Il Santo Rosario è “sintesi di tutto il vangelo, meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, preghiera della famiglia, compendio di vita cristiana, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l’attesa salvezza”, ha affermato papa Pio XII. Il quale, nell’enciclica Ingruentium malorum (1951), ha inoltre scritto: “Benché non ci sia un unico modo di pregare per conseguire questo aiuto, tuttavia noi stimiamo che il santo rosario sia il mezzo più conveniente ed efficace: come del resto chiaramente dimostrano sia l’origine stessa, più divina che umana, di questa pratica, sia la sua intima natura… Non esitiamo ad affermare di nuovo pubblicamente che grande è la speranza che Noi riponiamo nel santo rosario per risanare i mali che affliggono i nostri tempi. Non con la forza, non con le armi, non con l’umana potenza, ma con l’aiuto divino ottenuto per mezzo di questa preghiera, forte come Davide con la sua fionda, la chiesa potrà affrontare impavida il nemico infernale…”.
Ebbene, prendendo le mosse da questa convinzione profonda circa la potenza della preghiera mariana per eccellenza, venerdì 12 settembre ha preso ufficialmente inizio un’inedita iniziativa di piazza, quanto mai politically incorrect: il Rosario per l’Italia.
Scrive don Marco B. in un articolo di presentazione dell’iniziativa: “Rosario per l’Italia raccoglie un appello, l’appello che più di un intellettuale cattolico ha promosso negli ultimi mesi: pregare la Madonna per la salvezza dell’Italia e degli italiani, disperando ormai di qualsiasi troppo corrotta risorsa umana; un invito che in fondo nasce dalle stesse promesse di Maria a Fatima e non solo. Già don Bosco, che dell’Ausiliatrice dei cristiani fu devoto senza pari, e tanti santi con lui ricordavano il potere di intercessione pressoché smisurato che si lega alla preghiera del santo Rosario. [...] Rosario per l’Italia non vuole essere una improvvisata né un gesto circoscritto, vuole essere invece una formula ben codificata, che possa diffondersi in tutta la Penisola secondo uno schema comune e facilmente riconoscibile, deve essere un impegno a promuovere simili preghiere nei nostri ambienti religiosi e domestici.”.
Nessun commento:
Posta un commento