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Gianfranco Ravasi "Beatitudine“
19 Aprile 2018
Riprese di Franco Mariani.
Incontro di spiritualità a Firenze con il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente Pontificio Consiglio della cultura su Beatitudine: “Sperimentiamo la felicità solo quando siamo poveri nello spirito”.
Incontro promosso dall'Ufficio catechistico dell’Arcidiocesi di Firenze nell’ambito del consueto annuale ciclo per sacerdoti e laici che quest'anno hanno avuto come tema il discorso che Papa Francesco ha tenuto nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore nel 2015 in occasione del quinto Convegno Ecclesiale che aveva come titolo "In Cristo il nuovo umanesimo".
“Quale spiritualità per la Chiesa italiana secondo Papa Francesco?” si chiede dunque l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, con la Comunità a lui affidata con questo ciclo di incontri iniziati ad ottobre 2017 e che si concluderanno a maggio prossimo.
Riprese di Franco Mariani.
Preferisco il paradiso:
Maria e Marta
"Una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: «Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù, rispondendo, le disse: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». E' un passo noto del Vangelo di San Luca (10,38-42) che mi fa meditare. Sono convinto che anche Maria cucinasse e servisse, ma aveva capito chi era Gesù. Quando Gesù torna da loro perché Lazzaro era morto, Marta è la prima che va incontro a Gesù e gli risponde correttamente sulla fede nella risurrezione dei morti, ma Gesù scoppia in pianto solo quando vede piangere Maria: un altro segno della sintonia fra Gesù e Maria. Racconta infine San Giovanni (12,1-3): "Gesù, sei giorni prima della Pasqua, si recò a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero un convito; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli". La differenza fra Marta e Maria non sta nella maggiore attitudine di Marta al lavoro ma nella sensibilità di Maria che capisce che "una sola cosa è necessaria". Non basta che io faccia cose buone. Devo dedicare a Gesù l'amore e l'attenzione che merita. A Marta il rimprovero di Gesù ha fatto bene.
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