"Evangelii Gaudium"Testo e file mp3 scaricabili
Così inizia l’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco:
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento
Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni”.
Il Santo Padre, con questa esortazione, intende fare un accorato appello a tutti i battezzati perché accolgano l’amore di Gesù e lo portino ai fratelli con rinnovato zelo ed entusiasmo e superino gli atteggiamenti di sfiducia che possono portare a una grande tristezza individuale e sociale.
Regina Mundi vi propone la versione audio MP3, letta da P. Raffaele Amendolagine OCD.
Oltre a costituire un servizio per le persone non vedenti, potrà essere scaricata su lettore MP3 per essere comodamente ascoltata in tutte le situazioni.
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Il Papa: a Natale, facciamo posto a Gesù invece che alle spese e al rumore
Il tweet di Papa Francesco: "Il Natale spesso è una festa rumorosa: ci farà bene stare un po’ in silenzio, per sentire la voce dell’Amore" (23 dicembre 2013)
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A Natale, come Maria, facciamo posto a Gesù che viene. E’ l’esortazione di Papa Francesco nella Messa di stamani a Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato che il Signore visita ogni giorno la sua Chiesa ed ha messo in guardia da un atteggiamento di chiusura della nostra anima. Il cristiano, ha ribadito, deve sempre vivere in vigilante attesa del Signore.
Natale è vicino. In questi giorni che precedono la nascita del Signore, Papa Francesco ha sottolineato che la Chiesa, come Maria, è in attesa di un parto. Anche Lei, ha osservato, “sentiva quello che sentono tutte le donne in quel tempo”. Sente queste “percezioni interiori nel suo corpo, nella sua anima” che il figlio sta arrivando. Maria, ha detto il Papa, sente nel cuore che vuole guardare il volto del suo Bambino. Noi come Chiesa, ha soggiunto, “accompagniamo la Madonna in questo cammino di attesa” e quasi “vogliamo affrettare questa nascita" di Gesù. Il Signore viene due volte, ha detto Papa Francesco, “quella che commemoriamo adesso, la nascita fisica” e quella in cui “verrà alla fine a chiudere la storia”. Ma, come afferma San Bernardo, c’è anche una terza nascita:
“C’è una terza venuta del Signore: quella di ogni giorno. Il Signore ogni giorno visita la sua Chiesa! Visita ognuno di noi e anche la nostra anima entra in questa somiglianza: la nostra anima assomiglia alla Chiesa, la nostra anima assomiglia a Maria. I padri del deserto dicono che Maria, la Chiesa e l’anima nostra sono femminili e quello che si dice di una, analogamente si può dire dell’altra. La nostra anima anche è in attesa, in questa attesa per la venuta del Signore; un’anima aperta che chiama: 'Vieni, Signore!'”.
E anche ad ognuno di noi, in questi giorni, ha proseguito, “lo Spirito Santo ci muove a fare questa preghiera: Vieni! Vieni!”. Tutti i giorni dell’Avvento, ha rammentato, “abbiamo detto nel prefazio che noi, la Chiesa, come Maria, siamo vigilanti nell’attesa”. E la vigilanza, ha evidenziato, “è la virtù” del pellegrino. Noi tutti “siamo pellegrini!”:
“E mi domando: siamo in attesa o siamo chiusi? Siamo vigilanti o siamo sicuri in un albergo, lungo il cammino e non vogliamo più andare avanti? Siamo pellegrini o siamo erranti? Per questo la Chiesa ci invita a pregare questo 'Vieni!', ad aprire la nostra anima e che la nostra anima sia, in questi giorni, vigilante nell’attesa. Vigilare! cosa succede in noi se viene il Signore o se non viene? Se c’è posto per il Signore o c’è posto per feste, per fare spese, fare rumore… La nostra anima è aperta, com’è aperta la Santa Madre Chiesa e com’era aperta la Madonna? O la nostra anima è chiusa e abbiamo attaccato sulla porta un cartellino, molto educato, che dice: 'Si prega di non disturbare!'”.
“Il mondo – ha avvertito il Papa – non finisce con noi, noi non siamo più importanti del mondo: è il Signore, con la Madonna e con la Madre Chiesa!”. Ecco allora, ha detto, “ci farà bene ripetere” l’invocazione: “O saggezza, o chiave di Davide, o Re delle genti, vieni!”:
“E oggi ripetere tante volte 'Vieni!', e cercare che la nostra anima non sia un’anima che dica: 'Non disturbare'. No! Che sia un’anima aperta, che sia un’anima grande, per ricevere il Signore in questi giorni e che incominci a sentire quello che domani nell’antifona ci dirà la Chiesa: ‘Sappiate che oggi viene il Signore! E domani vedrete la sua gloria!’”.
Radio Vaticana
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