Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.
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mercoledì 11 aprile 2018

Due prigionieri, in due celle vicine, che comunicano con colpi battuti nel muro. Il muro è ciò che li separa ma anche quel che permette loro di comunicare. Così tra Dio e noi. Ogni separazione è un legame «L’ombra e la grazia» Simone Weil



L’INCREDIBILE TENEREZZA🌾

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Due prigionieri, in due celle vicine,
che comunicano con colpi battuti nel muro.
Il muro è ciò che li separa
ma anche quel che permette loro di comunicare.
Così tra Dio e noi.
Ogni separazione è un legame
«L’ombra e la grazia»
Simone Weil
Recensione a cura di Alessandra Amato *
– Due prigionieri, in due celle vicine,
che comunicano con colpi battuti nel muro.
Il muro è ciò che li separa
ma anche quel che permette loro di comunicare.
Così tra Dio e noi.
Ogni separazione è un legame –
Simone Weil
borgna-weil
con un po di musica…

Gianmaria Testa – Avrei voluto baciarti

Gianmaria Testa, DENTRO LA TASCA DI UN QUALUNQUE MATTINO

domenica 4 febbraio 2018

don Gigi a Soul

 per chi se lo fosse perso

#SOUL - Don Gigi Verdi ospite di Monica Mondo

Don Gigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena, una pieve antica nel verde del Casentino, in Toscana, terra antica e sacra, mèta di pellegrinaggi e romitaggi a un tempo; ristrutturata e trasformata in un luogo di bellezza e accoglienza, vi accorrono in tanti, soprattutto giovani, per ascoltare le sue catechesi. Don Gigi sa ascoltare, ha trasformato una vita difficile e tormentata in orazione e contemplazione: sa il valore del silenzio, della natura, il valore di incontri che non giudicano, e per questo riescono commuovere e far rinascere.

Su Tv 2000 ospite don Luigi Verdi

Soul” Un faccia a faccia aperto, stimolante, profondo con don Gigi della Fraternità di Romena 

(Andato in onda su Tv 2000, canale 28 del digitale terrestre, domenica 4 febbraio)

Da “SOUL” TV 2000 
Domenica don Gigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena, una pieve antica nel verde del Casentino, in Toscana, terra antica e sacra, mèta di pellegrinaggi e romitaggi a un tempo; ristrutturata e trasformata in un luogo di bellezza e accoglienza, vi accorrono in tanti, soprattutto giovani, per ascoltare le sue catechesi. Don Gigi sa ascoltare, ha trasformato una vita difficile e tormentata in orazione e contemplazione:  sa il valore del silenzio, della natura, il valore di incontri che non giudicano, e per questo riescono  commuovere e far rinascere.
Gianmaria Testa, DENTRO LA TASCA DI UN QUALUNQUE MATTINO

Gianmaria Testa a Romena
L'inizio del concerto di Gianmaria testa alla Pieve di Romena il 21 settembre 2011 nell'ambito dell'incontro"Una fede nuda".
 Il concerto viene introdotto dalla presentazione di don Luigi Verdi,
 responsabile della Fraternità di Romena.


corsoFasser9-11.02.jpg

Vivere con occhi risorti "per liberarsi e liberare"


corsoWolfmarzo01
Un corso meraviglioso, a detta dei tanti partecipanti, quello che Wolfang ha donato a Romena nel week end 9-11 febbraio scorso. Semplicemente vivere per liberarsi e liberare, per darsi da fare, in un sogno più grande che ha solo bisogno di piedi per terra e tanta gratitudine.Wolfgang ci ha donato inoltre la bellezza di una sapienza di vita condivisa nelle sorprendenti risposte alle tante domande sorte tra i partecipanti. Ecco ora a voi del nostro sito la registrazione di questo bellissimo corso.

giovedì 31 marzo 2016

Gianmaria Testa, un poeta che cantava

La poesia e lo spirito

Potrà questa bellezza rovesciare il mondo?

