Papa Francesco ai nuovi cardinali:
«Cristo non insegna un’ideologia, ma una “via”, una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara camminando»
LA VIA DELLA CROCE.
Camminare con il Signore tuttavia «non è facile, non è comodo», ha puntualizzato papa Francesco, «perché la strada che Gesù sceglie è la via della croce». Cristo camminando con i discepoli anticipa loro «quello che gli accadrà a Gerusalemme: preannuncia la sua passione, morte e risurrezione. E loro sono “stupiti” e “pieni di timore”», ma noi «diversamente dai discepoli di allora, sappiamo che Gesù ha vinto, e non dovremmo avere paura della Croce, anzi, nella Croce abbiamo la nostra speranza. Eppure, siamo anche noi pur sempre umani, peccatori, e siamo esposti alla tentazione di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio. E quando si pensa in modo mondano, qual è la conseguenza? Dice il Vangelo: “Gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni” (v. 41). Si sdegnarono. Se prevale la mentalità del mondo, subentrano le rivalità, le invidie, le fazioni… Allora questa Parola che oggi il Signore ci rivolge è tanto salutare! Ci purifica interiormente, fa luce nelle nostre coscienze, e ci aiuta a sintonizzarci pienamente con Gesù, e a farlo insieme, nel momento in cui il Collegio dei Cardinali si accresce con l’ingresso di nuovi Membri».
COLLABORAZIONE, CORAGGIO, PREGHIERA.
Quindi il Pontefice ha sottolineato «la gioia di accogliere insieme la sua Parola, di lasciarci istruire da essa e dallo Spirito Santo, per diventare sempre di più un cuore solo e un’anima sola, intorno a Lui. E mentre siamo così, convocati, “chiamati a Sé” dal nostro unico Maestro, vi dico ciò di cui la Chiesa ha bisogno: ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione, con me e tra di voi. La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità. La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo (…). La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Esprimiamo la nostra vicinanza spirituale alle comunità ecclesiali e a tutti i cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni». Bisogna pregare per loro, ha insistito il Santo Padre, «perché siano forti nella fede e sappiano reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose».Leggi di Più: Papa Francesco ai nuovi cardinali: comunione con me e tra voi | Tempi.it
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