Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

sabato 29 dicembre 2012

Auguri a tutte le famiglie Madrid, 30 dicembre "Il futuro dell'umanità è nelle mani della famiglia"



Non importano le comodità esteriori:
Gesù è nato in una stalla e come prima culla ha avuto una mangiatoia,
ma l’amore di Maria e di Giuseppe
gli ha fatto sentire la tenerezza e la bellezza di essere amato.
Di questo hanno bisogno i bambini: dell’amore del padre e della madre.
E’ questo che dà loro sicurezza e che, nella crescita, permette la scoperta del senso della vita.
(Benedetto XVI - Angelus  26 dicembre 2011)
 
Raffaello Sanzio, Sacra Famiglia con l'agnello, realizzato con tecnica ad olio su tavola nel 1507 , misura 29 x 21 cm. ed è custodito nel Museo del Prado a  Madrid
Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità,
promuovendoli sempre.
 Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano,
per poterli superare.
 Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente
che favorisca il suo sviluppo.
E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi,
spesso tentata dallo sconforto e angosciata
per le accresciute difficoltà,
ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia,
nella missione che Dio le ha affidato.
«Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota!
Bisogna che seguano Cristo!»
(Giovanni Paolo PP. II, - Familiaris Consortio)

Il futuro dell'umanità è nelle mani della famiglia



Si conclude in bellezza questo intenso 2012: nella bellezza che solo una famiglia cristiana può trasmettere con il suo amore e la sua unità.
Come ogni anno, infatti, la Spagna è pronta ad accogliere domani, domenica 30 dicembre, le numerose famiglie venute da tutta Europa per celebrare la Festa della Sacra Famiglia di Nazareth nella Plaza de Colón di Madrid.
Dopo l’incontro del 2009 sul tema Il futuro dell’Europa passa per la famiglia e quello dello scorso anno dal titolo Grazie alla famiglia cristiana siamo nati noi giovani, che hanno visto la partecipazione di più di 700.000 persone, l’edizione 2012 lancia un messaggio ben preciso: La famiglia cristiana è la speranza di oggi.
Questa frase di Benedetto XVI sarà infatti il tema della giornata di domani, su cui Cardinali, Vescovi, rappresentanti di realtà ecclesiali e giovani si soffermeranno per  gridare con gioia al mondo che l’istituzione familiare è conseguenza della fede in Dio.
Secondo il programma, darà il via alla Festa la preghiera dell’Angelus con il Papa attraverso il collegamento con Roma. Seguirà la Santa Messa presieduta dal cardinale Antonio Rouco Varela, presidente della Conferenza episcopale spagnola. Previste, inoltre, le testimonianze di mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, e di Kiko Arguello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale.
Proprio il Cammino Neocatecumenale - fervida realtà della Chiesa nata in Spagna dopo il Vaticano II - offrirà domani il suo personale contributo, prima della celebrazione eucaristica, con l’esibizione della sua Orchestra nei due movimenti della Sinfonia composta da Kiko: El sufrimiento del los Inocentes - La sofferenza degli innocenti.
Saranno eseguiti, quindi, Espada, rappresentazione musicale del dolore della Vergine Maria ai piedi della Croce, e Resurrexit, esplosione sinfonica della gioia di Cristo Risorto. Una scelta non casuale quella dei due brani musicali: “con la presenza di questi pezzi della Sinfonia si prosegue la tradizione artistica del cristianesimo orientale”, ha spiegato Kiko Argüello al quotidiano spagnolo La Ràzon, che “nelle icone associa sempre la Natività alla Passione e Risurrezione”, quali momenti che celebrano entrambi “il passaggio di Dio alla vita”.
L’iniziatore dell’itinerario Neocatecumenale poi, annuncerà il "kerygma", la “buona notizia dell'amore di Gesù Cristo morto e risorto per la salvezza degli uomini”, per aiutare le famiglie presenti e incoraggiarle a realizzare concretamente le parole del Vangelo.
È da ieri, inoltre, che si sta svolgendo un’Adorazione Eucaristica per la Famiglia e la Vita nei Jardines del Descubrimiento, dove sono stati sistemati anche dei confessionali per far vivere il Sacramento della Riconciliazione. L’arcidiocesi di Madrid ha avviato poi la “Missione-Madrid”, per preparare la missione della Nuova Evangelizzazione partendo proprio dalla famiglia. 
Intervistato dalla tv cattolica Cope sul senso di questo incontro, il cardinale Rouco Varela ha dichiarato: “La famiglia cristiana è fraintesa e maltrattata. Nelle circostanze storiche in cui ci troviamo, la famiglia non è capita, e pertanto non è facile vivere in essa tutta la bellezza che le è propria naturalmente”.
“Quando c'è ostilità nei confronti della famiglia – ha aggiunto il porporato - non solo la si fraintende, ma la si maltratta; quindi la necessità di affermare la sua fede e il suo contenuto di realtà naturale e soprannaturale, diventa un postulato primario e fondamentale nella missione evangelizzatrice della Chiesa”. I fedeli e le famiglie presenti domani a Plaza de Colón, dunque, secondo l’arcivescovo, saranno una dimostrazione che “siamo di fronte ad una emergenza familiare e di fede, del bene comune e della speranza".
Un’emergenza che ha radici profonde e che rappresenta una vera e propria minaccia, come ha affermato Benedetto XVI nel suo recente saluto alla Curia romana ricordato da mons. Paglia in un’intervista a La Ràzon.
“Il Papa – ha detto il presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia - nel suo discorso, ha messo in evidenza la stretta relazione tra l'uomo e la difesa della famiglia. […] La radice della crisi della famiglia affonda nella stessa tentazione di Adamo: il desiderio di essere autosufficiente, di fare a meno di Dio, di credere che la propria realizzazione avviene liberandosi da tutti i legami, con Dio e con altri. Ma non so se siamo veramente più liberi”.
“Quello che sappiamo – ha quindi proseguito - è che siamo certamente più soli e che ci troviamo di fronte alla vertigine dell’individualismo, che distrugge tutto. Bisogna ripartire dalla Bibbia, dalle parole che pronunciò Dio stesso: Non è bene che l'uomo sia solo”.
Ha concluso mons. Paglia: “L'adempimento della felicità è ‘essere famiglia’. Tutti abbiamo bisogno di essere felici e tutti, quindi, siamo chiamati a difendere questo ‘tesoro dell'umanità’ che è la famiglia”. (S. Cernuzio)
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Riporto di seguito dal periodico spagnolo "La Razon".