Gianmaria Testa, un poeta che cantava


testa FOTO
di Guido Michelone
Ci volevano i francesi, circa vent’anni fa, per scoprire il talento di un nuovo protagonista della canzone d’autore italiana, non più giovanissimo: Gianmaria Testa, cuneese di Cavallermaggiore (dove nasce il 17 ottobre 1958 da una famiglia contadina), vive nel tipico borgo collinare tra Savigliano e Racconigi, ma muore ad Alba, ormai sua città adottiva, il 30 marzo 2016, dopo una dolorosa malattia.
Cantante, compositore, chitarrista, scrittore di poesie, fiabe, racconti, Testa registra il suo primo album, Mongolfières, nel 1995, nell’Hexagone, ad Amiens, con una prestigiosa etichetta d’Oltralpe come Label Bleu, per merito della produttrice Nicole Courtois; assieme a lui, a condividere la direzione artistica, a curare gli arrangiamenti e a suonare sassofoni e clarinetti c’è il giovane Piero Ponzo, a sua volta conteso dai Treliu (gruppo folk) e da Carlo Actis Dato (free jazz). Sono, del resto, proprio il folk e il jazz le chiavi di lettura per capire l’assoluta genialità del Testa folk-singer e story-teller.
Le tredici canzoni di Mongolfières, tutte in italiano, nella miglior tradizione autoctona, ricevono unanimi, positivi consensi dal giornalismo musicale parigino, mentre da noi qualcuno snobisticamente tira fuori i nomi di Paolo Conte, Ivano Fossati, Luigi Tenco, persino Fabrizio De André, quasi a voler rimarcare un déjà vu inesistente, fino a dimostrare superficialità e pressapochismo nell’ascolto di Testa, poiché Gianmaria è tutto fuorché un clone di questo o quel cantautore rinomato.
Il ‘’cantastorie’ piemontese e cosmopolita, glocal e universale al tempo stesso, è infatti unico e singolarissimo fin dall’esordio e resta ancora precipuamente ‘alla Gianmaria Testa’, dopo altri otto dischi: Extra-Muros(1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre latitudini (2003),Da questa parte del mare (2006), Solo dal vivo (2009), Vitamia (2011),Men At Work (2013), quattro dvd e migliaia di concerti in tutto il mondo.
Certo, come ogni cantautore, nessuno crea ex novo, e anche per Testa non è difficile individuare i modelli prediletti: le influenze, ancora una volta, come nella tradizione dei cantautori più sofferti, delicati, intimi, profondi e narrativi, sono francesi più che italiane, quasi a riaffermare una certa priorità, nel gusto e nei richiami, ai vari George Brassens, Jacques Brel, George Moustaki, Leo Ferré.
Tuttavia, alle radici della poetica di Testa, risulta evidente il legame con il territorio, nel senso di terra e di territorialità: sul piano musicale accetta le regole della forma-canzone, in chiave modernamente cantautoriale, aprendo ad esempio ai ritmi e alle armonie delle sonorità afroamericane novecentesche, ma guardando parimenti alla lezione dei menestrelli urbani statunitensi e magari, indirettamente, alle culture occitaniche facenti parti della cosiddetta Pruvincia Granda, il Cuneese: autentica subregione di confine, che lambisce Francia, Liguria, Monferrato, Astigiano, Torinese, Alessandrino.
E parlando di Cuneese, come non dimenticare le Langhe con la letteratura di Beppe Fenoglio e di Cesare Pavese? A volte in Testa sembrano evocati personaggi, figure, località, scorci paesaggistici, che transitano anche dalle pagine di questi grandi romanzieri. Ma il tema del viaggio, che resta una costante del cantautore, è anche frutto di un’altra peculiarità dell’uomo e dell’artista: per lunghi anni Testa lavora quale capostazione e, nella memoria collettiva, i treni, i binari, le ferrovie, le sale d’attesa permangono quali moderni archetipi a rimarcare la suggestione dell’abbandono, della lontananza, della via di fuga, di arrivi e partenze che si rinnovano e si ripetono nelle storie di ciascun essere.
E ora un nuovo viaggio attende Gianmaria Testa: un viaggio da solo, a tu per tu con il Trascendente, a sentire un poeta che cantava.
lapoesiaelospirito.wordpress.com

lunedì 19 ottobre 2015

sera...


la sera

"La sera, come tutte le sere, venne la sera. Non c’è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia nessuno.
Succede e basta.
Non importa che razza di giorno arriva a spegnere. Magari è stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne."


Alessandro Baricco
Pubblicato da Web sul blog: 
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A SERA

In questa sera placida,
seduto sotto gli alberi grandi e vecchi d'anni,
il mio pensiero corre a Te o compagna
 di tante ore serene e spensierate.

Oh, possa il tempo mai mutar l'affetto
che il cuore mio ti porta!
poiché se grave
talvolta è il peso degli affanni umani,
già mi sembra più lieve
se diviso con te.

E se pure un giorno,
per altra via dovrai volgere i passi,
una parte di me verrà con te 
sempre , dovunque andrai...

Alta nel cielo, su sopra il mio capo,
viva si è accesa già la prima stella,
ch'ella ti porti il mio saluto
e possa, col suo raggio gentile,
dirti le cose ch'io non ti so dire.

Poesia di "Marcello Davide B.

immagini dal web.




Nomadi - ricordarti.....
Tutti abbiamo un'angelo che dall'altro continuerà a proteggerci...!

La sera ... .malinconica di “Marcello” Davide B. 

Ciao Davide ...ciao Marcello