I SEGNI DEI TEMPI
5 febbraio 2015
Giovedì della IV settimana del Tempo Ordinario
L'ANNUNCIO
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. (Dal Vangelo secondo Marco 6,7-13)
L'ANNUNCIO |
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L'annuncio del Vangelo riapre la porta del Paradiso sprangata da quell'alba oscurata dal peccato. Dischiude un cammino di ritorno, la speranza di ritrovare la strada di casa, la propria casa. Giunge ovunque il sudore della fronte e i dolori del parto assediano la vita dell'uomo, e vi depone un seme di libertà. Il Vangelo plana sull'incontenibile nostalgia del Paradiso perduto. Per questo il Signore invia i Dodici ad annunciare la conversione, il ritorno alla Verità. Li manda a due a due, come Adamo ed Eva prima del peccato, per annunciare al mondo che Gesù ha vinto il peccato che separa il marito dalla moglie, i genitori dai figli, l'uomo dall'uomo; due apostoli diversi, forse umanamente incompatibili, ma che passo dopo passo testimoniano che, nonostante le diversità, “non è bene che l’uomo sia solo”, e che in Cristo è di nuovo possibile amare e vedere compiuta la propria vita. Li manda "senza nulla", con una sola tunica, l'immagine e la somiglianza con il Creatore che li riveste, mai doppi e falsi, mai ipocriti, ma trasparenti e autentici, altro che vesti da cambiare a seconda dell'ambiente, senza malizia e intenzioni nascoste perché nudi e innocenti come Adamo ed Eva prima di tagliare con Dio. Li manda liberi, senza "né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa", come Adamo ed Eva prima di mangiare il frutto della disobbedienza, abbandonati all'amore del Padre che ogni giorno provvede ai suoi figli proprio attraverso il cibo della sua volontà. Li manda "conferendo loro il potere sugli spiriti immondi", come aveva fatto con Adamo ed Eva ai quali aveva dato il potere di "camminare anche sui serpenti". Li manda come messaggeri del Paradiso, immagine e somiglianza di Colui che li invia, primizie che recano il profumo del nuovo Adamo, segni credibili della vita pensata da Dio per ogni uomo, l'intimità semplice e beata radicata nell'obbedienza dell'amore. Così gli apostoli giungono oggi anche a noi, inermi dinanzi alla nostra libertà. Bussano alle nostre vite per consegnarci le chiavi di casa, l'unica in cui siamo stati felici. Sono gli angeli che aspettavamo da tanto, perché non ci ritroviamo più in mezzo a questa situazione, siamo sfiniti e affamati di pace e felicità come il figlio prodigo. Stai dubitando dell'amore di Dio, vero? Non hai argomenti da opporre all'evidenza del male. Questa ingiustizia non la puoi mandar giù e ti opponi ad essa con altro male, come accade in questi giorni sotto gli occhi di tutti. Quel collega ha bruciato il tuo onore davanti a tutti? Eccoti pronto a uccidere il suo, senza pietà. Non c'è niente da fare, lontani dal Cielo e da Dio c'è solo il peccato, e tutto odora di morte. Ma coraggio, gli apostoli ci portano oggi l'annuncio che spalanca la pietra del sepolcro nel quale è imprigionata la nostra vita: "Non è qui, è risorto!". La sua obbedienza ha distrutto il male e sconfessato il demonio. possiamo uscire dall'inganno, coraggio, non aver paura, al di là della soglia c'è il Paradiso, la gioia e la pace di chi ama e perdona perché si sente a casa, e non ha più nulla da temere. Ma siamo liberi, e possiamo rifiutare l'annuncio, per rimanere polvere da scuotere da sotto i sandali, come facevano i giudei rientrando da un viaggio in territorio pagano, per significare di non avere niente a che fare con il mondo "impuro" dei gentili: la conseguenza di chi si chiude all'annuncio del Vangelo è proprio quella di restare fuori dal Paradiso, dal Regno di Dio che si è avvicinato attraverso gli apostoli, per continuare la misera vita offerta dal mondo schiavo della corruzione e della morte. Ma no, non aver paura, ascolta la predicazione che "scaccia i demoni" dal cuore dell'uomo, e lasciati accogliere dalla Chiesa, ancora una volta. Offri la tua schiavitù e i tuoi peccati al potere di Cristo che le è affidato; confessa al Signore il male che hai nel cuore, sarai sanato "dall'olio" del suo Spirito, soffio di Vita eterna che farà nascere in te un'attitudine nuova verso la storia e i fratelli. Cristo risorto, infatti, è il Nuovo Adamo che cerca proprio te, la sua Eva perduta, per abbracciarla e riaccompagnarla nell'intimità. E' Lui che bussa, proprio ora. Corri, vai ad aprirgli, vedrai meraviglie insperate.
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