Chiesa divisa: se ne trova un'eco nelle Orazioni che i discepoli colsero dalle sua labbra. La rivolta dei romani (1380) contro Urbano VI è per Caterina nuovo motivo di sofferenza. Quasi allo strenuo delle sue forze riesce ancora, sotto l'impeto della volontà, ad andare ogni mattina a S.Pietro e trascorrervi l'intera giornata in preghiera. Ma dalla metà di febbraio è immobilizzata a letto. Muore il 29 aprile 1380 sul mezzogiorno (da circa un mese ha compiuto 33 anni). E' sepolta in S. Maria sopra Minerva. Successivamente Raimondo da Capua soddisferà il desiderio dei senesi portando a Siena il capo della Santa, tuttora in San Domenico.

Il corpo, dal 1855, si trova sotto l'altare maggiore della Basilica minerviana a Roma. Nel 1461 (29 giugno) Pio II (Enea Silvio Piccolomini, senese e già vescovo di Siena) proclama Caterina santa (festa: prima domenica di maggio; successivamente 30 aprile, ed oggi il 29 aprile, giorno del transito). Nel 1866 (8 marzo) Pio IX proclama Caterina compatrona di Roma. Nel 1939 (18 giugno) Caterina da Siena e S.Francesco d'Assisi sono proclamati da Pio XII patroni primari d'Italia. Nel 1970 (4 ottobre) Paolo VI riconosce a Caterina il titolo di Dottore della Chiesa Universale. Il 1.10.1999 Giovanni Paolo II proclama Caterina compatrona d'Europa.

(fonte:www.caterinati.org)

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