"RINNEGARSI"
(Dizionario della Quaresima)
di antonelloiapicca
Diciamolo subito, è impossibile, così ci tranquillizziamo. “Negare se stessi” non può essere opera dell’uomo, perché, ingannati dal demonio, in qualsiasi circostanza facciamo esattamente il contrario. Però, tranquilli mica tanto, perché vivere per “affermare noi stessi” è il pianerottolo su cui s’affaccia l’inferno, quello dopo la morte, ma anche quello nel quale possiamo essere risucchiati anche oggi. Vuoi una definizione facile facile dell’inferno? Eccola:vivere per se stessi. Che significa pensieri, parole e gesti per cercare di rianimare il “noi stessi” chiuso nel sepolcro dell’orgoglio. Effetto collaterale di tutto questo “affermare se stessi”, infatti, è “negare gli altri”. Ricordate Erode? “Non ci possono essere due re in Giudea!”. E così finiamo con uccidere gli altri e noi stessi, precipitando all’inferno della solitudine e della frustrazione. Non ti succede con tua moglie? Per questo, l’unica soluzione è proprio “rinnegarsi”. Prendere quel nulla a cui chiediamo vita e dirgli “no”, non fai più parte di “me”, non mi identifico con te! Prova a fare così con la decisione che hai preso ieri sera e che ha ferito a morte tuo figlio separandolo da te. “Rinnegare se stessi”, infatti, è il passo decisivo per “affermare Cristo in noi stessi”. E’ gettarsi nel vuoto che significa non essere capiti, accolti, amati che ci ha sempre terrorizzato, aprendo quel paracadute indistruttibile che è l’amore di Dio. “Rinnegare se stessi” non ha niente a che vedere con le pratiche spirituali orientali di estraniamento, non esige alcuno sforzo, anzi. E’ lasciarsi cadere tra le braccia di Colui che dà valore a quello che sei, a “te stesso” esattamente come sei, difetti inclusi. Per questo, “rinnegarsi” è l’unico modo per “affermarsi” davvero, qui e per l’eternità, nell’amore che dà sostanza a ogni istante e ti fa donare senza riserve.
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