Santa Maria,

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...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

lunedì 11 gennaio 2016

Potenza e Gloria

Potenza e Gloria

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di Padre Maurizio Botta C.O.
Per conoscere scientificamente qualsiasi fenomeno sono considerati valori assoluti rigore e metodo che esigono pazienza. Solo quando l’oggetto della conoscenza è il senso stesso del vivere la risposta deve essere rapida, istantanea. Impaziente nell’affermare che tutto è frutto del caso. “Non c’è anima. Siamo pura materia. Non c’è vita dopo la morte”. Al massimo, a mo’ di concessione, un conclusivo “Tanto non si può sapere”. Gesù pretende invece di conoscere e donare la risposta sul Senso definitivo del vivere. Su Dio stesso.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Così si conclude il prologo di Giovanni cuore della Rivelazione e sono le stesse parole del Vangelo di Matteo. Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Gesù ha voluto e vuole rivelare il Padre.
Il problema, però, non è in una mancanza di volontà da parte di Dio nel farsi conoscere. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. Non è quindi una conoscenza solo mentale. Accogliere Cristo significa credere nella sua Potenza. Questo significa credere nel Suo Nome, non solo che Cristo esiste, ma che Cristo può tutto. È un potere. Un potere che non proviene da noi. Non è dentro di noi per natura. Ci è donato accogliendo Cristo. Si parla di diventare figli di Dio, non di esserlo una volta per tutte e il diventarlo è dipendente da una nostra vera libertà.
San Paolo fa questo un augurio ai cristiani di Colossi: la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! Il Potere di Cristo è quello di unirci a Lui e di irrorare in noi la Sua stessa Pace, la Pace di Dio. Una Pace non psicologica, ma teologica, non solo individuale, ma comunitaria. Questa una delle manifestazioni del potere di Cristo. L’unione a Cristo come fonte unica della Pace. San Paolo prega anche per i cristiani della città di Efesoperché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi. Uniti a Cristo si diventa figli del Padre stesso della Gloria. Cristo ha il potere di farci entrare nella Sua Gloria.
Ecco per noi il senso della vita. Dio, la Sua Pace, la Sua Gloria, la Sua Intimità offerte alla nostra vera libertà. La libertà di credere nel Potere di Cristo di fare per noi tutto questo.

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