Santa Maria,

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sabato 26 aprile 2014

Nel 2000 Giovanni Paolo II ha istituito la festa della Divina Misericordia ma che cos'è il culto della Divina Misericordia?

Karol e la Divina Misericordia 



Preferisco il paradiso

Il blog di Pippo Corigliano

Dio ci ha preparato una festa. Una festa per il più grande regalo concesso a noi contemporanei. La canonizzazione di Wojtyla è il vertice di una storia di misericordia. Nel momento più duro e difficile per la Chiesa dei nostri giorni è arrivato un uomo che ha conquistato il mondo alla causa di Cristo. Fra le tante meraviglie, un’osservazione: nel 2000 Giovanni Paolo II ha istituito la festa della Divina Misericordia, è morto il sabato sera che la precede, verrà canonizzato in quello stesso giorno. Come non vedere un disegno della Provvidenza? Anche Papa Francesco ci parla continuamente della misericordia di Dio. E’ l’ora di imparare a rivolgermi alla Sua misericordia con tutto il cuore. Davanti ai pericoli, davanti alle mie fragilità, davanti alle aggressioni contro la tua Chiesa, Signore, Tu m’inviti ad affidarmi a Te che sei la Misericordia. Devo imparare che assomigliarTi significa essere misericordioso, è ora che io impari ad amare. Solo così m’identifico con Te e la nostra comunione è vera. Perdonare, saper voler bene: è questo il cammino della felicità e della vita eterna. “Non abbiate paura!”, ci dice Karol, di “spalancare le porte” del nostro cuore. Sembra sempre che i Tuoi amici siano minoranza, perseguitati e sbeffeggiati, ma Tu ci inviti a lavorare, pregare, sorridere e perdonare. Alla fine il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria, immagine della tua misericordia, prevarranno. E grazie Signore per i Tuoi continui regali, per averci dato Papa Roncalli e Papa Wojtyla.







Domenica della Divina Misericordia



christ

www.divinamisericordia.it

Che cos'è il culto della Divina Misericordia? da Kairòs



Il culto della Divina Misericordia consiste nel testimoniare nella propria vita lo spirito di fiducia in Dio e di misericordia verso il prossimo. È questo, infatti, il fulcro dell'esempio ci ha lasciato suor Faustina Kowalska, la religiosa polacca che ha dato lo slancio decisivo a questa devozione.


1. All'origine del culto della Divina Misericordia c'è la suora polacca Faustina Kowalska



Suor Faustina, terza di dieci figli, nacque il 25 agosto 1905 in una religiosissima famiglia di contadini di Glogowiec (Polonia). Venne battezzata con il nome di Elena e fin dall'infanzia aspirò alla vita religiosa. A 16 anni lasciò la casa paterna per andare a lavorare come domestica, ma dopo una visione tornò a casa per chiedere il permesso di entrare in convento. I genitori erano molto religiosi ma non volevano perdere la figlia migliore, e negarono quindi il loro permesso adducendo la mancanza di denaro per la dote. Elena tornò al lavoro, ma dopo un'altra visione chiese a Gesù cosa dovesse fare ed Egli le disse di andare a Varsavia, dove sarebbe entrata in convento. Prima di entrare nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia lavorò un altro anno per guadagnarsi una piccola dote, e il l°agosto 1925 varcò la soglia della clausura. In seguito si recò nella casa della Congregazione a Cracovia per compiere il noviziato. Durante la cerimonia della vestizione ricevette il nome di suor Maria Faustina. Emise la professione perpetua il 1° maggio 1933.



Esteriormente nulla tradiva la straordinaria ricchezza della vita mistica di suor Faustina, che spiccava per la totale e illimitata dedizione a Dio e l'amore attivo verso il prossimo, a imitazione del modello supremo, Cristo. Solo il Diario della religiosa ha svelato la profondità della sua vita spirituale, svelata ai confessori e in parte alle superiore. Alla base della sua spiritualità c'è il mistero della Misericordia Divina, che meditava nella parola di Dio e contemplava nella quotidianità della sua vita. Gesù l'ha onorata con grazie straordinarie come le visioni, le rivelazioni, le stimmate nascoste, l’unione mistica con Dio, il dono del discernimento dei cuori e della profezia.



