Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

sabato 20 luglio 2013

«Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento....

DOMANI

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

www.lachiesa.it/liturgia


Lc 10,38-42
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

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La Liturgia di oggi Sabato 20 Luglio 2013
Grado della Celebrazione: Feria

Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso

Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)
Colletta

O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Es 12,37-42)

Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d’Egitto.
Dal libro dell’Èsodo


In quei giorni, gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini adulti, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e greggi e armenti in mandrie molto grandi.
Fecero cuocere la pasta che avevano portato dall’Egitto in forma di focacce àzzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.
La permanenza degli Israeliti in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dalla terra d’Egitto.
Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dalla terra d’Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione.

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 135)

Rit: Il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono,

nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
ci ha liberati dai nostri avversari.

Colpì l’Egitto nei suoi primogeniti,
da quella terra fece uscire Israele,
con mano potente e braccio teso.

Divise il Mar Rosso in due parti,
in mezzo fece passare Israele,
vi travolse il faraone e il suo esercito.
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)

Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.
VANGELO (Mt 12,14-21)

Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».



Lettura
La storia del popolo è storia di salvezza e di liberazione. L’uscita dalla schiavitù egiziana non è tempo compiuto, ma continua. Gesù viene ancora a liberare da ogni tipo di malattia fino alla libertà completa dei figli di Dio. 
Meditazione
I farisei erano religiosi e osservavano alla lettera le prescrizioni della legge. Contrastavano Gesù perché si poneva con libertà di fronte alla legge e la interpretava nella luce dell’amore. La guarigione in giorno di sabato li rende ancora più ostili al punto da progettare di dargli la morte. Gesù, con prudenza, si allontana ritirandosi in un luogo appartato, senza però trascurare gli ammalati che lo avevano raggiunto. I farisei volevano ucciderlo per metterlo a tacere per sempre. Sono di ogni tempo i tentativi di bloccare la parola della verità con l’eliminazione della persona. Gesù guarisce i malati perché è venuto a servire, ma ordina loro di non divulgarlo. Non è venuto per apparire ma per amare, per liberare da ogni schiavitù del diavolo e del peccato. Matteo vuole commentare l’accaduto e descrive l’identità di Gesù con le parole di Isaìa, che in Gesù trovano la piena realizzazione. Gesù è il servo buono, mite. Non si confonde con i potenti, non si serve di giochi politici per salvare il mondo dal male. Gesù va alla radice, vuole cambiare non semplicemente le strutture, ma i cuori degli uomini. Gli uomini nuovi possono rendere nuove le strutture, perché siano a misura d’uomo. Perciò il Padre si compiace di lui. È l’amato degno del suo compiacimento. Con lo Spirito che scende su di lui, viene ad annunciare la giustizia. Non va in piazza a gridare, non crea movimenti di contestazione. Ha fiducia in ogni uomo e lo sostiene; se vede una piccola fiamma di vita non la spegne; solleva chi è caduto, sana le ferite, rimette in gioco chi è discriminato, si china su tutti, si abbassa fino a lavare i piedi, sino a morire e a risorgere per far trionfare la giustizia e riportare la speranza. Questa è la strada di Gesù, questa è la strada del cristiano. Vanno educati e rinnovati i cuori, da cui nascono le scelte. I cuori cambiati, sanati, guariti, operano il cambiamento del mondo. L’opera della Chiesa, continuatrice di quella di Gesù, è un’opera educativa. Con amore dobbiamo rinnovare le coscienze. Se al loro centro c’è Dio, allora si potrà cambiare il mondo, le sue strutture, la sua storia. 
Preghiera
O Gesù, provocato, non hai reagito con superbia e presunzione, ma con mitezza e verità. Donaci di essere e sentirci tuoi servi perché obbedendo a te, sapremo amare ogni prossimo anche se nemico. 
Agire
Sull’esempio di Gesù voglio comprendere chi opprime e compatire chi viene oppresso. Sarò così servo sofferente, senza danneggiare alcuno e sostenendo altri. 
Meditazione del giorno tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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