Santa Maria,

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mercoledì 24 aprile 2013

Kiko Arguello su Rai Uno domenica prossima 28 aprile.

GRANDE MISSIONE 100 PIAZZE DI ROMA
Mario Pezzi > Kiko Arguello & Carmen Hernández



Kiko Arguello sarà in televisione il 28 aprile. L’iniziatore del Cammino Neocatecumenale sarà ospite di Rosario Carello all’interno del programma “A sua Immagine” in onda su Rai uno.
I responsabili del programma hanno deciso di dedicare la puntata della prossima domenica alla Grande Missione nelle Piazze organizzata dal Cammino Neocatecumenale per le cinque domeniche di Pasqua. In queste domeniche infatti, incoraggiati dalle parole di papa Francesco, gli iniziatori del Cammino Neocatecumentale hanno lanciato una missione popolare nelle piazze di tutto il mondo per portare l’annuncio del Kerygma a tutti gli uomini.
Lo speciale andrà in onda alle 10,30 di domenica 28 Aprile. Kiko Arguello sarà ospite in studio e rimarrà in diretta fino al collegamento con San Pietro per la preghiera del Regina Coeli di papa Francesco. Durante la puntata saranno trasmessi dei servizi speciali sulle missioni avvenute domenica scorsa in due zone di Roma: Tor Bella Monaca e Villa Torlonia, organizzate dal Cammino Neocatecumenale
per le cinque domeniche di Pasqua. In queste domeniche di Pasqua infatti, incoraggiati dalle parole di papa Francesco, gli iniziatori del Cammino Neocatecumentale hanno lanciato una missione popolare nelle piazze di tutto il mondo per portare l’annuncio del Kerygma a tutti gli uomini.
Il Kerygma proclamato nelle piazze è il nocciolo del Vangelo: è l’annuncio di Cristo Risorto e dell’Amore totale di Dio per tutti gli uomini, una notizia che riempe di senso l’esistenza di ogni uomo. Questa buona notizia è proclamata con canti, testimonianze e catechesi in un ambiente di preghiera allestito in mezzo ai passanti.
In queste prime tre domeniche di Pasqua i componenti delle Comunità Neocatecumenali hanno invaso le piazze di tutto il mondo (100 piazze a Roma & 10mila in tutto il mondo): anziani, giovani e bambini hanno partecipato con chitarre e altri strumenti musicali al canto delle lodi e dei vespri, alle esperienze di fede e alle catechesi fatte in mezzo ai passanti. Molti curiosi si sono avvicinati in questi giorni a attratti da questo particolare evento: alcune persone hanno criticato infastiditi, altri invece si sono accostati per partecipare con interesse ed ascoltare la Parola annunciata. Un sito raccoglie le foto inviate da tutto il mondo come testimonianza di questa grande iniziativa a livello mondiale.
L’esperienza di Kiko Arguello è quella di un artista ateo convertitosi al Cristianesimo dopo una profonda crisi esistenziale. La sua conversione è narrata nel suo recente (e unico) libro “Il Kerigma nelle baracche con i poveri”. Nato a León nel 1939, dopo gli studi alla Accademia delle Belle Arti e il successo come pittore, Kiko sperimentò una profonda crisi di senso che mise in forte dubbio l’esistenza di Dio. “Dio c’è o non c’è?” La filosofia di Sartre e l’esistenzialismo ateo di Camus suggerivano una risposta negativa che, chiudendo le porte ad ogni risposta di senso, non lasciava altra via di fuga che l’assurdo e il suicidio. La conversione prese le mosse dalla lettura del filosofo francese Henri Bergson per cui l’intuizione è da considerarsi un mezzo di conoscenza superiore alla ragione. E fu proprio una intuizione che mosse Kiko Arguello in un cammino che, passando per una esperienza tra i poveri sulla scia di Charles de Foucauld, lo portò a dedicare la sua vita all’annuncio del Vangelo: Dio c’è. Esiste, ed è un Padre pieno di Amore.
Il punto di svolta nella vita di Kiko fu l’incontro coi poveri delle Palomeras Altas, quartiere baraccopoli di Madrid. L’esperienza della croce, della sofferenza senza senso e dell’ingiustizia sociale ha condotto Kiko Arguello a trovare una sintesi catechetica incentrata sull’annuncio di Cristo Risorto. Nei poveri Kiko incontrò Gesù: “Nelle baracche c’era una tale presenza di Gesù Cristo, dello Spirito Santo, che alcni venendo lì si sono convertiti. Veramente era enorme la presenza di Gesù Cristo in quei poveri, che accoglievano la Parola così com’è” (Il Kerigma, pp. 56-57).
L’esperienza del Concilio Vaticano II suggerirà a Kiko e a Carmen Hernandez l’importanza della riscoperta del sacramento del Battesimo tramite un cammino post-battesimale o Neocatecumenale. Assieme daranno inizio a questa esperienza di formazione alla fede che oggi è presente in più di 100 paesi dei 5 continenti.
La nomina del Cardinale Jorge Bergoglio come nuovo Sommo Pontefice è stata accolta con grande gioia dagli iniziatori del Cammino Neocatecumenale i quali hanno intrattenuto rapporti di cordialità e grande stima vicendevole anche col papa Emerito Benedetto XVI. Kiko, intervistato dalla Radio Vaticana, ha sottolineato l’importanza dell’Annuncio del Vangelo come una priorità del pontificato di papa Francesco.
Kiko Arguello è stato già ospite del programma “A sua immagine” nel dicembre del 2007. In quella occasione, sotto le feste del Natale, si parlò delle tradizioni popolari spagnole tipiche del periodo natalizio. Kiko, in collegamento video, spiegò di come il crescente laicismo della società spagnola non avesse indebolito la forza delle tradizioni e del folclore popolare del natale spagnolo. In modo particolare la tradizione cristiana dei “Reyes Magos” che portano doni ai bambini la notte dell’Epifania. Il tutto animato dai famosi “villancicos”: canti popolari incentrati sulla nascita di Gesù e sui personaggi del presepe.



