La realtà del Cammino Neocatecumenale, cammino di fede del quale il Santo Giovanni Paolo II disse “Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni”, è ormai radicata in tutto il mondo (è presente anche a Foggia), e sono sorti ben 100 seminari Redemptoris Mater, dove vengono formati seminaristi che poi vengono inviati per l’evangelizzazione dei Paesi più secolarizzati (la Cina su tutti).
Il pellegrinaggio ha fatto tappa a San Giovanni Rotondo (giorno 3), poi a Pulsano, dove sono stati proclamate le lodi mattutine, ed infine a Monte Sant’Angelo. La mattina i giovani sono scesi nella Basilica di San Michele, all’interno della quale hanno ascoltato il discorso che l’allora Papa Giovanni Paolo II fece all’interno della Sacra Grotta e, alle 18 si sono radunati all’esterno della Basilica, sul lato destro nel piazzale antistante la Casa del Pellegrino, ove è stato montato un palco con l’immagine del Cristo Pantocratore, disegnato dal fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello e al suo fianco la statua di San Michele.
I responsabili di Marche e Abruzzo, Eusebio, Giulietta e don Osvaldo, equipe itinerante del Cammino Neocatecumenale (responsabile anche del Cammino a Malta), unitamente all’itinerante e cantore Andrea, hanno proclamato durante i vespri, il Kèrigma (erano presenti anche ragazzi del Cammino di Foggia, oltre a numerosi cittadini montanari).
Il Kèrigma è il centro dell’annuncio cristiano del Vangelo e consiste nella proclamazione della morte e risurrezione di Gesù Cristo. E’ importante la proclamazione del Kèrigma perché, come dice S. Paolo “la fede viene dall’ascolto della Parola di Dio”. Molto forti e toccanti le catechesi che Eusebio e Giulietta hanno pronunciato, invitando i giovani a vivere la propria vita in santità, nella pienezza ed abbracciando la Parola di Dio che è l’unica in grado di colmare i vuoti e lenire le sofferenze che la vita porta.
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