Misericordia e mitezza: incontro in Cattedrale
con fr. Luca Fallica, priore del monastero di Dumenza, biblista
Cattedrale di Crema, mercoledì 25 novembre 2015, h 21
Gesù definiva se stesso “mite e umile di cuore” (Mt 11,29).
Questi sono tempi difficili, di collera. Parole come rissa, arroganza, prepotenza ritornano con preoccupante frequenza. Nei rapporti tra le persone il conflitto si accende facilmente. Non si risparmiano insulti da una parte all’altra dello schieramento politico. Occupa la scena chi urla, arringa nelle piazze, provoca con toni sempre più sguaiati e prepotenti. Fair play e dialettica lasciano il posto alle imboscate.
La mitezza, parola di derivazione latina che curiosamente solo la lingua italiana ha ereditato, è una cura, un antidoto al veleno della nostra convivenza e della nostra società. Non è debolezza, ma forza non violenta.
La meditazione sulla mitezza sarà tenuta da fr. Luca Fallica, priore del monastero benedettino della SS. Trinità (Dumenza) e apprezzato biblista che tiene interventi in tutta Italia, che presenterà la mitezza di Gesù, manifestazione della sua misericordia. Tra i suoi libri: Come balsamo sulle ferite. Debolezza e guarigione (2013); Giustizia della legge, giustizia dell’amore. Chiesa e cambiamento dopo il dolore della pedofilia (2011); Una cetra a quattro corde. L’incontro tra Gesù e Pietro (2008).
Invito del Vescovo Oscar
Un invito rivolto agli uomini e donne di buona volontà che vivono a Crema e nel cremasco, ai credenti di ogni confessione e fede religiosa, a tutti i fedeli della diocesi di Crema: incontriamoci e confrontiamoci per chiederci se ha senso parlare oggi di misericordia e praticarla.
Viviamo un tempo segnato da violenze, conflitti, inquietudini, scandali, fatiche nelle relazioni affettive e interpersonali, da una crisi economica che non si è ancora risolta… L’angoscia sembra spesso prevalere sulla speranza. Eppure, papa Francesco ha voluto dedicare un anno giubilare alla misericordia. Non è una devozione per pochi o un sentimento consolatorio per ingenui.
La misericordia è un modo di vedere il mondo e di vivere, è impegno, scelta. È credere che siamo amati e che è possibile amare: una fiducia che illumina la nostra strada per andare oltre le ombre che ci avvolgono. La misericordia cambia noi stessi e cambia il mondo. Come Chiesa di Crema vogliamo lanciare questo messaggio che è un invito a camminare insieme.
Per comprendere la misericordia, come ha detto papa Francesco a Firenze, dobbiamo guardare «ai tratti del volto di Gesù e ai suoi gesti. Vediamo Gesù che mangia e beve con i peccatori (Mc2,16; Mt 11,19); contempliamolo mentre conversa con la samaritana (Gv 4,7-26); spiamolo mentre incontra di notte Nicodemo (Gv 3,1-21); gustiamo con affetto la scena di Lui che si fa ungere i piedi da una prostituta (cfr Lc 7,36-50); sentiamo la sua saliva sulla punta della nostra lingua che così si scioglie (Mc 7,33). Ammiriamo la “simpatia di tutto il popolo” che circonda i suoi discepoli, cioè noi, e sperimentiamo la loro “letizia e semplicità di cuore” (At2,46-47)» (10 novembre 2015).
Il nostro invito è a riflettere insieme sulla misericordia e a conoscerla meglio proprio a partire dalla persona di Gesù. Per questo proponiamo quattro incontri in Cattedrale, a cura del Centro Diocesano di Spiritualità, che approfondiscono quattro aspetti diversi e importanti: la misericordia e la forza della mitezza, la misericordia come virtù civile e laica, la misericordia e le nostre paure, la misericordia e il potere.
Saranno occasioni per metterci in ascolto del Vangelo e poi per confrontarci nelle piazze e nei luoghi della convivenza, sui mezzi di comunicazione e i social network, nelle parrocchie per costruire nuove relazioni personali e un nuovo umanesimo.
