L'Agnello di Dio
Inizia un anno, e, al di là di propositi e speranze, probabilmente ci ritroviamo esattamente come ci siamo lasciati la notte di San Silvestro. Qualche banchetto, le feste in famiglia, e oggi, eccoci qua, gli stessi peccatori di sempre, carichi della stessa zavorra che avremmo voluto buttar giù dalla finestra e non abbiamo potuto. E il lavoro o la scuola che incombono dopo giorni di pausa, per riabbracciarci nella routine mentre, sottile, s'insinua la malinconia. Accidia, secondo la tradizione della Chiesa. Ma oggi di nuovo la Chiesa ci annuncia la Buona Notizia. Tranquillo, non era un capodanno e una lista di buoni propositi che avrebbero cambiato la tua vita. Come tutti hai bisogno dell' "Agnello di Dio" capace di togliere "il peccato del mondo", la superbia che ci avvelena il cuore. Il mondo, Avendo dimenticato Dio, il mondo cerca "come" estirpare il male senza immaginare che vi sia "chi" lo ha già fatto. Quanti falsi profeti che si sono autoproclamati salvatori del mondo capaci di togliere il male. Magari togliendo dal seno di una madre il bimbo malato che vi è deposto, o togliendo il respiratore a una vita incapace di raggiungere i target qualitativi predefiniti. Il demonio riesce a confondere peccato e peccatore, e così il mondo che gli obbedisce fa fuori i peccatori lasciando indenne il male. Tutte le rivoluzioni, le ideologie, il terrorismo, le religioni che obbediscono a un dio giustiziere si sono macchiate in ogni generazione dei più feroci genocidi di peccatori. Come ciascuno di noi, cominciando in casa, quando "togliamo" di mezzo marito o moglie, con le loro idee, progetti, debolezze, peccati. O quando "scartiamo" il figlio o la figlia, amputandogli quella parte di cuore o cervello che identifichiamo con il male, difetti e pensieri fallati che gettiamo via insieme ai loro possessori. E ci illudiamo di avere così "tolto" il peccato che avvelena la famiglia, il lavoro o quello che sia. Ma oggi la Chiesa, come in ogni eucarestia prima della comunione, ci mostra l'Unico che può davvero "togliere il peccato del mondo": "ecco l'Agnello di Dio" che ha offerto se stesso senza riserve, senza esigere nulla, per estirpare dal nostro cuore il peccato, sin dentro la menzogna che lo partorisce. Ecco l'Agnello su cui si infrange lo tsunami del male, che purifica il nostro cuore entrandovi come cibo di misericordia per trasformarlo nel cuore stesso di Dio. Sì, è pronto per noi anche oggi un trapianto di cuore, un Agnello ci dona il suo per prendersi il nostro, malato, sporco, avvelenato. Giovanni, immagine della Chiesa, ci indica Gesù: è Lui l'unica nostra salvezza. Le parole che abbiamo ascoltato in questi giorni, le liturgie, le feste, gli stessi nostri sogni, non sono stati che l'acqua del battesimo di Giovanni. Gli angeli sulla capanna di Betlemme ci indicavano un Bambino, un agnellino, piccolo, indifeso, povero. Dio che s'è fatto carne, nella stessa mia, la tua, perché lo Spirito Santo si abituasse a rimanere in essa, assoggettata alla paura della morte che genera la schiavitù ai peccati. Dio si è fatto Agnello perché lo Spirito Santo sa vivere solo nella mitezza e nell'umiltà. Ed ecco l'agnello che ci fa agnellini. A casa, al lavoro, a scuola, ovunque. Un anno da agnellini allora, ecco quello che ci aspetta. Sicuramente rifiutati, non compresi, ritenuti pazzi e visionari, inermi di fronte a tanto male. Con Lui, agnello senza macchia, possiamo discendere in ogni macchia di morte, e vincere, per virtù del suo amore infinito. Perdonati nel sangue dell'Agnello, la nostra vita non è più quella del passato. Mai più nessun oggi sarà uguale ad alcun ieri. In ogni istante è Lui a caricarsi delle nostre debolezze, dei nostri peccati, e che ci precede in questo nuovo anno, lasciando per noi le sue orme di misericordia. Coraggio, ci attende un anno nuovo e meraviglioso, da passare con Lui, nostro mite e dolcissimo Agnello.
L'ANNUNCIO |
In quel tempo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».
(Dal Vangelo secondo Giovanni 1, 29-34)
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