Grazie, Signore (Lc 5,27-32) - don Tonino Bello
Signore, ti ringrazio perché mi hai messo al mondo:
aiutami perché la mia vita
possa impegnarla per dare gloria a te e ai miei fratelli.
Ti ringrazio per avermi concesso questo privilegio:
perché tra gli operai scelti, tu hai preso proprio me.
Mi hai chiamato per nome
perché io collabori con la tua opera di salvezza.
Grazie perché il mio letto di dolore è fontana di carità,
è sorgente di amore.
Di amore per te, anche di amore per tutti i fratelli.
Signore, io seguo te più da vicino, in modo più stretto.
Voglio vivere in un legame più forte
per poter essere più pronto a darti una mano,
più agile perché i miei piedi che annunciano la pace sui monti
possano essere salutati da chi sta a valle.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione
e inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri,
pretendo di fare la mia corsa da solo.
Salvami, Signore, dalla presunzione di sapere tutto.
Dall’arroganza di chi non ammette dubbi.
Dalla durezza di chi non tollera i ritardi.
Dal rigore di chi non perdona le debolezze.
Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita,
perché le parole, quando veicolano la tua,
non suonino false sulle mie labbra.
(Don Tonino Bello)
"La nostra fede non ha molta polvere sulle scarpe, non ha profumi di strada. Ha solo il profumo dell'incenso delle nostre chiese".
- don Tonino Bello -
"Verso certi sapienti in vena di sentenze i quali dicono che a chi ti chiede un pesce gli devi dare la canna per pescare e non un pesce bello e fritto, dobbiamo ricordare che non tutti sono in grado di reggere la canna".
- don Tonino Bello -
"Quando sono stato nominato Vescovo, mi hanno messo l'anello al dito, mi hanno dato il Pastorale tra le mani, la Bibbia, messo in testa la mitra. Sono i simboli del Vescovo.
Sarebbe bene che si donassero al Vescovo una brocca, un catino ed un asciugatoio per lavare i piedi al mondo".
- don Tonino Bello -
Buona giornata a tutti :-) <<< Stefania
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