El domingo, antes de la Misa de las Familias, la Orquesta Sinfónica del Camino Neocatecumenal interpretará dos movimientos de la sinfonía «El sufrimiento de los inocentes» compuesta por Kiko Argüello, el iniciador de este itinerario de formación cristiana.
 
La pieza «La Espada» lleva al oyente a la escena de dolor de la Virgen María al pie de la Cruz, atravesada por la «espada» del sufrimiento. La otra pieza, «Resurrexit», es una explosión de júbilo, que anuncia la resurrección de Jesucristo. Kiko Argüello explica a LA RAZÓN que así sigue la tradición artística del cristianismo oriental que en los iconos relaciona la Natividad con la Pasión y la Resurrección. «En las dos fiestas decimos "felices pascuas" porque ambas celebran el paso de Dios en la vida», explica Kiko Argüello.
 
El iniciador del Camino recuerda que son muchos los elementos que unen la Navidad y la Pascua de Resurrección. «Pensemos cómo Cristo fue abandonado y rechazado cuando aún no había ni nacido, porque no dejaban alojarse a la Sagrada Familia, y por eso Cristo nace, rechazado, en un humilde portal. Cristo también morirá abandonado y rechazado en la Cruz. Esta relación es lo que queremos expresar con la presencia de estas piezas musicales en la Fiesta de la Sagrada Familia». 

Antes de la Eucaristía de mañana, Kiko Argüello predicará durante media hora el «kerigma», la palabra griega para designar el anuncio del amor de Jesucristo «que por salvar a los hombres ha muerto y ha resucitado», una exhortación intensa a vivir la Buena Noticia. 

Recientemente ha publicado «El kerigma, en las barracas con los pobres» (Editorial BuenasLetras), en el que desarrolla esta experiencia de predicación.

Madrid, 30 dicembre: tutti alla "Fiesta" della famiglia!

