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Associazione “Apostoli della Pace”
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APPROFONDIMENTO: L'INIZIATIVA DELLE 1000 AVE MARIAPER LE INTENZIONI DELLA REGINA DELLA PACE
(Promossa da Fr. Silvano Alfieri Ofm. Capp., presidente dell'Associazione Apostoli della Pace)
Molti pellegrini tornati a casa, alla vita ordinaria, ripresi dal vortice della vita quotidiana non riescono a pregare con costanza e rischiano che la pace che è stata loro concessa, venga di nuovo soffocata da tutte le preoccupazioni della vita, del lavoro, della famiglia...La proposta della recita delle 1000 Ave Maria per le intenzioni della Regina della Pace vuole essere un grande dono per i pellegrini in quanto offre un obiettivo, facilmente raggiungibile anche in mezzo a tante preoccupazioni, e questo consente concretamente di coltivare, al rientro dal pellegrinaggio, la grazia ricevuta a Medjugorie e di non lasciarla cadere. La Regina della Pace nel messaggio del 25 aprile 2010 “...vi invito figlioli, pregate perché attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni...” ci ha chiesto nuovamente di pregare per le sue intenzioni e, in questo caso specifico, ci ha invitato a collaborare con lei, con la nostra preghiera, affinché quanti più cuori possibili si aprano ai suoi messaggi. L’apertura del cuore, da parte dei suoi figli, è un fattore decisivo per la realizzazione dei progetti di Marla a Medjugorie. C'è molta diversità tra il pregare per le proprie intenzioni e pregare per le intenzioni di Maria. Quando noi preghiamo per noi stessi, per i nostri familiari, per il nostro lavoro, per i nostri amici, per la nostra città... la nostra richiesta risente, a volte, di limiti di fede e di amore; altre volte, ha dei limiti per quanto riguarda la conoscenza dei problemi e delle loro soluzioni. ln questo caso, si tratta di una preghiera che va incontro a disillusioni proprio perché non chiede quello di cui veramente c’è necessità. La preghiera di Maria invece è ricca di fede e di amore, è una preghiera che Dio ascolta con tanto interesse ed esaudisce perché è una preghiera che cerca il bene completo di ciascuno e di tutti. Ella conosce i problemi di un cuore, di una famiglia, di una parrocchia, di un’azienda, di una nazione e conosce le soluzioni autentiche che Dio offre ai suoi figli ed ella chiede, per loro, queste grazie e non altre. Precedentemente Maria aveva detto: "Cari figli, vi invito a pregare in maniera particolare per le mie intenzioni. Datemi tutto per poter ricevere tutto” (7 Agosto 1998) “...tutte le greghiere sono buone e gradite a Dio se vengono dal cuore."; “.. Pregate con il cuore!” (16 agosto 1981)La recita delle 1000 Ave Maria è un grande dono per Maria che ci ha chiesto di pregare per le sue intenzioni e più volte ha detto: “..Ho bisogno delle vostre preghiere...” (20 aprile 1983) ed ha come effetto quello di portare la mente e il cuore a vivere costantemente alla presenza di Dio, oltre che portare abbondantemente la grazia di Dio nel cuore e nella vita. Grazie a questa preghiera si accresce quindi la comunione con Maria e poco alla volta la preghiera fiorisce spontanea al nostro cuore, anche quando non ci pensiamo. Poco alla volta anche il nostro sguardo viene formato a guardarsi attorno con amore e con sapienza. lmpariamo a guardare anche a noi stessi e alla nostra vita, con lo sguardo di speranza e di fiducia con cui questa mamma ci guarda. Pregando le 1000 ave maria si ottengono molti benefici il primo è per coloro ai quali la preghiera è indirizzatae deriva dall’amore immenso di Maria: il gesto di amore generoso di un figlio che offre tanta preghiera si incontra con l'amore molto più grande di questa mamma, la cui generosità la porta a restituire subito ii cento per uno rispetto al dono che essa riceve. Un altro beneficio è per coloro che offrono il dono della preghieraed è l'apertura del cuore: ”Cari figli, pregate per i miei piani. Quando pregate secondo le mie intenzioni, il vostro cuore si apre a me e allora io posso venire a trasformarlo” (30 dicembre 2000) Quando noi preghiamo per le intenzioni di Maria, il nostro cuore si apre a lei e lei può operare dentro di noi; rispondere al suo invito è già una