BONHOEFFER 9 aprile 1945-2015. Il cristiano che sfidò Hitler
L'anniversario.
70 anni fa l'impiccagione del teologo luterano
Da >>> Avvenire
L'anniversario.
70 anni fa l'impiccagione del teologo luterano
Da >>> Avvenire
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La fragilità del male
Un'antologia di scritti (inediti in Italia) composti dal 1925 al 1945
dal teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer ucciso in un lager nazista
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DA LaCroce#quotidiano
70 anni fa veniva ucciso
il #teologo antinazista
di Luca Zacchi
La corda del patibolo hitleriano dovette limitarsi a fermargli ilrespiro, perché il collo duro di Dietrich Bonhoeffer non si piegò in vita enon si spezzò in morte: la sequela di Cristo lo rendeva indistruttibile
Il 9 aprile 1945, tra le 5 e le 6 mattino,
a Flossenburg, muore Dietrich Bonheffer,
teologo evangelico, arrestato ed imprigionato
dal regime nazista per aver partecipatoad una congiura
per eliminareAdolf
Hitler.
Era uno tra i più noti esponenti della cosiddettaChiesa Confessante, dalla quale tuttaviasi era allontanato perchè questa non siera opposta come doveva alle pretese delloStato, al quale anzi, nel 1938, quasi tutti ipastori avevano prestato giuramento di fedeltà.Per Bonhoeffer la fedeltà e l’obbedienzaerano dovute primariamente a Dio e le leggidella Stato Nazista che prevedevano l’inferioriktàdella razza e quanto tutti sappiamoo dovremmo sapere erano del tutto inaccettabiliper un cristiano. Da qui, la sceltaper l’opposizione militante al nazismo chein questo stesso giorno di settanta anni faebbe il suo tragico epilogo.Personalmente, ho conosciuto DietrichBonhoeffer sul finire degli anni di liceo,mentre ero impegnato nella preghiera e nelvolontariato con i fratelli e le sorelle dellaComunità di Sant’Egidio, che lo aveva comeuno degli autori di riferimento per i suoimembri.In particolare ho conosciuto “La vita comune”e “Sequela”, nella edizione della Queriniana,me ne innamorai, facendone uno deimiei autori di riferimento anche nel seguitodella mia formazione umana e cristiana.“La vita comune”, che in realtà è scritto percomunità particolari, di pastori o teologi, èmolto convincente riguardo al tema dellanecessità della Chiesa, del camminareassieme, del convertirsi continuamente alCristo ed al Suo Evangelo, l’uno con l’aiutodell’altro, del salvarsi assieme.Come nel Vangelo il Cristo costruisce attornoa se una comunità di discepoli, sceglie dinon farne a meno, a maggior ragione la vitacomune deve essere per noi una condizionenecessaria ed irrinunciabile, ad immaginedella prima comunità cristiana.«“Oh quant’è bello e quanto è soave che ifratelli abitino insieme nella concordia!”(Sal 133,1). Nelle pagine seguenti rifletteremosu alcune indicazioni e regole che civengono date dalla sacra Scrittura per lavita comune nell’ubbidienza alla Parola.Non è affatto ovvio che al cristiano sia consentitovivere in mezzo ad altri cristiani.Gesù Cristo è vissuto in mezzo a gente a luiostile. Alla fine fu abbandonato da tutti i discepoli.Sulla croce si ritrovò del tutto solo,circondato da malfattori e da schernitori.La sua venuta aveva lo scopo di portare lapace ai nemici di Dio. Quindi anche il postodel cristiano non è l’isolamento di una vitaclaustrale, ma lo stare in mezzo ai nemici.Lì si svolge il suo compito e il suo lavoro. “IlRegno si compirà in mezzo ai tuoi nemici.E chi non vuol sopportare questo, non vuolappartenere al Regno di Cristo, ma preferiscerestare in mezzo ad amici, fra rose e gigli,non vuol stare vicino ai malvagi, ma allagente pia. Oh, bestemmiatori di Dio e traditoridel Cristo! Se Cristo avesse fatto comevoi, chi mai si sarebbe salvato?” [Lutero]».La comunità non è semplicemente finalizzataad un generico stare insieme, ma essasi costruisce, si rafforza e si mantiene attraversola sequela, l’impegno costante, siapersonale sia comunitario a seguire Gesù, lasua persona, i suoi gesti, le sue azioni».Da qui l’assoluto dovere per il cristiano delconfronto quotidiano e costante con la Paroladi Dio, da amare, per Bonhoeffer, sopraogni altra cosa.L’uomo deve fare silenzio, secondo Bonhoeffer,di fronte alla Parola di Dio perchéquesta contiene già tutta la verità sul suoessere. L’uomo, con l’aiuto e l’assistenzadella grazia, dello Spirito, è chiamato a riscoprirlaed a metterla in atto nella vita diogni giorno. Con coraggio, con la forza dellatestimonianza, dello sperare contro ognisperanza.La stessa forza che ebbe lui, Dietrich Bonhoeffer,che ebbero tanti suoi e nostri fratelliin quegli anni, di opporsi al nazismo ed aisuoi disumani progetti di sterminio e di odiorazziale, principalmente rivolti agli ebrei,ma diceva Bonhoeffer, Gesù era ebreo, edeliminati questi si sarebbe passati ai cristiani.Un insegnamento, quello di Bonhoeffer, validoanche per l’oggi. Il potere del principedi questo mondo, in quel momento storicomirabilmente rappresentato dal nazismo,non si ferma con generiche parole d’ordinedi impegno, ma solo con la confessione forte,costante, comunitaria, giorno dopo giornodella nostra ferma volontà di essere allasequela del Cristo e del Cristo solo. Perchèin Lui, Verbo Incarnato, è contenuta tutta laverità sull’uomo. nArticolo pubblicato su
LaCroce#quotidiano dell’9 Aprile 2015
Così fu ucciso Bonhoeffer teologo devoto a Dio e al mondo. Settant’anni fa fu giustiziato dai nazisti il grande studioso protestante. Che fece dell’amore per la vita il centro della sua fede
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