Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

giovedì 3 settembre 2015

Messaggio, 25. agosto 2015 medjugorje / La lectio quotidiana ... Mt 18,5-9

 
MARIA CI AMA E CI VUOLE SALVI



Messaggi 25 Agosto e  del 2 Settembre 2015 a Mirjana - Međugorje
" Cari figli, cari Miei apostoli dell’Amore, Miei portatori della Verità, Vi invito di nuovo e Vi raduno intorno a Me, affinché Mi aiutiate, affinché aiutiate tutti i miei figli assetati dell’Amore e della Verità, assetati diMio Figlio. Io sono la Grazia, mandatavi dal Padre Celeste, per aiutarvi a vivere la Parola di Mio Figlio. Amatevi gli uni gli altri. Ho vissuto la vostra vita terrena e so che spesso non è facile, però se amerete gli uni gli altri, pregerete con il cuore, giungerete alla perfezione spirituale e vi si aprirà la porta del Paradiso. Lì Io Vi attendo, vostra Madre. Perché Io ci sono. Siate fedeli a Mio Figlio e insegnate agli altri la fedeltà. Sono con voi, Vi aiuterò. Vi insegnerò la Fede affinché sappiate nel modo giusto trasmetterla agli altri. Vi insegnerò la Verità per saper discernere. Vi insegnerò lAamore per poter riconoscere il Vero Amore. Figli Mei, Mio Figlio farà in modo di parlare attraverso le vostre parole e le vostre opere. Vi ringrazio."





http://www.medjugorje.hr/it/
Messaggio, 25. agosto 2015



"Cari figli! Anche oggi vi invito: siate preghiera. La preghiera sia per voi le ali per l’incontro con Dio. Il mondo si trova in un momento di prova, perché ha dimenticato e abbandonato Dio. Per questo, figlioli, siate quelli che cercano e amano Dio al di sopra di tutto. Io sono con voi e vi guido a mio Figlio, ma voi dovete dire il vostro “SI” nella libertà dei figli di Dio. Intercedo per voi e vi amo, figlioli, con amore infinito. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
 
Il coraggio di guardare il

FAMIGLIE DELLA VISITAZIONE
La lectio quotidiana
 
Giovedì 3 settembre 2015

Matteo 18,5-9





Matteo 18,5-9


 
6 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo!

8 Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.





 Giovanni sul Lago di Tiberiade 2006
Giovanni sul Lago di Tiberiade 2006


La ripresa oggi del ver.5 è preziosa per introdurci nel tema delicato dello scandalo. Ascoltavamo ieri che chi accoglie un bambino nel nome di Gesù, accoglie Gesù! Accogliere Gesù nel suo nome vuol dire accogliere la realtà profonda della sua persona, e a questo proposito possiamo ricordare la sua severa reazione a Pietro che in Mt.16, 23 lo scandalizzava opponendosi al cammino di piccolezza che portava il Signore verso la sua Croce.
Lo "scandalo" è stato travolto rispetto al suo significato profondo! Il termine quasi sempre è sulle labbra di chi si fa "grande" per accusare, e si perde il senso profondo del termine come aggressione e violenza verso la piccolezza!
Nel nostro testo è per questo molto importane cogliere che Gesù passa dal "bambino" del ver.5 al termine "piccoli" al ver.6: " uno solo di
questi piccoli che credono in me"! Qui chiaramente il significato si amplia e indica in questi "piccoli" ogni discepolo del Signore, e forse, ancora più ampiamente ogni persona che porti qualche povertà. Quindi, anche un peccatore.
Mi pare che i vers.7-9 siano da ricevere in questo senso! In Gesù Dio si fa piccolo per soccorrere e salvare ogni umana povertà! Gesù è venuto non a condannare ma a salvare! E' scandalo aggredire il peccatore che Gesù è venuto a salvare con il suo sacrificio di amore!
Per questo Egli ci comanda di essere molto severi con noi stessi per il pericolo di pensare, di vedere e di agire in modo opposto al nostro caro Signore che è tra noi per avvolgere tutti nella sua misericordia.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

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