decisione che apre il nostro cuore. A quel punto tra il nostro cuore e Maria si apre un canale di comunicazione: il suo cuore è sempre aperto nei nostri confronti, lei bussa al nostro cuore e nel momento in cui noi preghiamo per le sue intenzioni e rispondiamo a questo suo invito, le apriamo la porta e lei può entrare e sistemare il nostro animo. Ella ci chiede di alzare lo sguardo e di distoglierlo un attimo dai nostri problemi per pregare insieme a lei anche per tante altre persone: ancora una volta, rispondere significa aprire il proprio cuore a Maria per farla entrare e operare efficacemente. Per cui quando si prega per l’apertura del cuore dei fratelli, in realtà, il primo cuore che si apre è quello di coloro che offrono a Maria questa preghiera.Un altro beneficio che questa preghiera produce in chi la fa, è una maturazione spirituale, poco alla volta matura dentro di noi lo sguardo di Maria sulla nostra vita, sul nostro lavoro, sulla nostra famiglia che ci consente di guardare la realtà con uno sguardo simile al suo. Matura in noi una maggiore capacità di comprensione e di solidarietà verso i fratelli, matura una maggiore capacità di discernimento e di lettura degli eventi, matura la capacità di cogliere i segni dei tempi. Un elemento importante perché la nostra preghiera sia viva, sentita e allo stesso tempo interceda per l'apertura del cuore di tanti, è la scelta, di volta in volta, di una categoria di persone. Questo fa si che noi non preghiamo solo per i nostri ammalati ma preghiamo, ad esempio, per gli ammalati della città. Partendo da ciò che sentiamo vivo nel nostro cuore dalle situazioni particolari che stiamo affrontando, estendiamo il nostro sguardo anche ai fratelli. Ad esempio: in casa ho un figlio che crea qualche problema? Prego perché si aprano a Maria il cuore del figlio ed il cuore di tutti i giovani della mia città. Tutto questo non diminuisce la forza dell’intercessione per coloro che portiamo nel cuore, ma I'aumenta, perché mentre offriamo la nostra collaborazione a Maria, la nostra preghiera si riveste di tutta la ricchezza spirituale della Regina della Pace. Questa pratica produrrà |’arrivo di Maria che è l’alba spirituale, prima nel cuore di chi fa questa preghiera, poi nel cuore delle persone per le quali questa preghiera è offerta e poco alla volta, di città in città, aumenterà la luce del giorno. “..Vedete bene che con le nostre preghiere tutti i mali vengono distrutti. Preghiamo e speriamo” (18 marzo 1994). Dopo l'alba spirituale, sorgerà nei cuori la luce del sole che è Gesu Cristo. CONCLUSIONEMaria ci chiede nei suoi messaggi di collaborare con lei, alla realizzazione dei suoi progetti di pace, mediante la preghiera. Ella desidera l’apertura dei cuori dei suoi figli a Dio e a lei. I messaggi della Regina della Pace vanno letti rivolgendoli a se stessi. Attraverso i suoi messaggi Maria si rivolge a ciascuno in maniera diretta e personale. È esattamente a te che Maria si rivolge dicendoti con gioia che ti invita a pregare insieme a lei perchè le si aprano tanti cuori. E' a te che ricorda che sei importante per la realizzazione dei piani di Dio! Mentre il sole naturale sorge sui buoni e sui cattivi indipendentemente dai loro sentimenti, il sole della grazia rispetta la libertà dell'uomo ed entra solo nei cuori dove è accolto : “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcumo ascolta la mia croce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli in me “ (Ap.3,20) Con questa iniziativa possiamo immaginare che tante porte si apriranno e la luce di Cristo entrerà in tanti cuori. Più la luce della pace si diffonde, più si crea un clima sociale favorevole e ancora di più la gioia si diffonderà nei cuori. "Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!” (Lc.12,49) Gesù ha portato il calore del|'accoglienza, la luce della fede, la gioia della pace e della speranza, il calore de|l’amore e del perdono. Maria è sicura che questo fuoco divamperà: ”Cari figli! ... non perdo la speranza che questo mondo cambierà in bene e che la pace regnerà nei cuori degli uomini. La gioia regnerà nel mondo perché vi siete aperti alla mia chiamata e all’amore di Dio...” ( 25 gennaio 2011)
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