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venerdì 12 giugno 2015

Oggi la Chiesa Cattolica festeggia il Sacro Cuore di Gesù.

La devozione al Sacro Cuore di Gesù

Oggi la Chiesa Cattolica festeggia il Sacro Cuore di Gesù. La devozione nasce implicitamente con San Giovanni apostolo ed evangelista, proprio nel momento in cui egli, durante l'ultima cena, posò il capo sul petto di Gesù. Per millecinquecento anni la devozione al Cuore di Gesù restò una realtà implicita alla vita mistica dei santi. 
Nel XII sec. il centro di questa devozione è senza dubbio il monastero benedettino di Helfta, in Sassonia (Germania) consanta Lutgarda e Santa Matilde di Hackeborn, che lascia alle consorelle un piccolo diario delle sue esperienze mistiche, in cui compaiono delle preghiere al Sacro Cuore.
Nello stesso monastero di Helfta giunge nel 1261 una bimba di cinque anni che mostra già una precoce inclinazione per la vita religiosa e mistica: Geltrude, che morirà agli inizi del nuovo secolo, dopo aver ricevuto le sacre stimmate, rivelazioni private insieme a tanti doni mistici.
Santa Matilde
Attraverso la predicazione degliordini mendicanti francescano e domenicano si verifica una crescente attenzione all’Umanità del Redentore, alla sua vulnerabilità, dall’infanzia alla passione. Nascono così le pie pratiche del Presepio e della Via Crucis.
 
San Giovanni Eudes (1601-1680)  nel 1648 riesce ad ottenere l’approvazione di un Ufficio Liturgico ed una Messa scritti in onore del Sacro Cuore della Vergine e nel 1672 quelli del Cuore di Gesù.
 
La sera del 27 dicembre 1673, festa di S. Giovanni Evangelista, Gesù in carne ed ossa appare a Margherita Maria Alacoque, una giovane monaca dell’ordine delle Visitandine di Paray, che in quel momento esercitava le funzioni d’aiuto infermiera. Il Maestro la invita a prendere il posto di San Giovanni durante l’Ultima Cena, “il Mio Divino Cuore” dice “è così appassionato d’amore per gli uomini che, non potendo più racchiudere in se’ le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda… io ti ho scelta come un abisso d’indegnità e d’ignoranza per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me.”
 
 
Il primo venerdì dopo la festa del Corpus Domini, durante l’adorazione, Gesù rivela a Margherita Maria il suo progetto di salvezza: chiede la comunione riparatrice il primo venerdì di ogni mese ed un’ora di meditazione sull’agonia nell’orto dei Getsemani, ogni giovedì sera, tra le 23 e mezzanotte. Domenica 16 giugno 1675 fu chiesta una festa particolare per onorare il Suo Cuore, il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, in quest’occasione si offriranno preghiere riparatrici per tutti gli oltraggi ricevuti nel Santissimo Sacramento dell’altare.
 
Particolarmente importante diventa l’elaborazione del culto sviluppata a Marsiglia da una giovanissima religiosa dell’ordine della Visitazione, suor Anna Maddalena Remuzat, (1696-1730) che fu gratificata da visioni celesti e ricevette da Gesù l’incarico di continuare la missione di Santa Margherita Maria Alacoque. Ella ottenne dal Cuore di Gesù la cessazione della peste che affliggeva la città di Marsiglia. 
Nel 1726, sull’onda di questi eventi, venne avanzata una nuova richiesta di approvazione del culto del Sacro Cuore. I vescovi di Marsiglia e Cracovia, ma anche i Re di Polonia e di Spagna, la patrocinarono presso la Santa Sede. L’anima del movimento era il gesuita Giuseppe de Gallifet ( 1663-1749) discepolo e successore di san Claudio de la Colombière, che aveva fondato la Confraternita del Sacro Cuore. La regina di Francia, la pia Maria Leczinska, convinse il Delfino, suo figlio, ad erigere a Versailles una cappella dedicata al Sacro Cuore, ma l’erede morì prima di salire al trono e la consacrazione stessa dovette attendere il 1773.
Successivamente la principessa Maria Giuseppa di Sassonia trasmise questa devozione al figlio, il futuro Luigi XVI, ma questi indugiò incerto, senza prendere una decisione ufficiale. Nel 1789, un secolo esatto dal famoso messaggio che Gesù indirizzò al Re Sole, tramite Margherita Maria Alacoque, in cui prometteva vittorie al Re se avesse continuato ad onorarlo ed avesse fatto imprimere il Cuore Divino su bandiere, stemmi e stendardi, scoppiò la Rivoluzione Francese. Solo nel 1792, prigioniero dei rivoluzionari, il deposto Luigi XVI si ricordò della famosa promessa e si consacrò personalmente al Sacro Cuore, promettendo, in una lettera tuttora conservata, la famosa consacrazione del Regno e la costruzione di una basilica se si fosse salvato. Purtroppo era troppo tardi (Gesù stesso lo ha detto a suor Lucia di Fatima) e la Francia fu devastata dalla Rivoluzione e tutti i religiosi perseguitati dovettero fuggire e ritirarsi a vita privata.
Sacre Coeur
Nel gennaio del 1872 l’arcivescovo di Parigi,Monsignor Hippolite Guibert, autorizzò la raccolta di fondi per la costruzione della basilica riparatrice, stabilendone il luogo di costruzione sulla collina di Montmatre, appena fuori Parigi, dove furono uccisi i martiri cristiani francesi e che fu anche la sede del convento benedettino che aveva diffuso la devozione del Sacro Cuore nella capitale.
Il 22 febbraio 1931 Gesù appare a Suor Faustina Kowalska, nel convento di Plok, in Polonia, chiedendo espressamente di far dipingere la sua immagine esattamente come appariva e d’istituire la festa della Divina Misericordia, la prima domenica dopo Pasqua. A lei mostra il Cuore trafitto dal quale sgorgano sangue ed acqua come sorgente di misericordia per il mondo intero.  
fonte: Le porte della Terra di Mezzo

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