L’austerità della vita e i digiuni estenuanti ai quali si sottoponeva ancor prima di entrare nella Congregazione indebolirono il suo organismo, e nei suoi ultimi anni vita si intensificarono le sofferenze interiori della “notte passiva dello spirito” e quelle fisiche. Morì il 5 ottobre 1938 a 33 anni, dopo 13 di vita religiosa.



La devozione alla Misericordia Divina si è diffusa rapidamente nel mondo durante la II Guerra Mondiale. Suor Faustina, del resto, aveva scritto sul Diario: “Avverto bene che la mia missione non finirà con la mia morte, ma incomincerà”. Il suo corpo riposa nel Santuario della Misericordia Divina di Lagiewniki, presso Cracovia. Papa Giovanni Paolo II l'ha beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000.



2. Il modello del culto della Divina Misericordia lo ha spiegato lo stesso Gesù a suor Faustina



Il modello del culto della Divina Misericordia venne mostrato da Gesù stesso nella visione che santa Faustina ebbe il 22 febbraio 1931 nella cella del convento di Płock. “La sera, stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca – scrisse sul suo Diario –: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. (…) Dopo un istante Gesù mi disse: 'Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te!'”.



Il primo quadro della Divina Misericordia fu dipinto a Vilnius nel 1934 dal pittore Eugenio Kazimirowski, che ricevette indicazioni fornite personalmente da suor Faustina. Ad essere famoso  in tutto il mondo è però il quadro di Lagiewniki, a Cracovia, dipinto da Adolf Hyla.



Il significato del quadro è strettamente legato alla liturgia della domenica dopo la Pasqua, in cui la Chiesa legge il Vangelo di San Giovanni che descrive l’apparizione di Gesù risorto nel Cenacolo e l’istituzione del sacramento della penitenza (Gv 20, 19-29). L’immagine rappresenta dunque il Salvatore risorto che porta agli uomini la pace con la remissione dei peccati a prezzo della sua Passione e morte in croce. I raggi del sangue e dell’acqua che scaturiscono dal cuore di Gesù trafitto dalla lancia e le cicatrici delle ferite della crocifissione richiamano gli avvenimenti del Venerdì Santo.



Gesù ha definito con molta chiarezza tre promesse legate alla venerazione dell'immagine: la salvezza eterna, la vittoria sui nemici della salvezza e grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia di una morte felice.



L’immagine di Gesù Misericordioso viene spesso chiamata immagine della Divina Misericordia perché nel mistero pasquale di Cristo si è rivelato più chiaramente l’amore di Dio per l’uomo. L'immagine, ha detto Gesù, “deve ricordare le esigenze della mia Misericordia, poiché anche la fede più forte non serve a nulla senza le opere”.



3. La festa della Divina Misericordiala più importante di tutte le forme di devozione



 Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina nel 1931: “Desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”, “il più grande attributo di Dio”. In base agli studi di don I. Rozycki, negli anni successivi Gesù è tornato a fare questa richiesta in ben 14 apparizioni, definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e celebrarla e le grazie ad essa legate.



La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un profondo senso teologico, indicando lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia. La stessa suor Faustina, del resto, scrisse: “Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore”.



Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa, dicendo: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. A preparare la festa deve essere una novena, ovvero la recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Nel giorno della festa, ha detto Gesù, “chi si accosterà alla sorgente della vita conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene”. Come ha sottolineato don Rozycki, si tratta di “qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria”, che consiste solo nel rimettere le pene temporali meritate per i peccati commessi.



