Nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica di san Giovanni Paolo II...
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di Constance Hull
Siamo quasi in estate, e ciò significa che molte coppie si sposeranno. Se volete fare un grande regalo al/la vostro/a futuro/a sposo/a, suggerirei di studiare un po’ la Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II.
Imparare il progetto di Dio per mio marito e me, come uomo e donna, così come la chiamata di Dio alla comunione con lui ha cambiato il corso del nostro rapporto prima che ci sposassimo. Quando contraete matrimonio, ricordate che il vostro sacramento è in comunione con la Santissima Trinità e che Dio vi sta chiamando a un incontro più profondo con Lui attraverso il/la vostro/a sposo/a.
La Teologia del Corpo è una raccolta di 129 discorsi che San Giovanni Paolo II ha pronunciato nelle sue udienze del mercoledì dal 1979 al 1984. Sono un tesoro di profondità teologica su ciò che significa essere maschio e femmina in relazione l’uno all’altra e con Dio. Ecco 10 citazioni stupende per farvi partire nel percorso:
di Constance Hull
Siamo quasi in estate, e ciò significa che molte coppie si sposeranno. Se volete fare un grande regalo al/la vostro/a futuro/a sposo/a, suggerirei di studiare un po’ la Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II.
Imparare il progetto di Dio per mio marito e me, come uomo e donna, così come la chiamata di Dio alla comunione con lui ha cambiato il corso del nostro rapporto prima che ci sposassimo. Quando contraete matrimonio, ricordate che il vostro sacramento è in comunione con la Santissima Trinità e che Dio vi sta chiamando a un incontro più profondo con Lui attraverso il/la vostro/a sposo/a.
1. Gli uomini e le donne sono creati a immagine di Dio
L’uomo, che Dio ha creato “maschio e femmina”, reca l’immagine divina impressa nel corpo “da principio”; uomo e donna costituiscono quasi due diversi modi dell’umano “esser corpo” nell’unità di quell’immagine (2 gennaio 1980)
L’uomo, che Dio ha creato “maschio e femmina”, reca l’immagine divina impressa nel corpo “da principio”; uomo e donna costituiscono quasi due diversi modi dell’umano “esser corpo” nell’unità di quell’immagine (2 gennaio 1980)
2. L’uomo e la donna sono stati fatti l’uno per l’altra
Da “solo” l’uomo non realizza totalmente questa essenza [di essere una persona]. La realizza soltanto esistendo “con qualcuno” – e ancor più profondamente e più completamente: esistendo “per qualcuno”… Comunione delle persone significa esistere in un reciproco “per”, in una relazione di reciproco dono (9 gennaio 1980)
3. Il nostro corpo ci permette di diventare un dono per gli altri nell’amore
Il corpo umano… racchiude fin “dal principio”… la capacità di esprimere l’amore: quell’amore appunto nel quale l’uomo-persona diventa dono e – mediante questo dono – attua il senso stesso del suo essere ed esistere (16 gennaio 1980)
4. Il corpo rivela il mistero dell’amore di Dio per gli esseri umani
Il corpo, e soltanto esso, è capace di rendere visibile ciò che è invisibile: lo spirituale e il divino. Esso è stato creato per trasferire nella realtà visibile del mondo il mistero nascosto dall’eternità in Dio [l’amore di Dio per l’uomo], e così esserne segno (20 febbraio 1980)
Il corpo, e soltanto esso, è capace di rendere visibile ciò che è invisibile: lo spirituale e il divino. Esso è stato creato per trasferire nella realtà visibile del mondo il mistero nascosto dall’eternità in Dio [l’amore di Dio per l’uomo], e così esserne segno (20 febbraio 1980)
5. Il matrimonio è la più antica rivelazione del progetto di Dio
Il matrimonio [è] la più antica rivelazione (e “manifestazione”) di quel piano [di Dio] nel mondo creato, con la rivelazione e “manifestazione” definitiva, la rivelazione cioè che “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei” (Ef 5, 25), conferendo al suo amore redentore indole e senso sponsale (8 settembre 1982)
6. Il matrimonio è l’unione in un’unica carne
Il matrimonio… [è] sacramento in cui l’uomo e la donna, chiamati a diventare “una sola carne”, partecipano all’amore creatore di Dio stesso. E vi partecipano, sia per il fatto che, creati ad immagine di Dio, sono stati chiamati in virtù di questa immagine ad una particolare unione (“communio personarum”), sia perché questa stessa unione è stata fin dal principio benedetta con la benedizione della fecondità (15 dicembre 1982)
7. I mariti sono chiamati ad amare le proprie mogli come ama Cristo, e le mogli a sottomettersi perché amano Cristo
Il marito è soprattutto colui che ama e la moglie invece colei che è amata. Si potrebbe perfino arrischiare l’idea che la “sottomissione” della moglie al marito, intesa nel contesto dell’intero brano (Ef 5, 22-23) della lettera agli Efesini, significhi soprattutto il “provare l’amore”. Tanto più che questa “sottomissione” si riferisce all’immagine della sottomissione della Chiesa a Cristo, che certamente consiste nel provare il suo amore (1° settembre 1982)
Il marito è soprattutto colui che ama e la moglie invece colei che è amata. Si potrebbe perfino arrischiare l’idea che la “sottomissione” della moglie al marito, intesa nel contesto dell’intero brano (Ef 5, 22-23) della lettera agli Efesini, significhi soprattutto il “provare l’amore”. Tanto più che questa “sottomissione” si riferisce all’immagine della sottomissione della Chiesa a Cristo, che certamente consiste nel provare il suo amore (1° settembre 1982)
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