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martedì 12 dicembre 2017

I linguaggi del divino & Sinfonie di umanità


I linguaggi del divino 5 Dicembre 2017 Padre Marko Ivan Rupnik






HUmanitas

Sinfonie di umanità
Torna in libreria Fratel MichaelDavide, con un’originale proposta di cammino spirituale costruito a mo’ di parabola musicale.Fratel MichaelDavide è una delle voci più interessanti della spiritualità contemporanea. Monaco dal 1983, è benedettino della Koinonia de la Visitation a Rhêmes-Notre-Dame, in Valle d’Aosta. Dopo i primi anni di formazione monastica, ha conseguito il dottorato in Teologia Spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Coniugando la sua esperienza monastica con l’ascolto delle tematiche che turbano e appassionano il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo, collabora con alcune riviste, tiene conferenze e accompagna ritiri (cfr. http://www.lavisitation.it).Autore di diversi testi, con Paoline ha pubblicato: Etty Hillesum. Umanità radicata in Dio (2013); Saliamo a Gerusalemme. Itinerario quaresimale quotidiano(2014); Andiamo a Betlemme! Itinerario quotidiano per l’Avvento(2014); Venite e guarite. I « dieci gesti » di Gesù per una nuova umanità (2015).Torna ora in libreria con il libro Sinfonie di umanità, un intenso cammino spirituale costruito come fosse una parabola musicale. La sfida è chiara: lavorare su stessi per aprirsi al grido di umanità che si innalza da tanti fratelli e sorelle e dallo stesso Spirito e per divenire capaci di scelte quotidiane che siano pienamente umane. Scrive fratel MichaelDavide nel preludio al libro: “Il processo di umanizzazione, che ciascuno di noi è chiamato a onorare con lo stile proprio di una vita riconoscibile come affidabile, si gioca a due livelli: quello dell’intimità della propria coscienza e quello della relazione con gli altri, dove più esigente è l’esercizio della libertà. Per questo dobbiamo pure dare la parola al credente che cerca in noi le vie e i modi di una fedeltà creativa”.L’autore focalizza cinque ambiti specifici (i cinque righi del pentagramma: la coscienza, l’ascolto, la libertà, la gentilezza, il discernimento), perché questi saranno poi il fondamento sul potranno essere scritte-vissute, in modo personale e situato, le note di umanità, quegli atteggiamenti cioè da vivere (la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la mite fortezza, la temperanza), con coraggio e umiltà. Perché, come suggerisce fratel MichaelDavide: “Non basta essere nati nel genere umano per essere capaci di umanità. Umani si diventa, ma non lo saremo mai troppo”.

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