Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

venerdì 11 luglio 2014

Alcuni commenti al Vangelo della 15ma domenica del T.O./ A (aggiornamento)


Vangelo Mt 13,1-23 (Forma breve Mt 13,1-9)

Il seminatore uscì a seminare.

Dal vangelo secondo Matteo 
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

XV Domenica del T. O. Commento di don Fabio Rosini

                                            
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Omelia della XV Domenica T.O. – 13 luglio 2014


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Mettiamo in rete l’omelia di una delle ns. Parrocchie, della  XV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 13 luglio 2014:



di don Giovanni Nicolini
alla Parrocchia della Dozza,




13 luglio 2014 - Lo stoppino di una candela

La parabola è come lo stoppino di una candela: costa pochi spiccioli, eppure, per quanto fioca sia la sua luce, può far scoprire un tesoro. Così scrivevano i rabbini contemporanei di Gesù. E Gesù ha preso molto a cuore questo detto, facendo della parabola uno dei suoi mezzi comunicativi più efficaci. La parabola prende delle immagini comuni, conosciute: esempi tratti dalla vita quotidiana, dal lavoro contadino, da eventi condivisi, e fornisce una chiave di interpretazione e di lettura della realtà, senza forzare, senza costringere, lasciando intatta la libertà di chi ascolta. Rispettoso dell’uomo, Dio propone, indica, allude, senza mettere alle corde, senza costringere. Che stile! Le prime comunità hanno fatto tesoro di questo metodo, a volte riportando le parole di Gesù con qualche sfumatura, ampliandole, attualizzandole, così come, in teoria, accade ogni domenica nella nostra parrocchie. Da dove viene il male? Quest’anno ricordiamo i 100 anni dell’inizio della prima guerra mondiale. Dalle mie parti in ogni piazza di paese campeggia un monumento ai caduti. Leggendo l’elenco e l’età degli uccisi si resta basiti: un’intera generazione è morta per difendere quelli che la retorica nazionalista definiva i confini della Patria. Cito sempre un dato che misura la follia di quegli eventi: l’armistizio venne firmato l’11 novembre alle cinque del mattino. La guerra era finita. Ma la fine dei combattimenti venne fissata per le 11 del mattino. In quelle ore inutili, invece di ...


Commento al vangelo del 13 luglio 2014

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Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».


Omelia della XV Domenica T.O. – 13 luglio 2014

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