Le porte della Terra di Mezzo:
Nove mesi in nove giorni
Regem venturum Dominum, venite adoremus.
Jucundare filia Sion, et exulta satis filia Jerusalem,* ecce Dominus veniet, et erit in die illa lux magna et stillabunt montes dulcedinem* et colles fluent lac et mel, quia veniet Propheta magnus et Ipse renovabit Jerusalem.
Ecce veniet Deus, et Homo de domo David sedere in throno* et videbitis et gaudebit cor vestrum.
Ecce veniet Dominus protector noster, Sanctus Israël,* coronam Regni habens in capite suo * et dominabitur a mari usque ad mare et a flumine usque ad terminos orbis terrarum.
Ecce apparebit Dominus, et non mentietur:* si moram fecerit, expecta eum* quia veniet et non tardabit.
Descendet Dominus sicut pluvia in vellus, orietur in diebus ejus iustitia et abundantia pacis* et adorabunt eum omnes reges terrae, omnes gentes servient ei.
Nascetur nobis parvulus et vocabitur Deus fortis;* ipse sedebit super thronum David patris sui et imperabit;* cujus potestas super humerum ejus.
Betlehem civitas Dei summi, ex te exiet dominator Israel,* et egressus ejus sicut a principio dierum aeternitatis, et magnificabitur in medio universae terrae, * et pax erit in terra nostra dum venerit.
'Prima del giorno solenne del Natale di Cristo, noi osserviamo i nove giorni più vicini con manifestazioni di gioia, ci sentiamo sollevati nell’animo come all’aurora rosseggiante di un nuovo giorno, e particolarmente nell’ora della preghiera vespertina, siamo trasportati in alto dalla riconoscenza che proviamo, mentre celebriamo il Vespro con maggiore splendore e solennità di preghiere. Secondo la stessa osservanza, procediamo per tutti i nove giorni, ed è a noi evidente che in essi sono raffigurati i nove mesi, nei quali il Dio uomo volle essere contenuto nella segreta stanza di un utero verginale: causa o ragione ben degna di venerazione da parte di tutti. Chi, infatti, anche solo col pensiero, potrebbe comprendere come, nell’utero di una donna, Dio si sia unito all’uomo in un’unica persona? Riguardo poi al fatto che diamo a un giorno il valore di un mese, contraendo i nove mesi in nove giorni, la contrazione del tempo è scelta razionale e sensata, per impedire che la gioia di questa celebrazione sia interrotta dal frapporsi di qualche festa o la devozione si raffreddi, una volta presa dalla noia, facile alla debolezza umana; e per ottenere invece che la devozione, rafforzata dal continuo fervore, sia, in quanto più breve, tanto più pura e perciò più accetta alla suprema dignità'. (Reinerius di Liegi)
da Le porte della Terra di Mezzo
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