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Buon Onomastico
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Al mio papa e a tutti i FRANCESCO ...(¯`♥·._)AUGURI(¯`♥·._) |
Takamatsu, 03 Ottobre 2013 (Zenit.org) Don Antonello Iapicca
La Chiesa è nel mondo come “un gelso trapiantato e gettato nel mare”, rivela l’impossibile che va al di là le leggi della natura. Come può un albero mettere radici nell’acqua? Non si è mai … leggi tutto
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Discorso di Papa Francesco ai bambini disabili e ammalati dell'Istituto Serafico di Assisi. "Le vittime della cultura dello scarto sono proprio le persone più deboli, più fragili. In questa Casa invece vedo in azione la cultura dell’accoglienza"
Testo dell'allocuzione del Papa - Il segno (...) indica frasi aggiunte dal Santo Padre e pronunciate a braccio.
(...) Il Santo Padre a braccio parla per primo sulle piaghe di Gesù e sulle sofferenze. Ricorda anche la presenza nascosta di Gesù nel Pane eucaristico e anche nei ragazzi e bambini presenti. Il Santo Padre esorta ad ascoltare questo "Gesù nascosto" nel pane condiviso e nel dolore. "Tutti qui abbiamo il bisogno di dire: queste piaghe devono essere ascoltate e accolte", dice Papa Francesco che sottolinea anche che, nel momento della Resurrezione, il Signore era un uomo bello ma il suo corpo portava chiare e visibili le sue piaghe.
4 ottobre. San Francesco di Assisi
Giotto. Le stigmate
Pregando il beato Francesco sul fianco del monte della Verna,
vide Cristo in aspetto di Serafino crocefisso;
il quale gl'impresse nelle mani e nei piedi
e anche nel fianco destro
le stimmate della Croce dello stesso Signore Nostro Gesù Cristo.
Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30.
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
Il commento
Il riposo appartiene ai piccoli. La Terra del compimento delle promesse, lo shabbat e la pienezza della vita sono di chi è stato privato di tutto: Beati i poveri perchè di essi è il Regno dei Cieli. Noi invece ci ritroviamo sempre stanchi sotto il «giogo» della carne, nervosi, insoddisfatti. Chi di noi oggi, dinanzi a se stesso, al passato, al presente, al futuro, non si sente un «pitocco», piccolo e nullatenente? Come San Francesco al tramonto della sua vita, la stessa «fatica» e «oppressione», l'angoscia nel timore di aver sbagliato tutto, di aver capito male... L'Ordine sembrava sbriciolarsi, e quella parola ascoltata un giorno era ormai una chimera. Solo, con quell'infinito dolore, mentre il fisico indebolito e stremato pareva rimproverarlo di averlo strapazzato per nulla. Aveva inseguito un sogno, e superava di gran lunga le proprie forze. Era la notte della fede, sperimentata dai santi, noti o sconosciuti, la notte delle stimmate.
Prima o poi essa ci avvolge tutti: «affaticati» come gli ebrei schiavi in Egitto, «oppressi» come «una bestia da soma». Eppure è la notte più santa, la Pasqua dove il Signore ci ha dato appuntamento, come a San Francesco su La Verna. La fatica e l'oppressione sono la sua voce che ci sussurra «venite a me»; raggiunge la nostra carne, debole ma preparata dalla storia ad accogliere le sue stimmate, le ferite capaci di trasformarla in sangue di vita da offrire. I «sapienti» e gli «intelligenti» non conoscono «queste cose», le piaghe del dolore sono scandalo e stoltezza da combattere e sfuggire. Ma il Signore ha «voluto rivelare» a San Francesco e a ciascuno di noi il mistero del suo amore celato nella Croce. Le umiliazioni sono l'anello che ci sposa con Cristo, i dardi che ci insegnano la sua «umiltà» e la sua «mitezza» imprimendole nel profondo della nostra anima. E' pura Grazia da accogliere ogni giorno prendendo su di noi il suo «giogo leggero»: le cose che sono aspre per coloro che provano affanno, si addolciscono per quelli che amano (S. Agostino).
COMMENTO APPROFONDITO.
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VISITA PASTORALE AD ASSISI DI PAPA FRANCESCO: PROGRAMMA
VISITA PASTORALE AD ASSISI(4 ottobre 2013)
Trasmissioni video in diretta dal CTV
(Centro Televisivo Vaticano)
(Centro Televisivo Vaticano)
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