Papa Francesco nell’omelia della Santa Messa del Crisma, presieduta oggi, 24 marzo 2016, nella Basilica Vaticana, descrivendo la Misericordia incondizionata e infinita del Padre ha esortato a non aver paura, a nostra volta, di eccedere anche noi, specialmente in due ambiti: quello dell’incontro e del suo perdono che ci fa vergognare e ci dà dignità. La misericordia restaura tutto e restituisce le persone alla loro dignità originaria – ha sottolineato il Santo Padre – e dunque la risposta più giusta è quella del ringraziamento effusivo; “Dopo essermi confessato, festeggio?” – ha chiesto il Papa, aggiungendo: “quando faccio l’elemosina, dò tempo a chi la riceve di esprimere il suo ringraziamento, festeggio il suo sorriso e quelle benedizioni che ci danno i poveri, o proseguo in fretta con le mie cose dopo “aver lasciato cadere la moneta”?”. E poi l’ambito del perdono di Dio: appena Pietro confessa a Gesù il suo peccato…
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Maria raccomanda che la S. Bibbia sia posta in casa in un posto prominente e che sia letta ogni giorno. "Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Messaggio da Medjugorje a Marija del 25/02/12.
giovedì 24 marzo 2016
Omelia di Papa Francesco nella Santa Messa del Crisma, 24 marzo 2016
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