Il Fulminato di Galilea. A toccarlo, ci si fulmina.
30/01/2015 - don Marco Pozza -
Il Vangelo della DomenicaLo definirono “Il Carismatico”, come per dire: “Vedete, ha delle qualità superiori alla media”. Nulla di più sbagliato per l'Uomo di Nazareth, dopo trent'anni in cammino alla conquista della storia...
Il Maestro non aveva nè casa, nè cattedra. Tutto gli serviva: il pendio di un monte, la barca di Pietro, i portici del Tempio, le sinagoghe di Nazareth e di Cafarnao. E predicava dappertutto, come il Seminatore della parabola; lungo la strada, sulla pietra e tra le spine. Perchè tutti devono udire la Parola.
E come non era legato a dun luogo, così no nera legato a nessuna persona e anessun argomento. Ogni cosa gli serve di pretesto: i gigli del campo, gli uccelli dell'aria, i lupi, le pecore. E ognuno lo poteva interrogare e porgli domande, per cui il Vangelo è piuttosto un dialogo, ove il Signore risponde anche a quelli che non osavano interrogarlo, cosa che capita spesso, quando l'avvilimento del costume politico o civile ci ha preso la spina dorsale.
Perchè non lo interrogate anche voi? Perchè non gli dite il vostro dubbio e il vostro tormento? Parlategli senza timore e senza riguardi. Non vi minaccia, nè vi denuncia, nè fa lo scandalizzato. Il suo Vangelo no nve lo posso leggere e voi non lo potete capire che attraverso un dialogo, senza convenienze, con Lui.
(P. Mazzolari, Il compagno Cristo. Il Vangelo del reduce)
COMMENTO AL VANGELO
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