Dalle pagine del suo Diario, sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore. Il cardinale Franciszek Macharski ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia con la Lettera Pastorale per la Quaresima del 1985, e l'esempio è stato seguito negli anni successivi dai vescovi di altre diocesi della Polonia. Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944.


4. Giovanni Paolo II, il grande promotore del culto alla Divina Misericordia



Nell'omelia della canonizzazione di suor Faustina, il 30 aprile del 2000, Giovanni Paolo II ha dichiarato che da quel momento la seconda Domenica di Pasqua sarebbe stata chiamata in tutta la Chiesa “Domenica della Divina Misericordia”.



Il papa polacco è stato il grande sostenitore di questo culto, che tra il 1938 e il 1959 ha conosciuto un grande sviluppo, ma nonostante il favore dei pontefici, l'interesse di tanti pastori della Chiesa e le richieste al riguardo da parte di vescovi e curie incontrò anche delle resistenze, soprattutto da parte del Sant'Uffizio, che nel 1959 emanò anche una Notificazione negativa.



Il culto alla Misericordia di Dio si è dunque pienamente affermato con papa Wojtyła, che nell'enciclica “Dives in Misericordia” del 1980 ha esaltato la Misericordia di Dio e il 7 giugno 1997 ha affermato: “Rendo grazie alla Divina Provvidenza perché m'è stato dato di contribuire personalmente al compimento della volontà di Cristo mediante l'istituzione della Festa della Divina Misericordia”. Il 1° settembre 1994 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha approvato il testo della Messa votiva “De Dei Misericordia”, che per volontà di Giovanni Paolo II veniva dato in uso alla Chiesa universale e oggi entra d'obbligo in tutti i messali.

R. Sciamplicotti


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R. Iaria - Santa Faustina e la Divina Misericordia 1



 Di seguito il link ai testi di questa importantissima devozione.

Novena alla Divina Misericordia dal Diario di Santa Faustina ...www.divinamisericordia.it/IMG/pdf/novena.pdf Novena alla Divina Misericordia che Gesù mi ha ordinato di scrivere e di fare prima della festa della Misericordia. Ha inizio il Venerdì Santo. «Desidero che ...

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Ricordo che alla Divina Misericordia ho dedicato tantissimi post. Vedi, oltre a tutti quelli con l'etichetta "santa Faustina Kowalska", soprattutto i seguenti:


30 Apr 2011
Eterna è la Sua Misericordia! culto Gesù confido in Te. Siamo giunti alla seconda Domenica di Pasqua, dedicata alla Divina Misericordia. Di seguito: 1- Il testo della novena per oggi sabato in Albis: preghiamo per le anime ...


17 Apr 2012
Ieri ho proposto la recita del Rosario della Divina Misericordia (v. post). C'erano anche dei canti ... Il secondo canto che accompagna il Rosario della Divina Misericordia è un canto liturgico russo dal titolo. GOSPODI PAMILUJ ...

13 Apr 2012
propongo la lettura del libro del padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria Italia, che anche questa volta ci ha messo una pezza... Buona lettura e buona e felice Domenica della Divina Misericordia. Girate questo post a ...
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12 Ott 2012
Segno caratteristico dei nostri tempi è che la Chiesa oggi parla in modo più efficace quando si esprime col messaggio della Divina Misericordia (*). Sembra che questo discorso tocchi maggiormente il cuore dell'uomo chiuso ...

16 Apr 2012
ROSARIO DELLA DIVINA MISERICORDIA. Il 13 e il14 settembre 1935 Gesù stesso dettò a Suor Faustina testualmente questa preghiera del Rosario assieme ad una impressionante visione. La santa scrive nel suo diario: ...
15 Apr 2012
Dentro questo paradosso di una morte che dà la vita, di una fede che rinnova la stessa vita concreta, nella carne, si inscrive tutta la verità dell'Avvenimento di Cristo Risorto e l'esperienza della Sua Divina Misericordia.

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