El cardenal Rouco confesará a las familias en los Jardines del Descubrimiento

“La famiglia cristiana è fraintesa e maltrattata” ha denunciato il Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, il Card. Antonio Maria Rouco Varela, parlando alla tv cattolica COPE, in occasione della manifestazione che si terrà domenica prossima, 30 dicembre, festa della Santa Faniglia, a Plaza de Colón a Madrid, in difesa della famiglia cristiana. Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, il Cardinale ha detto che "nelle circostanze storiche in cui ci troviamo, la famiglia non è capita, e pertanto non è facile vivere in essa tutta la bellezza che le è propria naturalmente".
"Quando non si permette di vivere la famiglia in questo modo – ha proseguito -, anzi, quando c'è ostilità nei confronti della famiglia, allora non solo la si fraintende, ma la si maltratta; quindi la necessità di affermare la sua fede e il suo contenuto di realtà naturale e soprannaturale, diventa un postulato primario e fondamentale nella missione evangelizzatrice della Chiesa".
La famiglia è "una realtà essenziale dell'uomo" e "la prima cellula della Chiesa e della società, quindi la si deve sempre festeggiare". Proprio per questo, i fedeli e le famiglie che verranno domenica a Piazza Colon vogliono dimostrare al mondo che “siamo di fronte ad una emergenza familiare e di fede, del bene comune e della speranza". Madrid negli ultimi anni è diventata il centro delle grandi manifestazioni a favore della famiglia: l’evento dello scorso anno ha radunato migliaia di persone che hanno ribadito il senso dell’impegno cattolico per la famiglia. L’Arcidiocesi di Madrid ha inoltre avviato la “Missione-Madrid”, per preparare la missione della Nuova Evangelizzazione partendo dalla famiglia. (CE) (Agenzia Fides 28/12/2012)
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Siguiendo el ejemplo de Benedicto XVI en la Jornada Mundial de la Juventud de Madrid en 2011, el cardenal Antonio María Rouco Varela impartirá este fin de semana, junto a sus obispos auxiliares, elsacramento de la Perdón en los Jardines del Descubrimiento(Plaza de Colón).
Las confesiones tendrán lugar en una carpa —instalada y cedida por un convenio con el Ayuntamiento— que hará las veces de una capilla, ya que estará expuesto el Santísimo Sacramento. Allí se instalarán confesionarios de la JMJ y, durante 40 horas, de manera ininterrumpida,habrá sacerdotes que administren el sacramento de la Reconciliación.
Durante estos días previos, a la celebración de la Misa de la Familia, el domingo 30 en la Plaza de Colón, los Jardines del Descubrimiento también acogerán la muestra “Qué ayudas
El cardenal Rouco confesará a las familias en los Jardines del Descubrimiento
S.L.
La cruz ya está en Colón
ofrece la Iglesia en Madrid a las familias hoy”. El cardenal arzobispo de Madrid inaugurará esta muestra este viernes por la tarde, después de la exposición del Santísimo. A continuación, saludará a todas las familias presentes, y les hará entrega de una bendicióncon motivo de la festividad de la Sagrada Familia.
El sábado 29, desde las 10 de la mañana hasta las 21 horas, y en un ambiente alegre y festivo, se presentarán las acciones que realiza Cáritas a favor de la familia; la labor que desarrollan los Centros de Orientación Familiar (Cof); se darán a conocer las distintas instituciones que trabajan en la diócesis en defensa de la vida; y elPontificio Instituto Juan Pablo II (para Estudios del Matrimonio y la Familia). También estarán los pajes de los Reyes Magos, quienes se encargarán de recoger las cartas de los niños a Sus Majestades de Oriente.

Por sexto año consecutivo

La solemne Eucaristía, que coincidirá con la Fiesta litúrgica de la Sagrada Familia de Nazaret, arrancará a las 10 de la mañana con cantos de villancicos. A continuación, el iniciador del Camino Neocatecumenal, Kiko Argüello, y el presidente del Pontificio Consejo para la Familia, monseñor Vicenzo Paglia ofreceran un mensaje de bienvenida.
Sobre el mediodía, se conectará con la Plaza de San Pedro para que los asistentes puedan esuchar el mensaje el Papa durante el rezo del Ángelus. Posteriormente, comenzará la misa propiamente dicha, que estará presidida por el cardenal Antonio María Rouco Varela y concelebrada por el resto de los obispos españoles que lleguen estos días a Madrid.
La idea de reivindicar públicamente la familia tradicional como un "bien común" de toda la sociedad surgió en 2006 por iniciativa del iniciador del Camino Neocatecumenal, Kiko Argüello, quien propuso al cardenal Rouco Varela la celebración de un acto en la calle. Desde entonces, la celebración de la Eucaristía, con motivo de la Fiesta de la Sagrada Familia, se ha convertido en una cita obligada para miles de familias en el marco de las fiestas navideñas. (Laura Daniele, da Abc.es)

