Un sasso può restare per secoli immerso nell’acqua del torrente senza assorbire una sola goccia d’acqua. I popoli si possono accalcare per milioni di anni attorno a Dio, attraverso le più svariate forme di religiosità, senza assorbire e trasmettere una sola goccia della sua potenza e del suo amore.
Un piccolo singolo cuore può assorbire in un istante più energia, sapienza, amore divini da Dio che un intero popolo lungo una storia di millenni. Solo ciò che unisce permette la trasmissione dell’energia divina. Quando c’è divisione, non c’è solo divisione; non c’è soprattutto trasmissione di energia divina. La competizione divide in gabbie sociali, chi ha di più e chi ha di meno, chi è primo e chi è ultimo. La vanità, assoldando consenso d’immagine, crea opinioni e separa con le mode. Il successo assembla applausi e separa in appartenenze edonistiche e di classe. Il potere politico ordina dipendenza e costituisce sudditanza, partizionando le genti in partiti e ideologie. La famiglia poi determina i legami e i cordoni ombelicali più potenti e crea le divisioni più profonde e primordiali all’origine di tutte le altre divisioni. Tutto ciò che separa è terribile e mortale, perché impedisce la circolazione dell’amore, dell’energia stessa di Dio. Un gruppo di famiglie si unisce in tribù, ma si separa dalle altre tribù, un paese si unisce ad altri paesi per fare una città e si separa dalle altre città, così per le nazioni racchiuse nei confini di stato. La patria, la bandiera, la squadra sportiva, il partito, la classe sociale, tutti si uniscono per essere uniti alla propria appartenenza e si separano così da tutti gli altri. Così un figlio stravede per il padre e maledice il suo vicino di casa, una madre è in totale ansia amorosa per suo figlio e nella più cosmica indifferenza per tutti gli altri giovani del suo quartiere. Un governo, per garantire la propria sicurezza nazionale, arriva a ingaggiare una guerra assolutamente distruttiva per un altro popolo. Gli aguzzini nei campi di concentramento e nelle prigioni torturano tutto il giorno, senza fare una piega, uomini, donne e bambini, e poi alla sera quando tornano a casa accarezzano i loro figli e amano le loro mogli.
Tra migliaia di persone accalcate attorno a Gesù e perfettamente isolate tra loro e separate da Gesù, quel giorno una sola, una sola donna l’ha toccato con amore, si è unita a lui con amore, senza paura, senza separazione alcuna e allora e solo allora l’energia divina che tutto può sanare è stata sviscerata e trasmessa.
By Jimmi
PROMEMORIA
SAN FILIPPO NERI
Il Santo della Gioia
Storia di San Filippo Neri
Padri Filippini di Vicenza
P. Roberto Gennaro - PrepositoP. Paolo ZanutelP. Claudio PegoraroP. CasimiroP. Mark WilliamsCh. Massimo Zulian
Congregazione dell’Oratorio S. FILIPPO NERI
Stradella dei Filippini 2 - Vicenza Tel. 0444544339 – 0444326933
www.padrifilippinivicenza.it
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