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sabato 30 agosto 2014

Gli italiani e la Bibbia...

Bibbia, questa sconosciuta
Bibbia, questa sconosciuta... di Giacomo Gambassi in Avvenire 
  
Più di millecinquecento interviste realizzate per scandagliare il rapporto fra il Paese e un testo che «non è soltanto il distintivo cristiano, per citare una formula cara al filosofo Romano Guardini, ma rappresenta anche un distintivo nazionale», sottolinea il direttore scientifico di "Demos & Pi" e curatore dello studio, Ilvo Diamanti. Gli esiti della ricerca, curata da Luigi Ceccarini, Martina Di Pierdomenico e Ludovico Gardani, sono il fulcro del libro Gli italiani e la Bibbia (Edb, pagine 136, euro 10,00) che esce lunedì.
Il priore della comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi, parla nella postfazione di «povertà della cultura biblica in Italia» che «rinvia a quella che è stata recentemente chiamata la condizione più generale di analfabetismo religioso». Del resto, ricorda Bianchi, «è piuttosto recente lo sdoganamento della Bibbia» che avviene con il Concilio Vaticano II.


Ibrida e flessibile, ecco la Bibbia secondo gli italiani di Ilvo Diamanti
 
in  la Repubblica  
È un rapporto "singolare" quello fra gli italiani e la Bibbia. Intenso e distaccato, ma anche frequente e intermittente, competente e lacunoso, identificato e lontano, diviso e condiviso: al tempo stesso. Perché la Bibbia costituisce un elemento di comunione e, ancora, distinzione. Dal punto di vista religioso, ma al tempo stesso culturale e sociale...

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