+ Oscar Cantoni, vescovo di Crema
Cattedrale di Crema, mercoledì 25 novembre 2015, h 21
Gesù definiva se stesso “mite e umile di cuore” (Mt 11,29).
Questi sono tempi difficili, di collera. Parole come rissa, arroganza, prepotenza ritornano con preoccupante frequenza. Nei rapporti tra le persone il conflitto si accende facilmente. Non si risparmiano insulti da una parte all’altra dello schieramento politico. Occupa la scena chi urla, arringa nelle piazze, provoca con toni sempre più sguaiati e prepotenti. Fair play e dialettica lasciano il posto alle imboscate.
La mitezza, parola di derivazione latina che curiosamente solo la lingua italiana ha ereditato, è una cura, un antidoto al veleno della nostra convivenza e della nostra società. Non è debolezza, ma forza non violenta.
La meditazione sulla mitezza sarà tenuta da fr. Luca Fallica, priore del monastero benedettino della SS. Trinità (Dumenza) e apprezzato biblista che tiene interventi in tutta Italia, che presenterà la mitezza di Gesù, manifestazione della sua misericordia. Tra i suoi libri: Come balsamo sulle ferite. Debolezza e guarigione (2013); Giustizia della legge, giustizia dell’amore. Chiesa e cambiamento dopo il dolore della pedofilia (2011); Una cetra a quattro corde. L’incontro tra Gesù e Pietro (2008).
Invito del Vescovo Oscar
Un invito rivolto agli uomini e donne di buona volontà che vivono a Crema e nel cremasco, ai credenti di ogni confessione e fede religiosa, a tutti i fedeli della diocesi di Crema: incontriamoci e confrontiamoci per chiederci se ha senso parlare oggi di misericordia e praticarla.
Viviamo un tempo segnato da violenze, conflitti, inquietudini, scandali, fatiche nelle relazioni affettive e interpersonali, da una crisi economica che non si è ancora risolta… L’angoscia sembra spesso prevalere sulla speranza. Eppure, papa Francesco ha voluto dedicare un anno giubilare alla misericordia. Non è una devozione per pochi o un sentimento consolatorio per ingenui.
La misericordia è un modo di vedere il mondo e di vivere, è impegno, scelta. È credere che siamo amati e che è possibile amare: una fiducia che illumina la nostra strada per andare oltre le ombre che ci avvolgono. La misericordia cambia noi stessi e cambia il mondo. Come Chiesa di Crema vogliamo lanciare questo messaggio che è un invito a camminare insieme.
Per comprendere la misericordia, come ha detto papa Francesco a Firenze, dobbiamo guardare «ai tratti del volto di Gesù e ai suoi gesti. Vediamo Gesù che mangia e beve con i peccatori (Mc2,16; Mt 11,19); contempliamolo mentre conversa con la samaritana (Gv 4,7-26); spiamolo mentre incontra di notte Nicodemo (Gv 3,1-21); gustiamo con affetto la scena di Lui che si fa ungere i piedi da una prostituta (cfr Lc 7,36-50); sentiamo la sua saliva sulla punta della nostra lingua che così si scioglie (Mc 7,33). Ammiriamo la “simpatia di tutto il popolo” che circonda i suoi discepoli, cioè noi, e sperimentiamo la loro “letizia e semplicità di cuore” (At2,46-47)» (10 novembre 2015).
Il nostro invito è a riflettere insieme sulla misericordia e a conoscerla meglio proprio a partire dalla persona di Gesù. Per questo proponiamo quattro incontri in Cattedrale, a cura del Centro Diocesano di Spiritualità, che approfondiscono quattro aspetti diversi e importanti: la misericordia e la forza della mitezza, la misericordia come virtù civile e laica, la misericordia e le nostre paure, la misericordia e il potere.
Saranno occasioni per metterci in ascolto del Vangelo e poi per confrontarci nelle piazze e nei luoghi della convivenza, sui mezzi di comunicazione e i social network, nelle parrocchie per costruire nuove relazioni personali e un nuovo umanesimo.
+ Oscar Cantoni, vescovo di Crema
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