"Solo chi ha sperimentato la salvezza è per natura annunciatore e missionario"
Commento al Vangelo della XXVIII Domenica del tempo Ordinario. Anno C
Takamatsu, 10 Ottobre 2013 (Zenit.org) Don Antonello Iapicca
In "dieci" si fanno incontro a Gesù, il numero minimo di adulti necessari per il servizio della sinagoga, immagine di ogni comunità cristiana. Tutti "gridano" a una sola voce riconoscendo in … leggi tutto
Venerdì della XXVII settimana del Tempo Ordinario
Gesù è la stella polare della libertà umana:
senza di Lui essa perde il suo orientamento,
poiché senza la conoscenza della verità la libertà si snatura,
si isola e si riduce a sterile arbitrio.
Con Lui, la libertà si ritrova.
Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 2
Dal Vangelo secondo Luca 11,15-26.
Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra.
Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima».
Il commento
L'amore del Signore, il suo zelo per ogni aspetto della nostra vita, lo conduce a ingaggiare quotidianamente una lotta feroce con il demonio che vuole la nostra infelicità. E' Lui l'uomo più forte dell'uomo forte, a cui strappa l'armatura nella quale confida. Preda degli inganni del demonio siamo pieni di armature nelle quali riponiamo le nostre certezze, amuleti ai quali chiediamo di distruggere la nostra paura di morire e di restare soli. forse anche di pastori... Gesù sa che tutto ciò ci rende più deboli e vulnerabili. Non siamo stati perseveranti, ci siamo lasciati cullare dai miracoli e, stoltamente, ci siamo creduti ormai all'altezza della situazione. Abbiamo abbassato la guardia, tralasciando la preghiera, i sacramenti e l'ascolto della Parola di Dio, e non abbiamo più forze. Ed ecco che il demonio si fa di nuovo sotto, camuffato in un evento di dolore, o travestito dalla persona più cara che si è messa a farci la guerra. Vuole tornare nella casa dalla quale è stato cacciato...
Il Signore, che ci ama e sa in quali trappole cadiamo, ci strappa di dosso le tante armature. A volte a forza, e che sofferenza, è come se ci strappassero via la pelle, tanto si è incollata a noi l'ipocrisia, E' la Croce, che non è solo l'apparenza di dolore, la buccia amara di qualcosa che ci va storto, di aver perso un'occasione o un affetto, di un amico che ci ha tradito, della salute che se n'è andata, dell figlio che si è rivolto contro di noi. No, dietro a tutto questo vi è il puro, autentico e serissimo amore di Dio. Se guardiamo bene, ci accorgeremo che in quello che proprio ora stiamo vivendo vi è Lui, geloso della nostra felicità, Lui che ci ha appena strappato di dosso una menzogna.... Il dito di Dio - il suo Figlio diletto che cerca Adamo per ricrearlo e ricondurlo al Paradiso perduto - che ci ha raggiunti e liberati.
QUI IL COMMENTO APPROFONDITO
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