Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

sabato 23 giugno 2012

[lectio quotidiana] Luca 2,8-20



8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

COMMENTO DI GIOVANNI

Penso possa essere arricchente ascoltare la Parola di oggi di seguito e nell’orizzonte dell’annuncio di Nazaret e della “visita” di Maria e ad Elisabetta. Potremo osservare accostamenti e diversità che illuminano ulteriormente la Parola che abbiamo già ascoltata e quella che oggi ci viene offerta. Di questi pastori una nota delle Bibbie sottolinea la grande povertà, anche a motivo della loro vita emarginata da tutti e quindi più lontana dal culto e dalla prassi del Popolo. Mi sembra che questa giusta sottolineatura si possa e si debba accostare all’interpretazione “spirituale” della loro condizione, che li vede simbolo dell’attesa fedele del Messia nella storia del Popolo di Dio, nella “notte” della storia, e nella “veglia” notturna sul gregge. Come per Zaccaria e come a Nazaret, “un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce”(ver.9). Nella notte della storia irrompe la luce dell’annuncio evangelico ai poveri. Anche ora scende il timore su chi riceve tale annuncio, e anche per i pastori l’angelo dice “Non temete”, e annuncia loro la Buona Notizia (il “Vangelo”): “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”(ver.11). Notiamo l’importanza di quel “per voi”(o “a voi”) che li coinvolge ben più che come semplici spettatori. A Nazaret, Maria aveva ricevuto dall’Angelo il segno della prossima nascita del Battista. Qui, per i pastori, il segno: ”troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. Per Maria il segno della potente misericordia di Dio. Per i pastori il segno della povertà di Dio nella mangiatoia di Betlemme. Il termine reso in italiano con “adagiato”, lo ritroveremo alla fine, in Luca 23,53, a dire della sepoltura del Signore!

L’annuncio angelico ai pastori viene accompagnato da una grande liturgia angelica di gloria, che proclama la nuova era della pace per gli uomini “che Egli ama”. Non sono “alcuni” uomini, ma tutti gli uomini, che nella nascita del Figlio di Dio ricevono tutta la potenza dell’amore divino che per la salvezza dell’umanità si inabissa nella condizione mortale. Il cielo e la terra finalmente si incontrano.

Come Maria era corsa senza indugio da Elisabetta, così i pastori si recano a Betlemme. Essi vogliono, alla lettera, “vedere la Parola che è avvenuta e che il Signore ha loro fatto conoscere”(ver.15). E notate adesso la bellezza degli avvenimenti! I pastori “trovarono Maria e Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia”(ver.16). Ma questo fa di loro gli annunciatori di “ciò che del bambino era stato detto loro”(ver.17)! Non vi sembra che questo ci porti ancora al grande cantico che Maria scioglie nella casa di Elisabetta? Difatti “tutti quelli che udivano si stupirono delle cose detto loro dai pastori”(ver.18). E Maria stessa, “da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Dunque, l’annuncio evangelico è sempre arricchimento di tutti. Sia di chi annuncia sia di chi riceve l’annuncio. Per questo, anche “i pastori se ne tornarono, glorificando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, come era stato detto loro”(ver.20). Credo che anche noi, insieme a loro, possiamo oggi ancora una volta glorificare e lodare Dio per tuto quello che abbiamo udito e visto.

Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.

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