Il segno di Gesù
Caro don Giovanni, ho pensato di scrivere a lei questo breve messaggio, a lei che da molti anni ha accanto a sé un ragazzo molto malato. Ho visto l’affetto che voi gli portate e mi è parso di capire che per voi, comunità religiosa, questo fratello è molto importante. Questo fatto mi è subito venuto in mente quando mio figlio mi ha oggi telefonato per dirmi che il terzo bambino che nascerà nella sua famiglia sarà un bambino diverso dagli altri. Io non sono stato capace di reagire con serenità alle parole di mio figlio che con vera pace mi dava questa notizia dicendomi anche della grande pace di sua moglie, una ragazza meravigliosa che io e mia moglie amiamo come una nostra figlia. Adesso sono confuso e non so come riparare.
Caro amico, mi sembra che lei non debba essere preoccupato di questo piccolo incidente che certo non ha oscurato il rapporto profondo che, come è evidente, suo figlio e la sua famiglia hanno con voi. Sono testimone di vicende simili, e posso pensare che anche per suo figlio sia stato un momento delicato e doloroso quello di rendervi partecipi della loro prova. Non sono notizie facili! E’ inevitabile che portino con sé un certo peso di dolore e di preoccupazione. Io posso confermare quello che lei mi scrive dicendole tutta la preziosità che questo “fratello minore” ha per tutti noi fratelli e sorelle della nostra piccola comunità. All’inizio non è stato facile. Abbiamo preferito accoglierlo senza prima andarlo a conoscere. Ci sono andate alcune mamme nostre amiche e poi è arrivato lui. Quanta meravigliosa strada abbiamo fatto in questi ormai molti anni! Lui è veramente un nostro carissimo fratello. Senza di lui faremmo certamente molta fatica. Lui è tra noi anche più che un fratello. Per noi è proprio il segno vivo di Colui che si è fatto povero per noi, per arricchirci della sua bellezza e della sua bontà: per noi è. Spero di poter conoscere questo vostro caro bambino quando arriverà nella vostra famiglia. Spero di poter imparare da voi tante preziose vie di affetto e di accoglienza che forse a me mancano. Spero anche che possiamo essere vicini per portare un po’ gli uni i pesi degli altri. E anche le consolazioni. Grazie del suo messaggio e buona domenica.
Don Giovanni.
Domenica 23 Giugno 2013.
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