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Cardinale Canizares
cardinale Antonio Canizares

Ieri
 pomeriggio a Villa Pamphilj c’era anche il cardinale Antonio Canizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, alla missione delle cento piazze del Cammino Neocatecumenale.

Se la gente non va alla Chiesa, è la Chiesa che va alla gente.Ed è proprio quello che si sta verificando ormai da tre domeniche nelle piazze di Roma e nel mondo. In questo anno della fede indetto da Benedetto XVI, l’ iniziativa del Cammino Neocatecumenale è stata quella di promuovere catechesi direttamente nelle piazze per dare la possibilità a tutti di avere un incontro con Dio.
Nella piazza antistante alla cappella Doria Pamphilj, nella villa stessa, c’ erano comunità  neocatecumenali della vicina parrocchia di San Pancrazio e di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci. Proprio San Pancrazio è la Chiesa di cui è titolare Canizares. Il Cardinale – considerato da alcuni anche papabile nello scorso conclave – ha scritto la prefazione per “Il Kerigma. Nelle baracche con i poveri”, libro uscito da pochi mesi in cui Kiko Arguello, il fondatore del cammino neocatecumenale, ha raccontato il suo percorso di ricerca di Dio fino alla conversione.
Quando il cardinale Canizares è giunto a villa Pamphilj, sono iniziati i Vespri.
Diverse persone che si trovavano lì per caso per una passeggiata o per una corsa nella villa, si sono fermate ad ascoltare. Poi due ragazzi, di trenta e ventidue anni, hanno raccontato la loro esperienza di incontro con Dio. E poi c’è stata, come di consueto, una catechesi a conclusione del momento di evangelizzazione.
Nella piazza della cappella Doria Pamphilj, quello di ieri è stato il secondo pomeriggio di missione, al contrario di altre piazze di Roma in cui ieri è avvenuto il terzo incontro. La domenica precedente ci si era interrogati essenzialmente su una domanda: “Chi è Dio per te?”. Ieri invece è stato un giovanissimo catechista di ventidue anni a sollevare nei presenti una fondamentale domanda esistenziale: “Qual è il senso della tua vita?”.
Poi il cardinale Canizares ha letto un vangelo: quello cosiddetto del Figliol Prodigo o del Padre Misericordioso. Le parole di commento del Cardinale sono state semplici e chiare: “Dio è misericordia, tenerezza, amore, perdono, salvezza. Dio è vicino ed è sempre disposto al perdono. Non abbiamo maggiore felicità che nell’ incontro con la persona di Gesù, che oggi chiama alle nostre porte. Venite a me- dice oggi a ciascuno di noi. E’ lui l’ amore che dà senso alla nostra vita, è lui il buon Pastore che ci ama fino alla morte.”. E poi, dopo altre parole accorate di incoraggiamento, ha concluso: “Tornate a Dio! Che sia nel nostro cuore  e che sia la festa di una umanità nuova”.
Dopo la benedizione del Cardinale sono proseguiti ancora canti e balli di ringraziamento e gioia per l’ importante momento di incontro con Dio e di evangelizzazione.
L’ appuntamento è domenica prossima, sempre a villa Pamphilj o in tutte le piazze di Roma in cui si svolge la missione.

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