Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

domenica 24 marzo 2013

"Con Cristo il cuore non invecchia mai!"


Il Papa nell'omelia delle Palme :

"Con Cristo il cuore non invecchia mai!"





Domenica delle Palme. Omelia di Papa Francesco: "Impariamo a guardare in alto verso Dio, ma anche in basso verso gli altri, verso gli ultimi! (...) Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile!"


(Piazza San Pietro - ore 09.30 - Sul sagrato con terra di diversi colori  sono rappresentati i popoli dei cinque continenti).
"Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma dall’aver incontrato una Persona: Gesù, dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! Noi accompagniamo, seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. Portiamo a tutti la gioia della fede!" 
Alle ore 9.30 di oggi il Santo Padre Francesco presiede, in Piazza San Pietro, la solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Al centro della piazza, presso l’obelisco, il Papa benedice le palme e gli ulivi e, al termine della processione che raggiunge il sagrato, celebra la Santa Messa della Passione del Signore. Alla celebrazione prendono parte, in occasione della ricorrenza diocesana della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: “Andate e fate discepoli tutti i popoli!” (Mt 28, 19) giovani di Roma e di altre Diocesi, come preludio della GMG 2013 che si terrà dal 23 al 28 luglio a Rio de Janeiro (Brasile).



1. Gesù entra in Gerusalemme. La folla dei discepoli lo accompagna in festa, i mantelli sono stesi davanti a Lui, si parla di prodigi che ha compiuto, un grido di lode si leva: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli» (Lc 19,38). Folla, festa, lode, benedizione, pace: è un clima di gioia quello che si respira. Gesù ha risvegliato nel cuore tante speranze soprattutto tra la gente umile, semplice, povera, dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo comprendere le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio, si è chinato per guarire il corpo e l’anima. (...)
E ora entra nella Città Santa!

E’ una scena bella: piena di luce, di gioia, di festa. 

All’inizio della Messa l’abbiamo ripetuta anche noi. Abbiamo agitato le nostre palme, i nostri rami di ulivo, abbiamo cantato “Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re” (Antifona); anche noi abbiamo accolto Gesù; anche noi abbiamo espresso la gioia di accompagnarlo, di saperlo vicino, presente in noi e in mezzo a noi, come un amico, come un fratello, anche come re, cioè come faro luminoso della nostra vita. (...)E qui ci viene la prima parola: gioia! Non siate mai uomini, donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma dall’aver incontrato una Persona: Gesù, (...) nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! (...) Noi accompagniamo, seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. (...) Portiamo a tutti la gioia della fede!
2. Ma ci chiediamo: perché Gesù entra in Gerusalemme, o forse meglio: come entra Gesù in Gerusalemme? La folla lo acclama come Re. E Lui non si oppone, non la fa tacere (cfr Lc 19,39- 40). Ma che tipo di Re è Gesù? Guardiamolo: cavalca un puledro, non ha una corte che lo segue, non è circondato da un esercito simbolo di forza. Chi lo accoglie è gente umile, semplice. (...) Gesù non entra nella Città Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura (cfr Is 50,6); entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalità sarà oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico di un legno. E allora ecco la seconda parola: Croce. Gesù entra a Gerusalemme per morire sulla Croce. Ed è proprio qui che splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale è il legno della Croce! (...) Gesù prende su di sé il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con l’amore di Dio. Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge all’umanità! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, (...) di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso l’intera creazione. Gesù sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione. (...) 
3. Oggi in questa Piazza ci sono tanti giovani: da 28 anni la Domenica delle Palme è la Giornata della Gioventù! Ecco la terza parola: giovani! Cari giovani, (...) vi immagino a fare festa intorno a Gesù, agitando i rami d’ulivo; vi immagino mentre gridate il suo nome ed esprimete la vostra gioia di essere con Lui! Voi avete una parte importante nella festa della fede! Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, (...) anche a settanta, ottant’anni! Con Cristo il cuore non invecchia mai! Però tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene che il Re che seguiamo e che ci accompagna è molto speciale: è un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. E voi non avete vergogna della sua Croce! Anzi, la abbracciate, perché avete capito che è nel dono di sé che (...) si ha la vera gioia e che è con l’amore che Dio ha vinto il male. Voi portate la Croce pellegrina attraverso tutti i continenti, per le strade del mondo! La portate rispondendo all’invito di Gesù «Andate e fate discepoli tutti i popoli» (cfr Mt 28,19), che è il tema della Giornata della Gioventù di quest’anno.(...) La portate per dire a tutti che sulla croce Gesù ha abbattuto il muro dell’inimicizia, che separa gli uomini e i popoli, e ha portato la riconciliazione e la pace. Cari amici, anch’io mi metto in cammino con voi, da oggi, sulle orme del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ormai siamo vicini alla prossima tappa di questo grande pellegrinaggio della Croce di Cristo. Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’Incontro sia un segno di fede per il mondo intero. (...) Tre parole: gioia, croce, giovani ...
Viviamo la gioia di camminare con Gesù, di essere con Lui, portando la sua Croce, con amore, con uno spirito sempre giovane! Chiediamo l’intercessione della Vergine Maria. Lei ci insegna la gioia dell’incontro con Cristo, l’amore con cui lo dobbiamo guardare sotto la croce, l’entusiasmo del cuore giovane con cui lo dobbiamo seguire in questa Settimana Santa e in tutta la nostra vita. Amen.



"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola".

La risposta di Maria all’Angelo si prolunga nella Chiesa,

chiamata a rendere presente Cristo nella storia,

offrendo la propria disponibilità perché Dio possa continuare a visitare l’umanità

con la sua misericordia.

Invochiamo con fiducia la sua intercessione,

perché la Chiesa, fedele alla sua missione,

dia al mondo intero testimonianza coraggiosa dell’amore di Dio.

(Benedetto XVI - Angelus 25 marzo 2007)


Murillo - Annunciazione- 1660 - 1680



Preghiamo l'Angelus con Papa Francesco

clicca qui sotto
http://www.reginamundi.info/Angelus/AngelusFrancesco.asp

V/. L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria,
R/. ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te.Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
V/. "Ecco sono la serva del Signore."
R/. "Avvenga in me secondo la tua parola."Ave Maria, piena di grazia...
V/. E il verbo si fece carne.
R/. E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria, piena di grazia...
V/. Prega per noi santa madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo: Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre,tu che, all'annuncio dell'Angelo, ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio,per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione.Per Cristo nostro Signore. Amen.Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito SantoCome era nel principio ora e sempre enei secoli dei secoli .Amen




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