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....il grembo al Creatore..... Martina
Hai udito, Vergine, che concepirai e partorirai un figlio; hai udito che questo avverrà non per opera di un uomo, ma per opera dello Spirito Santo. L'angelo aspetta la risposta: deve fare ritorno a Dio che l'ha inviato. Aspettiamo, o Signora, una parola di compassione anche noi, noi oppressi miseramente da una sentenza di dannazione.
Ecco che ti viene offerto il prezzo della nostra salvezza: se tu acconsenti, saremo subito liberati.(....)
Te ne supplica in pianto, Vergine pia, Adamo esule dal Paradiso con la sua misera discendenza; te ne supplicano Abramo e Davide; te ne supplicano insistentemente i santi patriarchi che sono i tuoi antenati, i quali abitano anch'essi nella regione tenebrosa della morte. Tutto il mondo è in attesa, prostrato alle tue ginocchia; dalla tua bocca dipende la consolazione dei miseri, la redenzione dei prigionieri, la liberazione dei condannati, la salvezza di tutti i figli di Adamo, di tutto il genere umano.
O Vergine, dà presto la risposta. Rispondi sollecitamente all'Angelo, anzi, attraverso l'Angelo, al Signore. Rispondi la tua parola ed accogli la Parola: dì la tua parola umana e concepisci la Parola divina, emetti la parola che passa e ricevi la Parola eterna.
Perché tardi? Perché temi? Credi all'opera del Signore, dà il tuo assenso ad esso, accoglila. Nella tua umiltà prendi audacia, nella tua verecondia prendi coraggio. In nessun modo devi ora, nella tua semplicità verginale, dimenticare la prudenza; ma in questa sola, o Vergine prudente, non devi temere la presunzione.
Perché, se nel silenzio, è gradita la modestia, ora è piuttosto necessaria la pietà nella parola. Apri, Vergine beata, il cuore alla fede, le labbra all'assenso, il grembo al Creatore. Ecco che colui al quale è volto il desiderio di tutte le generazioni batte fuori alla porta. Non sia che, mentre tu sei titubante, egli passi oltre e tu debba, dolente, ricominciare a cercare colui che ami. Levati su, corri, apri! Levati con la fede, corri con la devozione, apri con il tuo assenso.
'Eccomi', dice, 'sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto'.
(San Bernardo, abate - Omelie sulla Madonna)
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