Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

lunedì 24 agosto 2015

Quando dico abbondanza, abbondanza sia!


Giorgio Bonati
Quando dico abbondanza, abbondanza sia! 
E così eccoti l'ultimo regalo, spero. Le parole che qualcuno ha ascoltato a messa, quelle che ho cercato di dire oggi e dirò fra poco nella eucarestia serale. Per riflettere ancora un pò...
Ma cos’è così difficile da accogliere delle parole di Gesù? 
E’ un mese che leggiamo il capitolo di Gv sul pane: a noi è tutto così chiaro oggi, ma se mi metto nei panni di uno di quelli che seguiva Gesù, quando dice di essere lui il pane di tutti i giorni, capisco che non è comprensibile che un uomo mi dica così; quando dice che la sua carne è il cibo di cui abbiamo bisogno, cioè che dobbiamo mangiare la sua carne, questo scandalizza: in effetti pensare di avere un Dio da mangiare…è strano!!!!
Ricapitolando: Gesù sta dicendo che Dio è sceso dal cielo e si è fatto come noi, nostro compagno di vita, di cammino, ora e in ogni istante...e sogna di diventare un pezzo di pane sulla nostra tavola quotidiana: tu ci credi?
Forse è più comodo avere un Dio in cielo da pregare, da adorare, al quale chiedere cose…ma che non scenda troppo nelle nostre cose, che non si sporchi le mani, che non centri troppo con le cose di tutti i nostri giorni…e forse noi l’abbiamo ricacciato volentieri lassù…
Ecco perché questo Papa ‘disturba’: parla di Dio come di qualcuno che ha a che fare con ogni scelta di questa vita, come di una presenza naturale, quotidiana…e lui stesso vive di gesti semplici, veri…
Ma ciò che mi meraviglia ancor più oggi è quella domanda: VOLETE ANDARVENE? Gesù capisce che c’è aria di crisi, ma rilancia con una domanda che fa appello alla LIBERTA’: siete liberi, per cui scegliete! Gesù è un vero maestro perché ha un solo desiderio: che il discepolo diventi autonomo, non schiavo!
Capite la diversità di un Dio che si impone da uno che ti fa scegliere?
Io ogni volta che devo fare una cosa senza averla scelta, non la faccio al meglio, ma quando mi sento libero di scegliere e finalmente dico si, ci credo, tutto cambia: il coinvolgimento è diverso, perché so che quella cosa, che sia buona o meno, è una cosa mia, l’ho scelta e dunque ne divento responsabile!
RESPONSABILE: mi torna alla mente il piccolo principe con la volpe: se scegli di essere amico di qualcuno, ne diventi responsabile per sempre. E che bello Gesù che l’ultimo giorno della sua vita mi chiama AMICO, non servo, ma amico: diventa responsabile per sempre di me, e se lo scelgo anch’io come amico, altrettanto!
Ecco l’invito più bello di oggi: Gesù non ti dice quello che devi fare, ma ti chiede di guardar dentro e di chiederti che desideri davvero. Non esiste più la religione degli obblighi, ma quella del cuore, della libertà, delle scelte, della responsabilità.
Amo questa storia di De Mello che racconta in modo diverso la parabola del figliol prodigo/padre buono; quel padre lasciò libero il figlio di fare la sua strada, di andare incontro quasi alla morte, pur di non costringerlo:
Una pecora scoprì un buco nel recinto e scivolò fuori. Era così felice di andarsene.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere inseguita da un lupo. Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla.
Finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile. 
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto. 
Siamo liberi, davvero, e se qualcuno ti dice il contrario, non crederci più…
Mi piace PIETRO che balbetta come un bambino: DA CHI ANDREMO? Non è un buon inizio: sembra dire che non c’è molto altro in giro, che ormai è li e non ha voglia di cercare altro…
Ma poi le sue parole diventano invece preziose: TU SOLO: tu sei la cosa migliore che ho trovato nella vita, solo tu hai qualcosa di unico da darmi
HAI PAROLE: Dio parla, non è muto, e la sua parola crea, perché ogni volta che Gesù dice qualcosa questo cambia la realtà: 
DI VITA: queste parole portano nuova vita: rialza, guarisce, risuscita, apre strade nuove. Parole che danno vita al CUORE, perché lo accarezzano, alla MENTE, dicendo la verità, allo SPIRITO, ricordandoci che Dio è dentro di noi, al CORPO, facendoci respirare aria nuova e pulita
ETERNA: quello che Gesù dice merita di non morire, e regala eternità a tutto ciò che di più bello portiamo nel cuore
Forse una domanda è prezioso portarci via: le mie parole creano vita o la disperdono, aprono strade o le chiudono, aiutano chi ci è vicino a rialzarsi o ad affossare…..

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