Santa Maria,

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...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

mercoledì 23 aprile 2014

Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? Lc. 24,6 - Papa Francesco "NON ANDIAMO PER SEPOLCRI CHE NON PROMETTONO NIENTE!"

L'Udienza generale di Papa Francesco. "Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?"

 "NON ANDIAMO PER SEPOLCRI CHE NON PROMETTONO NIENTE!"

Testo dell'allocuzione del Papa - (Catechesi N° 15 del 2014Il segno (...) indica frasi aggiunte dal Santo Padre e pronunciate a braccio.
"Queste parole sono come una pietra miliare nella storia; ma anche una “pietra d’inciampo”, se non ci apriamo alla Buona Notizia, se pensiamo che dia meno fastidio un Gesù morto che un Gesù vivo!" 
Cari fratelli e sorelle, buon giorno!
Questa è una settimana di gioia. Celebriamo la Risurrezione di Gesù. È una gioia vera, profonda, basata sulla certezza che Cristo risorto ormai non muore più, ma è vivo e operante nella Chiesa e nel mondo. Tale certezza abita nel cuore dei credenti da quel mattino di Pasqua, quando le donne andarono al sepolcro di Gesù e gli angeli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). (...) Queste parole sono come una pietra miliare nella storia; ma anche una “pietra d’inciampo”, se non ci apriamo alla Buona Notizia, se pensiamo che dia meno fastidio un Gesù morto che un Gesù vivo! Invece quante volte, nel nostro cammino quotidiano, abbiamo bisogno di sentirci dire: “Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?”. (...) 
Ne abbiamo bisogno quando ci chiudiamo in una qualsiasi forma di egoismo o di auto-compiacimento; quando ci lasciamo sedurre dai poteri terreni e dalle cose di questo mondo, dimenticando Dio e il prossimo; quando poniamo le nostre speranze in vanità mondane, nel denaro, nel successo. Allora la Parola di Dio ci dice: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». (...) 
Ma non è facile, non è scontato accettare la vita del Risorto e la sua presenza in mezzo a noi. Il Vangelo ci fa vedere le reazioni dell’apostolo Tommaso, di Maria di Màgdala e dei due discepoli di Emmaus: ci fa bene confrontarci con loro. Tommaso pone una condizione alla fede, chiede di toccare l’evidenza, le piaghe; Maria Maddalena piange, lo vede ma non lo riconosce, si rende conto che è Gesù soltanto quando Lui la chiama per nome; i discepoli di Emmaus, depressi e con sentimenti di sconfitta, giungono all’incontro con Gesù lasciandosi accompagnare da quel misterioso viandante. Ciascuno per cammini diversi! Cercavano tra i morti colui che è vivo e fu lo stesso Signore a correggere la rotta. Ed io che faccio? Quale rotta seguo per incontrare il Cristo vivo? (...) 
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro. Gesù non è nel sepolcro, egli è il Risorto, il Vivente, Colui che sempre rinnova il suo corpo che è la Chiesa e lo fa camminare attirandolo verso di Lui. “Ieri” è la tomba di Gesù e la tomba della Chiesa, il sepolcro della verità e della giustizia; “oggi” è la risurrezione perenne verso la quale ci sospinge lo Spirito Santo, donandoci la piena libertà.
Oggi viene rivolto anche a noi questo interrogativo. Tu, perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che ti chiudi in te stesso dopo un fallimento e tu che non ha più la forza di pregare? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, abbandonato dagli amici e forse anche da Dio? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, alla perfezione spirituale, alla giustizia, alla pace?
Abbiamo bisogno di sentirci ripetere e di ricordarci a vicenda l’ammonimento dell’angelo! Questo ammonimento, «Perché cercate tra i morti colui che è vivo», ci aiuta ad uscire dai nostri spazi di tristezza e ci apre agli orizzonti della gioia e della speranza. Quella speranza che rimuove le pietre dai sepolcri e incoraggia ad annunciare la Buona Novella, capace di generare vita nuova per gli altri. 
(Il Papa invita ancora una volta a ripetere: "Perché cerchi tra i morti colui che è vivo?")


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