Madrid, 30 dicembre: tutti alla "Fiesta" della famiglia! (2)



Messaggio della Conferenza episcopale spagnola per la festa del 30 dicembre. Nella famiglia la prima scuola di fede

Riflettere sulla «vitale importanza» della famiglia nell’educare alla fede: è l’invito lanciato dai vescovi spagnoli ai credenti in occasione della festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe che ricorre domenica 30 dicembre. In un messaggio intitolato Educar la fe en familia, a firma di monsignor Juan Antonio Reig Plá, vescovo di Alcalá de Henares e presidente della sottocommissione episcopale per la famiglia e la difesa della vita, si ribadisce «l’esigenza di conoscere e trasmettere meglio alle generazioni future la fede di sempre, in modo particolare nell’attuale Anno della fede», indetto da Benedetto XVI in coincidenza con il cinquantesimo anniversario dell’inizio del concilio Vaticano II.Fin dalla prima evangelizzazione la trasmissione della fede ha visto nella famiglia il suo luogo naturale di espressione. Oggi invece — si legge nel documento — assistiamo a uno snaturamento del valore della famiglia causato da svariati fattori. Non si può dare per scontata la convivenza della fede in molte famiglie cristiane e la conseguenza è che anche i figli possono non assimilare i relativi valori. Per questo motivo le famiglie vanno aiutate a occuparsi della trasmissione della fede, a valutare le difficoltà e sostenute nelle situazioni di crisi. Pertanto, secondo i presuli, la nuova evangelizzazione deve rivolgersi in maniera diretta e prioritaria alla famiglia, come una realtà che è stata colpita dai repentini cambiamenti sociali e indebolita dalla scarsa valorizzazione della fede.
«La fede dono di Dio — ribadiscono i vescovi — ci viene offerta nel battesimo nella cui celebrazione i genitori chiedono per i loro figli la fede nella Chiesa». Ricordando, quindi, che il nucleo familiare è «un luogo naturale» per la trasmissione della fede, i presuli iberici puntano ancora una volta il dito contro «l’attuale svalutazione del contesto familiare». Di qui, il richiamo forte che la Chiesa in Spagna fa alla nuova evangelizzazione, affinché essa sia diretta in modo prioritario alla famiglia.
«L’iniziazione cristiana, che comprende il battesimo, la confermazione, la penitenza e l’eucaristia — prosegue il messaggio — svolge un ruolo rilevante nella famiglia». Al riguardo, i presuli evidenziano l’importanza dei sacramenti che permettono di vivere la fede della Chiesa attraverso diverse tappe di formazione della persona. In questo senso, si legge ancora nel messaggio, «la famiglia è il luogo privilegiato in cui si realizza l’unione tra la fede che si pensa con la vita che si vive. Compagna di vita che permette di distinguere le meraviglie di Dio nel cammino di ogni uomo, la fede è presente in ogni tappa della nostra esistenza, nei momenti difficili come in quelli gioiosi».
Proprio per questo, la Conferenza episcopale spagnola si dice convinta che «alla famiglia spetta il dovere e il diritto insostituibile di educare e guidare la fase iniziale della vocazione all’amore nei propri figli. E a tale vocazione contribuiscono molti agenti, come i genitori, i fratelli, la comunità parrocchiale, i movimenti cristiani. In questo contesto, la famiglia protegge e anima la vocazione alla vita sacerdotale e a quella consacrata. I presuli, inoltre, sottolineano che «il mondo attuale ha urgente bisogno della testimonianza credibile di famiglie che, illuminate dalla fede, siano capaci di aprire il cuore e la mente di molti al desiderio di Dio e di essere lievito della società».
Da una recente indagine condotta dal Centro de Investigaciones Sociológicas è emerso quanto sia importante la famiglia in una società in piena crisi economica e identitaria. Lo studio conferma, infatti, che la vita familiare è oggi l’aspetto più soddisfacente per i cittadini spagnoli. La pensa così il 74,8 per cento degli intervistati; seguono (molto staccati) la salute o la forma fisica, che rende felice il 28,7 per cento, e le relazioni, secondo l’opinione del 20,7 per cento. Purtroppo è proprio la sfida della secolarizzazione a minare la stabilità della famiglia.
L'Osservatore Romano, 29 dicembre 2012.

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